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In Messico una gara pazza ha permesso a Hamilton di laurearsi in anticipo Campione del Mondo, mentre Verstappen ha centrato il suo terzo successo di carriera
GP MESSICO Quest'anno l'Autodromo Hermanos Rodriguez ha portato in scena una gara che difficilmente si vede spesso: in partenza Verstappen non ha mollato un millimetro e ha portato Vettel all'errore, centrando la Mercedes di Hamilton in un contatto che ha costretto entrambi i piloti ai box. E mentre davanti l'olandese della Red Bull ha mantenuto la testa della corsa per involarsi verso il terzo successo di carriera, gli sforzi del tedesco dellaFerrari, quarto al traguardo dopo una splendida rimonta, sono risultati tutti vani, dal momento che il britannico della Mercedes è stato capace di recuperare fino alla zona punti. Quanto è bastato per assicurargli un margine in classifica superiore a 50 lunghezze che gli ha permesso di laurearsi in anticipo Campione del Mondo per la quarta volta.
LE PAGELLE Detto questo, diamo i voti a piloti e scuderie che hanno gareggiato nel 18esimo round stagionale, ospitato sull'Autodromo Hermanos Rodriguez, in Messico. Le pagelle, come al solito, sono soggettive e se volete dare la vostra opinione non esitate a dare qualche punto in più o in meno ai vari protagonisti. E, magari, lasciate anche un commento sotto l'articolo oppure sulla pagina Facebook di MotorBox, in modo da discuterne assieme!
LEWIS HAMILTON – VOTO 9 Già nelle prime fasi del weekend messicano si capiva che Hamilton era particolarmente teso, anche se non lo voleva dare a vedere. In qualifica non è riuscito a fare meglio del terzo tempo, mentre allo start ha tentato di stare alla larga dalla lotta serrata tra Verstappen e Vettel. Quest'ultimo, però, lo ha colpito con l'ala anteriore alla sua gomma posteriore destra, il che lo ha costretto a tornare ai box per una gara tutta in rimonta. Dopo aver patito qualche fatica di troppo nel trovare il ritmo giusto, il britannico della Mercedes si è concentrato quanto è bastato per entrare in zona punti, in modo da assicurarsi il suo quarto Titolo Mondiale. Una vittoria avvenuta al termine di una delle gare meno prestigiose della sua carriera, ma che dimostra in ogni caso l'assoluta solidità fisica e mentale, oltre alla sua crescita come pilota, avvenuta in questa stagione: complimenti Lewis, te lo sei meritato!
SEBASTIAN VETTEL – VOTO 10 Vettel ci ha provato, fino alle fine, senza risparmiare un briciolo di energia. Ma alla fine è stato tutto inutile. In partenza è rimasto coinvolto dall'imprevedibilità del giovane Verstappen, che lo ha portato al contatto prima con la RB13 numero 33 e poi con la Mercedes di Hamilton. Il conseguente ritorno ai box per riparare l'ala anteriore lo ha poi costretto a una gara disperata al fine di rimontare verso le posizioni che contano, terminata in ultimo in quarta piazza. Una volta giunto qua, eloquente è stato il team radio con il suo ingegnere di pista: “23 secondi da Raikkonen? Mamma mia, sono un po' troppi...”. Ad ogni modo, Sebastian ha dimostrato tutto il suo carattere e la sua voglia di fare: quest'anno è andata così, speriamo che l'anno prossimo sia diverso.
MAX VERSTAPPEN – VOTO 10 Anche se è stato Hamilton il festeggiato d'eccezione in Messico, il vero eroe ha nome Max Verstappen. L'olandese è istinto puro e il suo unico obiettivo in gara è vincere: lo ha dimostrato alla prima curva, resistendo alla difesa di Vettel e imponendosi con la forza davanti a tutti e a scapito dei suoi avversari. Il suo ritmo, poi, è rimasto indiavolato per tutto il resto della corsa, come sottolineato dai quasi venti secondi di margine che ha dato al secondo arrivato al traguardo, Valtteri Bottas. Ha fatto bene la Red Bull ad assicurarselo fino al 2020 e una cosa è certa: con questo comportamento le sue possibilità di successo nelle prossime stagioni saranno assicurate. L'unico problema? Si farà odiare da molti...
VALTTERI BOTTAS – VOTO 8 Buon secondo posto per Valtteri Bottas, grazie al quale finalmente ha scacciato i fantasmi dei precedenti appuntamenti iridati nei quali non ha affatto brillato. Il finlandese si è adattato alla nuova Mercedes con l'aerodinamica evoluta e ora è pronto per riprendersi ciò che ha perso negli scorsi round. L'importante, ora, è che mantenga questo andamento.
KIMI RAIKKONEN – VOTO 8 Gradino più basso del podio per un rivitalizzato Kimi Raikkonen, che in partenza ha sbagliato tutto venendo risucchiato nel gruppone centrale. Poi, però, il finlandese ha sfruttato al meglio il potenziale della sua Ferrari, centrando un altro importante risultato con il quale sta onorando il contratto firmato per la prossima stagione. Chissà, forse presto lo vedremo battagliare di nuovo per la prima posizione!
DANIEL RICCIARDO – VOTO 5 E due. In Messico Daniel Ricciardo ha sofferto il secondo ritiro consecutivo, dopo quello di Austin, per la scarsa affidabilità della power unit Renault montata sulla sua RB13. A niente sono servite le sostituzioni anticipate di motore e cambio effettuate alla domenica mattina, perchè il propulsore francese ha deciso comunque di sventolare bandiera bianca. La stessa fine che hanno fatto anche quelli di Hulkenberg, Sainz e Hartley, tutti costretti al ritiro per una PU che ha sofferto tantissimo le alte temperature e la posizione in quota della pista messicana. Molto probabilmente il Costruttore francese sta passando la stessa fase che la Ferrari si è già messa alle spalle: nel tentativo di fornire più potenza, ora la Renault sta peccando in affidabilità. In Brasile la conferma di questa nostra ipotesi?
FORCE INDIA – VOTO 8 Weekend molto positivo per la Force India, che una volta di più ha visto Esteban Ocon protagonista di un'ottima gara chiusa al quinto posto. Sergio Perez, eroe locale sul circuito messicano, ha invece terminato la sua fatica in settima piazza, che comunque ha permesso al reparto corse di Vijay Mallya di assicurarsi altri punti in ottica Campionato. In ogni caso, le “Pantere Rosa” sono stabilmente la quarta forza mondiale: ottimo lavoro!
WILLIAMS – VOTO 7 Discreto il fine settimana della Williams, con il solo Lance Stroll in grado di arpionare la zona punti alla luce del suo sesto posto sotto la bandiera a scacchi. D'altronde, lui è sicuro che l'anno prossimo correrà anche per il team di Grove, mentre non lo è affatto Felipe Massa, in Messico solamente 11esimo. Il brasiliano sta aspettando la decisione ultima per il suo futuro, che molto probabilmente arriverà prima della gara di casa ad Interlagos. Sarà lui a portare in pista la futura FW41 del 2018?
HAAS – VOTO 6 Dopo aver fallito completamente il round a stelle e strisce di Austin, dove erano chiamati a portare a casa un buon risultati, gli uomini della HAAS sono riusciti a mettere le pezze alla loro situazione in questo appuntamento messicano, grazie a un Kevin Magnussen protagonista di una gara autorevole chiusa all'ottavo posto. Questo, però, deve essere considerato un punto di partenza. Non di arrivo.
McLAREN-HONDA – VOTO 6 In Messico abbiamo visto una delle migliori gare in cui Fernando Alonso ha veramente lottato con le unghie e con i denti: bellissimo il duello ingaggiato con Hamilton nel finale, il quale ha dovuto sudarsi quel nono posto con il quale ha potuto chiudere in anticipo i giochi iridati. Con sole due gare al termine della stagione, lo spagnolo sta comunque onorando la storica partnership tra i due Costruttori, che terminerà in favore della prossima avventura del 2018 sotto i colori dell'inedita McLaren-Renault. Speriamo in un'annata migliore!
TORO ROSSO – RENAULT – VOTO 5 Insufficienza grave per tutta la compagine Renault, in cui prendiamo in considerazione sia i titolari del team ufficiale che quelli della Toro Rosso. In tutto il weekend i propulsori francesi si sono mostrati fragilissimi: Pierre Gasly non ha potuto nemmeno prendere parte alle qualifiche, mentre Brendon Hartley si è dovuto ritirare per il cedimento del V6 turbo della sua STR12 nonostante la sostituzione dell'intero motore effettuata prima della partenza. È andata ancora peggio a Hulkenberg e Sainz: il tedesco è andato incontro al suo terzo ritiro consecutivo, mentre lo spagnolo ha buttato alle ortiche tutti i progressi fatti ad Austin con quel brillante settimo posto. Speriamo che in Brasile vada meglio...
SAUBER – VOTO 4 Nemmeno la Sauber si salva da questo appuntamento messicano: l'unico pilota che ha portato al traguardo la C36 è stato Pascal Wehrlein, mentre Ericsson è dovuto tornare velocemente ai box per un principio d'incendio alla power unit Ferrari della sua monoposto. Il tempo per i due titolari è ormai agli sgoccioli e quello che è fatto è fatto: prossimamente vedremo chi rimarrà nel team svizzero e chi se ne andrà per fare posto alle promesse della FDA. Già in Brasile l'annuncio ufficiale?