- 30/10/17 - F1 2017 | GP Messico, Vettel: “Lewis? Ha fatto un grande lavoro, merita il Titolo”
- 30/10/17 - F1 2017 | GP Messico: le pagelle dell'Autodromo Hermanos Rodriguez
- 29/10/17 - F1 2017 | GP Messico: Verstappen ruggisce, ma Hamilton è Campione del Mondo
- 29/10/17 - F1 2017 | GP Messico, Raikkonen: “Qualifiche difficili, tanta fatica”
- 29/10/17 - F1 2017 | GP Messico, Vettel: “La pole? Sono felicissimo!”
- 28/10/17 - F1 2017 | GP Messico, qualifiche: Sebastian Vettel firma la sua 50° pole position davanti a Verstappen
- 28/10/17 - F1 2017 | GP Messico, Vettel: “L'estintore ha complicato tutto“, Raikkonen: “Pista difficile”
- 27/10/17 - F1 2017 | GP Messico, prove libere: Ricciardo e Verstappen mettono nel panino Hamilton, Vettel quarto
- 26/10/17 - F1 2017 | GP Messico, Raikkonen: “La penalità a Verstappen? Deve accettarla”
- 26/10/17 - F1 2017 | GP Messico, Vettel: “Non è ancora finita, proviamo a vincere le ultime tre gare!”
- 23/10/17 - F1 2017 | GP Messico: il programma e gli orari Tv
- 20/01/17 - F1 2017: Gran Premio del Messico
Mancano solo tre gare al termine della stagione 2017 e il Mondiale di F1 2017 prenderà vita questo weekend in Messico, sul circuito Hermanos Rodriguez
MENO TRE La stagione 2017 del Mondiale di Formula 1 è ormai alle battute finali e questo weekend le monoposto più veloci del mondo si daranno battaglia nel terzultimo round del Campionato, il secondo dopo Austin nel continente americano. Stavolta i semafori si spegneranno per il GP del Messico, ospitato su quell'Autodromo Hermanos Rodriguez che ha permesso il ritorno in calendario nel 2015 del Gran Premio locale, vinto esclusivamente finora dalle Frecce d'Argento di Brackley, prima da Nico Rosberg e poi da Lewis Hamilton lo scorso anno.
IL CIRCUITO L'Autodromo Hermanos Rodriguez è un circuito costruito nel parco pubblico Magdalena Mixhuca della zona est di Città del Messico: si tratta di una pista inaugurata nel lontano 1962, quando Ricardo Rodriguez, uno dei due fratelli a cui è intitolato questo tracciato, morì proprio nel GP del Messico durante i turni di qualifica. La gara locale, poi, tornò in calendario dal 1986 al 1992, ma le condizioni di scarsa manutenzione dell'asfalto indussero gli organizzatori a non corrervi più fino al 2015, quando le autorità locali lo hanno riammodernato in alcuni punti chiave, tra i quali il famoso ultimo curvone chiamato “Peraltada”. Lungo 4,304 km con 17 curve all'attivo, presenta la particolarità di essere posizionato a ben 2300 metri di quota: una bella sfida per piloti e monoposto, dal momento che l'aria rarefatta crea diversi disagi a livello aerodinamico e motoristico.
LE MESCOLE DELLA PIRELLI Sulla stessa linea della strategia utilizzata in quel di Austin, la Pirelli porterà in Messico le stesse identiche mescole a sua disposizione, vale a dire le P Zero Ultrasoft (stavolta con il tradizionale colore viola), le Supersoft a banda rossa e le Soft colorate di giallo. Con le novità introdotte a inizio anno che hanno garantito delle vetture estremamente veloci sia in curva che in rettilineo, ci sarà da aspettarsi un weekend con altri record pronti per essere battuti. Non solo per quanto riguarda il tempo sul giro finale, che dovrà tenere conto sia di una pista veloce e lenta allo stesso tempo per via della zona dello stadio ma anche per la pit-lane più lunga di tutto il Mondiale, ma anche in termini di velocità di punta, firmata l'anno scorso da Valtteri Bottas sulla Williams (372 km/h).
PRONOSTICI DELLA REDAZIONE Appena terminato lo scorso GP degli Stati Uniti, tutti gli occhi di appassionati e addetti ai lavori si sono concentrati sulla sfida al vertice tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Il britannico della Mercedes, ad Austin, non ha fatto sconti e ha centrato un'altra importante vittoria con la quale ha aumentato il suo vantaggio in classifica fino a 66 punti. Un margine ormai difficilmente colmabile da parte del tedesco della Ferrari, che deve sperare veramente in un miracolo in Messico per tenere aperte le sue chance mondiali. Tra le altre cose, ha storto particolarmente il naso anche la penalità inflitta a Max Verstappen, autore di un sorpasso nelle ultime curve ai danni di Kimi Raikkonen durante il quale, però, ha piazzato tutte e quattro le gomme della sua Red Bull oltre i limiti della pista. Questo gli ha fatto perdere la posizione conquistata, in una situazione che ricalca a grandi linee ciò che successe l'anno scorso proprio in Messico, quando arrivò ai ferri corti con Vettel andando, tra l'altro, sull'erba della prima curva. Chissà quest'anno cosa succederà!