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F1 2017: dopo un venerdì da dimenticare, la Ferrari ha messo nelle mani di Vettel una SF70H praticamente perfetta con cui ha conquistato la prima casella davanti alle Red Bull
LA FERRARI ARRIVA SUL SERIO Le ultime parole di Sebastian Vettel al popolo ferrarista sul podio dell'Autodromo di Monza sono state “Arriviamo ragazzi!”, e vista la prestazione andata in scena sul Marina Bay di Singapore possiamo confermare che il tedesco è stato di parola. Dopo un venerdì da dimenticare, terminato in una deludente 12esima posizione, Seb si è rifatto alla grande in qualifica, guidando la sua SF70H in maniera perfetta e centrando la terza pole position della stagione 2017 dopo quella d'Ungheria e la prima firmata in Russia.
GIRO (QUASI) PERFETTO Oggi i protagonisti del Circus iridato sono scesi su un circuito di Singapore veramente mutevole, dapprima molto scivoloso in Q1 ma capace di gommarsi velocemente al punto che nell'ultimo turno di qualifica quasi tutti i top driver sono stati in grado di demolire il muro dell'1'40''. Tra questi proprio Sebastian Vettel, che si è imposto da subito non solo nel primo tentativo sfoderato in Q3, ma anche nel secondo run con il quale ha limato il best time fatto segnare in precedenza abbassandolo su un impressionante 1'39''491, frutto anche di una strisciata contro il muretto delle ultime curve pur di star davanti alle due Red Bull. Un tempo che gli consentirà di partire domani da una preziosissima prima casella che varrà oro, visto che sul Marina Bay sorpassare è molto difficile. Se chi ben comincia è a metà dell'opera, allora il tedesco di Heppenheim ha già prenotato il gradino più alto del podio!
MANCAVA COSÌ POCO... Ai piloti di Milton Keynes, invece, è mancato proprio l'ultimo guizzo per riuscire a impensierire la prima guida della Ferrari, dal momento che il loro risultato è stato condizionato da piccoli errori che alla fine hanno fatto la differenza. In particolare quelli di Max Verstappen, commessi all'ultimo tentativo in Q3 nel quale non è riuscito a migliorare il suo precedente crono di 1'39''814, con cui si è comunque assicurato per domani la partenza dalla prima fila. Ancora una volta, quindi, Daniel Ricciardo è stato battuto dal compagno di squadra: il suo 1'39''840 non è stato sufficiente a fare meglio della terza casella, dalla quale partirà con al fianco un Kimi Raikkonen quarto abile a risolvere tutti i problemi che hanno condizionato ieri il suo venerdì di libere.
DEJA-VU TEUTONICO E le Mercedes, che fine hanno fatto? Le due W08 di Brackley non sono mai riuscite ad adattarsi allo stretto Marina Bay di Singapore, sul quale il loro passo lungo si è rivelato il vero tallone d'achille. Lo ha dimostrato innanzitutto l'attuale leader di classifica, un Lewis Hamilton che non è andato oltre il quinto tempo a 635 millesimi di svantaggio dalla vetta. Ancora più in difficoltà il suo compagno di squadra Valtteri Bottas, che con il suo sesto posto ha pagato un distacco addirittura superiore al secondo. Le Frecce d'Argento, quindi, domani scatteranno dalla terza fila, esattamente com'era successo due anni fa nell'edizione 2015 del GP di Singapore: all'epoca il britannico si era dovuto ritirare per una perdita di potenza, mentre il suo team-mate Nico Rosberg era giunto quarto al traguardo. Quest'anno cosa succederà?
COMPLETANO LA TOP TEN Settimo tempo per la migliore delle Renault di Nico Hulkenberg, ancora una volta in grado di precedere entrambe le McLaren di Fernando Alonso (ottavo) e di Stoffel Vandoorne (nono). Le due MCL32 non vanno così male quando tutto gira per il verso giusto, ed è un peccato vederle adesso così competitive quando il team di Woking ha già dirottato le proprie intenzioni per il 2018 verso le motorizzazioni francesi. Ha completato, infine, la top ten la Toro Rosso di Carlos Sainz Jr con un decimo posto che però è figlio di un distacco abissale dalla vetta, pari a 2 secondi e mezzo.
DELUSIONI DI GIORNATA Non sono riusciti a centrare una posizione importante nei primi dieci innanzitutto le due Force India: la nuova pinna dotata di 30 mini-flap non è servita a far andare più forte la VJM10, dal momento che Sergio Perez ha terminato in 12esima posizione ed Esteban Ocon in 14esima. Non hanno convinto nemmeno le due HAAS, con il solo Romain Grosjean in grado di passare l'ostacolo della Q1, per non parlare delle Williams! Le monoposto di Grove non hanno digerito in alcun modo il layout “stop and go” di Singapore, visto che Felipe Massa si è reso protagonista di una violenta toccata contro il muro alla curva 21 e ha chiuso con il 17esimo tempo, mentre Lance Stroll lo ha seguito in una deludente 18esima piazza dopo la prima fila di Monza.
GRIGLIA DI PARTENZA Qua di seguito la griglia di partenza del GP di Singapore, che andrà in scena domani sul Marina Bay Street Circuit.
PILOTA | TEAM | TEMPO | GAP |
1. Sebastian Vettel | Ferrari | 1'39''491 | |
2. Max Verstappen | Red Bull Racing | 1'39''814 | +0.323 |
3. Daniel Ricciardo | Red Bull Racing | 1'39''840 | +0.349 |
4. Kimi Raikkonen | Ferrari | 1'40''069 | +0.578 |
5. Lewis Hamilton | Mercedes | 1'40''126 | +0.635 |
6. Valtteri Bottas | Mercedes | 1'40''810 | +1.319 |
7. Nico Hulkenberg | Renault | 1'41''013 | +1.522 |
8. Fernando Alonso | McLaren-Honda | 1'41''179 | +1.688 |
9. Stoffel Vandoorne | McLaren-Honda | 1'41''398 | +1.907 |
10. Carlos Sainz Jr | Toro Rosso | 1'42''056 | +2.565 |
11. Jolyon Palmer | Renault | 1'42''107 | +2.616 |
12. Sergio Perez | Force India | 1'42''246 | +2.755 |
13. Daniil Kvyat | Toro Rosso | 1'42''338 | +2.847 |
14. Esteban Ocon | Force India | 1'42''760 | +3.269 |
15. Romain Grosjean | HAAS | 1'43''883 | +4.392 |
16. Kevin Magnussen | HAAS | 1'43''756 | +4.265 |
17. Felipe Massa | Williams | 1'44''014 | +4.523 |
18. Lance Stroll | Williams | 1'44''728 | +5.237 |
19. Pascal Wehrlein | Sauber | 1'45''059 | +5.568 |
20. Marcus Ericsson | Sauber | 1'45''570 | +6.079 |