Tra le strade più pericolose d'Italia, anche la statale SS36 Milano-Lecco e l'autostrada A4, il tratto all'altezza di Cinisello Balsamo
OGGI E' UN BUON GIORNO PER MORIRE Quando guidare è pericoloso, ma in certi posti lo è ancora di più. Uno di questi è la Tangenziale Est di Milano: un'autentica trappola d'asfalto, stando alle statistiche. Ma anche il primo tratto della statale Milano-Lecco, o il troncone milanese della A4, sono strade ad alto tasso di rischio. Se invece viaggi su due ruote, quando percorri la Padana Superiore tra Venezia e Padova, fatti il segno della croce. Non vogliamo fare terrorismo. Stiamo solo riportando una casistica ufficiale.
CAMPO MINATO A disegnare la mappa dei sinistri stradali è l'Automobile Club d'Italia, che ha fotografato il quadro nazionale 2016 dopo aver rielaborato i dati Istat. Ebbene, proprio la A51 Tangenziale Est di Milano - nel tratto compreso tra i chilometri 10 e 12 - sarebbe la strada dove si verificano più incidenti in assoluto: 23 per km, a fronte di una media italiana - limitatamente alla rete extraurbana nella quale è avvenuto almeno un incidente - di 1,9 incidenti/km. Seguono, in questa "sinistra" classifica, la SS 036 del Lago e dello Spluga (19,5 incidenti/km), più comunemente Milano - Lecco, e la A4 Torino-Trieste (18,5 incidenti/km), nel segmento urbano milanese all'altezza di Cinisello Balsamo. Solo su questi tratti, il numero di incidenti è 7 volte superiore al resto della rete extraurbana.
LE TANGENZIALI DELLA MORTE Sarebbero insomma le strade extraurbane con caratteristiche autostradali in prossimità dei grandi centri urbani, le arterie dal maggior coefficiente di rischio. Non a caso, in "top ten" entrano anche il Grande Raccordo Anulare di Roma (15,2 incidenti/km) e la Tangenziale Nord di Bologna (18,3/km), in particolare il raccordo Casalecchio-Aeroporto-San Lazzaro. Più in generale, il rapporto Aci “Localizzazione degli incidenti stradali 2016” - studio che analizza 36.885 incidenti (1.159 mortali), con 1.264 decessi e 59.886 feriti, avvenuti su circa 55.000 chilometri di strade del Belpaese - sostiene come il 75% degli incidenti avvenga sulle strade urbane, il 25% sulle extraurbane. Nel 2016, gli incidenti aumentano su tutte le tipologie di strada: +2% in autostrada, +1,2% su extraurbane, +0,5% in territorio urbano. Diminuiscono tuttavia i morti (-10,2%) e i feriti (-0,4%) sulle autostrade.
LA PAURA VIAGGIA IN MOTO Un capitolo a parte merita poi il traffico motociclistico. I veicoli a due ruote (biciclette comprese), sono coinvolti nel 24% degli incidenti stradali. In moto o in scooter, l’indice di mortalità è inoltre assai più elevato di quello delle quattro ruote: più di 1,5 morti ogni 100 mezzi coinvolti in incidente, per motocicli e biciclette, rispetto allo 0,66 delle auto. Al vertice delle tratte più pericolose, la SS 011 Padana Superiore, seguita dalla SS 009 via Emilia e dalla SS 233 Varesina.