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Marquez e Honda restano il riferimento, Zarcò e Iannone ancora sul podio, zero pesante per Dovizioso, Rossi e Vinales in difficoltà
TERMOMETROMarc Marquezchiude il primo GP europeo di questa Stagione con una vittoria in solitaria che lo proietta primo in classifica con 12 punti di vantaggio sul secondo Zarcò e 24 su Andrea Dovizioso. A Jerez c’è un detto: se la moto va bene qui, va bene per la Stagione. Bene: dopo il GP spagnolo la certezza è che la Honda sia la moto più bilanciata del lotto (vedi la pole ed in record di Crutchlow, il passo che aveva Pedrosa e ci aggiungiamo anche la buona prestazione di Morbidelli), così come Marquez il vero ostacolo da superare per chiunque voglia ambire al Mondiale, perché, in questo caso, il “termometro” della situazione lo fa il come (e il quando) la Honda numero 93 e la Ducati numero 4 hanno provato a superato Jorge Lorenzo: Marquez sbriga la pratica in pochi giri, deciso ed efficace senza il minimo errore, mentre Dovizioso, ci prova, resta ad aspettare, ma dopo nove giri e due tentativi, al netto di come sia andata a finire, non riesce a mettere le ruote davanti a Lorenzo. Insomma, Marquez ha sempre qualcosa in più, per lui a Jerez voto 10
DAVANTIJohann Zarcoa Jerez sale sul secondo gradino del podio, con il risultato che adesso, in classifica generale, è dietro soltanto a Marquez e davanti ad una lunga lista di piloti ufficiali. Insomma, a conti fatti, i risultati parlano di un pilota, Zarcò, che su quattro gare corse quest’anno è partito tre volte dalla prima fila ed è salito due volte sul secondo gradino del podio. E tutto questo a prescindere dai problemi avuti qui dalle due Yamaha ufficiali o dal fatto che guidi la Yamaha del 2016 (per la cronaca, anche Zarcò aveva scartato la moto del 2017 dopo solo il primo giorno dei test di Novembre). Certo, la tripla caduta di Dovizioso, Lorenzo e Pedrosa gli regala tre posizioni senza fatica, ma a Jerez il francese si conferma ancora una volta tra i migliori in pista, il primo dei piloti in sella alle moto di Iwata. Peccato per l’errore nelle fasi iniziali che gli fa perdere il contatto con il gruppo di testa, ma in generale per lui voto 8.5
YES, HE IS BACKAndrea Iannonea Jerez torna sul podio con una gara consistente e determinata e dopo un fine settimana sempre tra i migliori. Lasciato il Texas, per lui, avevamo detto che “una rondine non fa primavera”, ma dopo il primo GP Europeo della Stagione, anche se la tripla caduta spinge l’italiano più avanti, l’idea è che The Maniac sia davvero tornato e lo stesso vale per il livello di competitività della Suzuki. Peccato per il cambio di gomma anteriore all’ultimo minuto in griglia di partenza, che non gli ha permesso di esprimere tutto il suo potenziale, ma in generale per lui voto 8
DEJVOUValentino Rossi chiude quinto a Jerez, su una pista in cui, al netto del nuovo asfalto, la Yamaha ufficiale accusa gli stessi problemi già visti l’anno scorso. Tra le cose che non ci sono piaciute qui, c’è proprio la Yamaha ufficiale, ma tra quelle che ci sono piaciute c’è Rossi, perché ancora una volta ci ricorda le sue inossidabili doti di grinta e carattere, guidando a denti stetti nella morsa ed in bagarre con le due Ducati Pramac, e chiudendo la gara a mezzo secondo dal podio. Ok, la sorte gli regala una top five che qui era al di fuori della sua portata, ma per Rossi in generale, voto 7
DOCCIA FREDDA Fine settimana da dimenticare per MaverickVinales che dopo gli entusiasmi del Texas, a Jerez si ritrova a fare i conti con i problemi di trazione della sua Yamaha. Per lui, rispetto a Rossi, il bilancio è più negativo, perché è stato meno combattivo, più arrendevole, più “a guardare” che all’attacco. Nel suo caso, insomma, vale il discorso opposto di Andrea Iannone: per lo spagnolo a Jerez non c’è stata la conferma di una competitività ritrovata. Per lui voto 5
O TUTTO O NIENTE Sulla pista in cui una curva porta il suo nome, Jorge Lorenzolascia sull’asfalto la possibilità di un buon piazzamento, centrato da dietro da Dani Pedrosa nel tentativo di resistere al sorpasso del suo compagno di squadra. Il motociclismo, però, è uno sport individuale e nell’incidente non ci sentiamo di recriminare nulla a Lorenzo. Il suo atteggiamento ci sta, fa parte delle gare di moto, punto. Certo un filo di intelligenza in più nel gestire la gara, magari provando a farsi trainare da Dovi, ci stava, perché guidando alla “o tutto o niente” a volte, si sa, è facile restare a mani vuote… Insomma, per noi Lorenzo ha fatto bene a provarci, peccato che la sorte gli abbia rifilato un nulla di fatto. A Jerez vedere il maiorchino competitivo qui non stupisce più di tanto (anche se l’impressione è che Lorenzo avrebbe potuto ambire alla quarta posizione finale perché Pedrosa e Dovizioso avevano qualcosa di più), il passo in avanti della Ducati è stato evidente, ma per vedere quello di Lorenzo aspettiamo Le Mans. Per lui voto 8,5
BICCHIERE MEZZO PIENOAndreaDovizioso lascia Jerez con uno zero incolpevole che però gli costa 24 punti di svantaggio in Campionato su Marquez. A vederla da questo punto di vista il bicchiere sembra mezzo vuoto, ma in realtà, dopo Jerez (e dopo le Q1), per l’italiano il bicchiere è pieno a tre quarti, perché la Ducati qui si è dimostrata la più competitiva degli ultimi anni, con il numero 4 che girava su tempi molto vicini a quelli di Marquez, giudando convinto sia delle sue potenzialità sia di quelle della sua moto. Questo, a Jerez significa tanto davvero (vedi il detto su Jerez che citavamo per Marquez…). Insomma, Dovizioso qui ha fatto un grande week end, iniziato in difficoltà, ma finito con la certezza di un pacchetto molto più competitivo dell’anno scorso, e non è per nulla roba da poco! Per Dovi a Jerez voto 9
VENA CHIUSADaniPedrosa è forse quello che nell’incidente con Dovizioso e Lorenzo lascia per strada la possibilità di portare a casa il piazzamento migliore. Per lui vale lo stesso discorso “gli si è chiusa la vena” fatto per Lorenzo perché fa parte del gioco. Ci prova, senza fortuna, peccato perché qui stava facnedo bene davvero! Per Dani a Jerez voto 8
DOPPIO ZEROCalCrutchlow a Jerez parte alla grande, siglando pole e record della pista. Poi in gara, però, chiude con un altro nulla di fatto, collezionando il secondo zero consecutivo di questa stagione dopo solo quattro gare. Peccato perché l’inglese, anche se partito male, qui aveva il risultato nelle sue corde. Ok, qui l’errore è stato meno evidente del Texas, più tradito dalla gomma anteriore che da un suo errore, ma il doppio zero non cambia, per lui voto 5
MALE, MALISSIMO A Jerez ci aspettavamo un’Aprilia più competitiva, ma nel primo appuntamento europeo la 15 posizione di Scott Reddingè il massimo che la moto italiana riesce a raccogliere. Il mezzo sulla carta è cresciuta, ma i risultati non arrivano male, anzi malissimo, perché il povero Aleix Espargarònon chiude nemmeno un giro, ritirato a causa di un problema tecnico. Voto 4 a tutta la squadra
TUTTI GLI ALTRI Franco Morbidelli, i ritiri eccellenti gli regalano la nona posizione finale, ma resistere ad un indiavolato Kallio non è roba da poco, in crescita per lui voto 7,5; Danilo Petrucci, nella giornata in cui le altre Ducati Ufficiali volano, lui delude un po’, ma è autore di una gara tutto sommato positiva, voto 6,5; Jack Miller chiude la gara con la Ducati 2017 a poco più di un secondo dal compagno di squadra, non male, voto 7; Mika Kallio il colludatore ufficiale Ktm mette le ruote davanti ai due piloti ufficiali per tutto il fine settimana, gara compresa, voto 8; PolEspargarò e BradleySmith, in modalità sopravvivenza non vai tanto lontano, voto 5 ad entrambi; Alex Rins, dietro al compagno di squadra per tutto il fine settimana, poi in gara è davanti a Iannone, ma cade e lascia Jerez con un nulla di fatto, voto 5.