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Traffico

Ingorghi, nel 2016 persi dalle aziende 600 milioni di euro


Avatar di Lorenzo Centenari, il 19/12/17

7 anni fa - Per colpa del traffico, solo a Roma bruciati 200 milioni di euro

Traffico, nel 2016 persi dalle aziende quasi 600 milioni di euro

Veicoli commerciali a rilento nelle grandi città: forti danni. Per colpa del traffico in tilt, solo a Roma bruciati 200 milioni

VIA LIBERA? Un lunedì qualsiasi a Milano, Tangenziale Ovest, ore 9 del mattino. Code, code e ancora code. All'impiegato, il ritardo costerà il rimprovero da parte del datore di lavoro. Ma al furgoncino davanti a lui, e alla propria azienda, l'ingorgo provocherà un danno ben superiore. Una perdita economica che ora TomTom Telematics ha deciso di quantificare. Per colpa del congestionamento stradale nelle grandi città, le imprese italiane sprecano ogni anno quasi 600 milioni di euro. E la situazione non sembra destinata a migliorare: servono infrastrutture più efficienti. 

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ROMA LUMACONA Lo studio di TomTom Telematics prende in esame il quadro delle maggiori 25 città italiane, calcolando complessivamente una perdita di 585 milioni di euro a causa del traffico a rilento. Gli ingorghi provocano consegne dilatate del 25%, costando mediamente 24 minuti di ritardo quotidiano, e una somma di 3,75 euro al giorno. Roma la peggiore: solo nella Capitale, nel 2016 si sarebbero polverizzati oltre 200 milioni di euro, per effetto di tempi di percorrenza dei veicoli industriali e commerciali superiori del 40% rispetto alla media. 

SLOW ECONOMY La classifica delle città più ostili per camion e furgoni vede poi Milano in seconda posizione: spostamenti più lenti del 30% e una perdita economica complessiva pari a 70 milioni di euro annui. Completa il podio Torino, metropoli nella quale il traffico rallenta le consegne nella misura del 25% e provoca perdite per 49,5 milioni di euro. Sebbene il parco circolante sia inferiore, il primato della lentezza spetta in realtà ai grandi centri urbani del Meridione: a Palermo si resta fermi in coda per il 43% del tempo di viaggio, a Messina per il 33%, a Napoli il 30%.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 19/12/2017
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