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F1 2017: in una gara segnata in partenza dalla pioggia e in cui le Ferrari si sono auto-eliminate, Lewis Hamilton ha trovato la strada spianata per il suo 60esimo successo in F1
NUVOLA DI FANTOZZI Dopo la strabiliante prestazione delle qualifiche di ieri tutti si aspettavano il ritorno di Sebastian Vettel e della Ferrari sul gradino più alto del podio, in una gara che sembrava pronta a premiare l'impegno del Cavallino Rampante. Invece ancora prima della partenza le carte si sono mischiate, a causa di una pioggia che ha ribaltato gli equilibri che si erano creati fino a quel momento.
PARTENZA COL BOTTO E allo spegnimento dei semafori rossi... il caos più totale: il tedesco della Ferrari è scattato male ed è stato subito insidiato da Max Verstappen, contro il quale ha dovuto difendere la traiettoria chiudendo ogni varco spostandosi verso sinistra. Una manovra imitata dall'olandese della Red Bull e che non avrebbe creato particolari problemi, se non ci fosse stato di mezzo anche Kimi Raikkonen. Il finlandese, al contrario dei rivali, è partito a razzo e ha subito cercato uno spazio all'interno del 19enne di Hasselt. Una tattica che, però, non è andata a buon fine, perchè in questo modo è arrivato al contatto con la RB13 numero 33 perdendo immediatamente il controllo della sua SF70H.
DOPPIO RITIRO Dopo essere stato centrato da Verstappen, Iceman ha proseguito la sua corsa andando contro la Ferrari gemella di Vettel: ma mentre questo è riuscito a portare a termine la prima curva, Kimi ha terminato la sua corsa nelle vie di fuga, coinvolgendo di nuovo la Red Bull di Max oltre all'incolpevole McLaren di Fernando Alonso, autore di una buona partenza dalle retrovie. Sembrava tutto finito, ma la botta accusata dalla SF70H numero 5 si è rivelata talmente forte che poco dopo Vettel ha perso il controllo nel rettilineo successivo andando in testacoda sullo stesso suo liquido perso dal radiatore squarciato. Inevitabile il contatto contro le barriere di protezione, che ha causato il cedimento del musetto di fronte al quale gli uomini in Rosso non hanno potuto fare nulla per rimediare. Anche per il pilota di Heppenheim, quindi, gara terminata dopo poche centinaia di metri.
BACIATO DALLA FORTUNA Con le due Ferrari e la Red Bull di Verstappen fuori dai giochi, davanti a tutti si è imposta quella Mercedes che, alla vigilia del weekend di Singapore, avrebbe dovuto correre ai ripari per limitare i danni. Lewis Hamilton, infatti, ha subito preso il comando delle operazioni, conquistando una prima posizione che non ha più mollato fino al termine delle due ore regolamentari di gara e nonostante le tre safety car che lo hanno costretto a ripartire sempre da zero nel creare un margine tra sé e i suoi diretti avversari. In questo modo il tre volte Campione del Mondo britannico è andato a prendersi la sua settima vittoria stagionale, la 60esima in Formula 1 con la quale ora è saldamente al comando della Classifica Piloti dall'alto dei suoi 263 punti.
LIMITANDO I DANNI Seconda posizione per l'unica Red Bull superstite di Daniel Ricciardo, mai veramente della partita per poter impensierire l'estrema competitività (fino a questo momento del fine settimana tenuta sapientemente nascosta) della Mercedes numero 44. Festa grande, quindi, per il reparto corse di Brackley, che ha potuto gioire anche per il terzo posto di Valtteri Bottas: un risultato che vale quanto una vittoria per il finlandese, viste le innumerevoli difficoltà che ha dovuto affrontare sul circuito di Marina Bay.
FINIAMO IN GRANDE Ha stupito anche la prestazione di Carlos Sainz Jr, autore di una splendida gara terminata con il quarto posto finale al volante della sua Toro Rosso. Lo spagnolo l'anno prossimo passerà alla Renault, ma come tutti i piloti di alto livello sta cercando di lasciare un bel ricordo all'interno della sua squadra attuale. Lo stesso intento di Jolyon Palmer, capace di arpionare una sensazionale sesta posizione nonostante sia stato battuto dalla Force India di Sergio Perez. Il britannico del team francese si sta giocando le ultime carte a disposizione pur di rimanere aggrappato al sedile della sua RS17, tentando di convincere i vertici di Enstone a dargli un'ultima, estrema, opportunità. I giochi per l'anno prossimo, in realtà, sono già stati fatti... per cui è un vero peccato vederlo solo ora così avanti in classifica.
GIOVANI A CONFRONTO Settima piazza per l'unica McLaren superstite di Stoffel Vandoorne, autore di un bel duello con il giovane Lance Stroll terminato, in ultimo, con la vittoria del belga. I due sono tra i più promettenti talenti del Circus iridato, ed è stato un piacere vederli in bagarre durante una corsa che, dopo il colpo di scena iniziale, ha regalato veramente pochi momenti esaltanti. Ha completato la top ten la migliore delle HAAS di Romain Grosjean, tra l'altro l'unica al traguardo visto che la VF-17 gemella di Kevin Magnussen, protagonista di una bellissima battaglia con Esteban Ocon (decimo) e Felipe Massa (11esimo), è stata costretta al ritiro per noie alla MGU-K della power unit Ferrari. Un peccato anche il ritiro di Nico Hulkenberg, causato da alcuni problemi di alimentazione alle valvole pneumatiche del propulsore Renault.
COSì AL TRAGUARDO Qua di seguito l'ordine di arrivo del GP di Singapore, andato in scena sul Marina Bay Street Circuit.
PILOTA | TEAM |
1. Lewis Hamilton | Mercedes |
2. Daniel Ricciardo | Red Bull Racing |
3. Valtteri Bottas | Mercedes |
4. Carlos Sainz Jr | Toro Rosso |
5. Sergio Perez | Force India |
6. Jolyon Palmer | Renault |
7. Stoffel Vandoorne | McLaren-Honda |
8. Lance Stroll | Williams |
9. Romain Grosjean | HAAS |
10. Esteban Ocon | Force India |
11. Felipe Massa | Williams |
12. Pascal Wehrlein | Sauber |
CLASSIFICA PILOTI Questa la classifica Piloti aggiornata al 14esimo round stagionale.
PILOTA | TEAM | PUNTI |
1. Lewis Hamilton | Mercedes | 263 |
2. Sebastian Vettel | Ferrari | 235 |
3. Valtteri Bottas | Mercedes | 212 |
4. Daniel Ricciardo | Red Bull Racing | 162 |
5. Kimi Raikkonen | Ferrari | 138 |
6. Max Verstappen | Red Bull Racing | 68 |
7. Sergio Perez | Force India | 68 |
8. Esteban Ocon | Force India | 56 |
9. Carlos Sainz Jro | Toro Rosso | 48 |
10. Nico Hulkenberg | Renault | 34 |
11. Felipe Massa | Williams | 31 |
12. Lance Stroll | Williams | 28 |
13. Romain Grosjean | HAAS | 26 |
14. Kevin Magnussen | HAAS | 11 |
15. Fernando Alonso | McLaren-Honda | 10 |
16. Jolyon Palmer | Renault | 8 |
17. Stoffel Vandoorne | McLaren-Honda | 7 |
18. Pascal Wehrlein | Sauber | 5 |
19. Daniil Kvyat | Toro Rosso | 4 |
20. Marcus Ericsson | Sauber | 0 |
21. Antonio Giovinazzi | Sauber | 0 |
CLASSIFICA COSTRUTTORI Questa, invece, la classifica Costruttori aggiornata al 14esimo round stagionale.
TEAM | PUNTI |
1. Mercedes | 475 |
2. Ferrari | 373 |
3. Red Bull Racing | 230 |
4. Force India | 124 |
5. Williams | 59 |
6. Toro Rosso | 52 |
7. Renault | 42 |
8. HAAS | 37 |
9. McLaren-Honda | 17 |
10. Sauber | 5 |