L'elettrico, l'ibrido plug-in, ma anche il turbodiesel ultraevoluto. Mobilità del futuro, Mercedes indica la strada. Anzi, quattro
IL QUADRIVIO Quattro itinerari, una destinazione sola. Gli spostamenti del futuro? In auto elettrica, d'accordo. Ma siamo certi che i motori a batteria (Road 1), lungo il percorso di allontanamento dal petrolio, siano proprio l'unica via? Nel frequentare i corsi serali di emissioni zero (e con ottimi risultati), Mercedes tiene aperta la finestra anche su altre forme di mobilità. Quella più soft dell'auto ibrida plug-in (Road 2), ad esempio. Ma anche il sempreverde sentiero del gasolio (Road 3), un carburante messo ormai in cattiva luce, eppure - grazie alla ricerca tecnologia - talmente efficiente da mandare in crisi anche gli adepiti dell'elettrico.
MERCEDES LAB Filosofia, quella dell'auto al 100% elettrica, che oltretutto non può attirare a sé nuovi discepoli finché le infrastrutture ed i servizi non avanzano nella medesima direzione. Ecco perché Mercedes è impegnata in prima linea nella posa di una rete di ricarica, nell'erogazione di servizi di car sharing (Car2Go) e di trasporto privato (MyTaxi), più in generale nella diffusione di una cultura della mobilità ecosostenibile (Road 4) che consolidi le fondamenta dei successi commerciali del domani. Benvenuti nel laboratorio Mercedes sul modello di trasporti che verrà: "Road to the Future", e chi è con noi, ci segua.
FROM ROME TO THE FUTURE Tutte le strade portano a Roma, ieri capitale di un impero, oggi la città che ospita la sede di Mercedes-Benz Italia. E non fa mistero, la Stella, di voler imporre il suo potere anche un domani, quando i motori a combustione lasceranno la scena (prima o poi) alla propulsione elettrica. Sulla strada della guida a zero emissioni locali, Daimler persegue dunque una strategia articolata su quattro binari: veicoli elettrici, modelli ibridi, motori a combustione e servizi di e-mobility.
ORIZZONTE 2020 Per l’elettrificazione a 360°, Mercedes adotta un approccio unitario denominato EQ, sigla che oltre a individuare una nuova famiglia di modelli racchiude anche un intero ecosistema, infrastruttura di ricarica in primis. A Stoccarda, dopotutto, in materia di auto a zero emissioni la sanno lunga: nel 2007 Daimler fu il primo costruttore tedesco a offrire una vettura elettrica di serie, Smart ForTwo Electric Drive. Oggi siamo alla quarta generazione e alla vigilia di una nuova era: Smart è la prima Casa auto in assoluto ad aver programmato, per il 2020, la conversione della gamma completa alla propulsione elettrica. Ulteriore step sarà il debutto nel 2019 di EQC, primo modello di serie del nuovo marchio EQ. Ma già circolano sulle autobahn tedesche esemplari preserie della GLC F-CELL: il futuro anteriore, lascia intendere Mercedes, è a celle combustibile di idrogeno.
ECO VAN & TRUCK Non solo auto: la trazione elettrica contagerà anche i veicoli industriali. Il Fuso eCanter sta scuotendo il mondo dei servizi di distribuzione leggera, mentre il truck elettrico Mercedes, una volta a regime, riscriverà la storia del trasporto pesante. La Stella ha inoltre in cantiere veicoli commerciali elettrici anche delle serie Vito e Sprinter, con l’azienda di soluzioni logistiche Hermes come primo partner ufficiale del progetto.
IN HYBRID STAT VIRTUS Metti che l'elettrico, per una ragione o per l'altra, stenti a decollare. Ecco allora che la tecnologia ibrida plug-in riveste un fondamentale ruolo di cuscinetto. In futuro, i modelli plug-in di Mercedes recheranno la denominazione EQ Power. Difficilmente l'ibrido interesserà Classe A o Classe B: i punti di forza della propulsione mista si esprimono infatti su veicoli di maggiori dimensioni, e su percorsi lunghi. In ogni caso: dopo C 350 e, GLE 500 e 4MATIC, GLC 350 e 4MATIC, GLC Coupé 350 e 4MATIC ed E 350 e, la nuova S 560 e è l’ottavo modello plug-in hybrid che Mercedes si accinge a lanciare sul mercato. E si lavora all'ibrido diesel...
DURO A MORIRE A proposito: e il caro, vecchio diesel? Lo abbandoniamo? Macché. Sono proprio i motori a gasolio, parchi nell'esercizio oltre che puliti (checché se ne dica), a fornire ancora un contributo sostanziale per ridurre i consumi della flotta Mercedes. In particolare, il 2 litri quattro cilindri che ha esordito nel 2016 sulla E 220 d (3,9 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 102 g/km) consuma circa il 13% di carburante in meno rispetto al suo predecessore, e scusate se è poco. A sua volta, il nuovo 3 litri sei cilindri in linea che ha debuttato su Mercedes S 350 d (286 cv) ed S 400 d (340 cv), oltre ad essere il diesel più potente della storia Mercedes, registra consumi di 5,2 l/100 km ed emissioni di CO2 di 135 g/km. Leggete due volte, e fate i dovuti paragoni.
IL CASO CAR2GO Infine, la mobilità eco come sfera socioculturale. Quella da costruttori a mobility provider in senso ampio è una metamorfosi che interessa ogni Casa, e che Mercedes in effetti interpreta da anni con intelligenza. Servizi di mobilità digitali quali Car2Go e MyTaxi sono oggi leader sul mercato europeo nel car sharing on-demand e nel ride-hailing, con un monte clienti che al 2017 toccava in tutto il mondo quota 15 milioni. Insieme a BMW, a Ford e al Gruppo Volkswagen con Audi e Porsche, Mercedes è inoltre coinvolta nella joint venture per la realizzazione di una rete di ricarica ultraveloce paneuropea. Carne al fuoco ce n'è, non trovate?