In Gran Bretagna un sondaggio svela cosa realmente pensano dei limiti gli automobilisti. Il risultato è a dir poco preoccupante
FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO Siamo abituati a considerare i sudditi di Sua Maestà come cittadini modello, ligi al protocollo e maestri di senso civico. Sarà, ma una volta che si siedono al volante, i britannici gettano il loro proverbiale rispetto delle regole fuori dal finestrino. Una ricerca fa ora luce sulle abitudini degli automobilisti locali: il 78% di loro ammette di oltrepassare regolarmente i limiti di velocità. Ma quel che è peggio, è che la metà di essi la considera una condotta accettabile. Altro che gentlmen driver.
A TUTTO C'È UN LIMITE Il rapporto della compagnia assicurativa Direct Line elabora un sondaggio rivolto a oltre 2.000 utenti della strada. Detto che metà del campione, a superare i limiti, non ci vede nulla di male, il 5% ammette di ignorarli ogni santo giorno. Per carità, anche i più indisciplinati hanno il loro codice: in media, gli inglesi trovano cosa buona e giusta viaggiare oltre i limiti, ma solo di 9 miglia orarie (14 km/h) dove vigono le 70 mph (112 km/h), e di 6 mph (10 km/h) quando il cartello impone le 50 mph (80 km/h) o le 20 mph (32 km/h).
NO LIMITS PLEASE, WE ARE BRITISH Due quinti degli intervistati confessa di essere stato pizzicato a superare i limiti almeno una volta nella vita. Tra i motivi che inducono gli automobilisti a pestare sul gas più del consentito, il 51% dice di farlo perché inconsapevole dei limiti in quel determinato tratto di strada, mentre il 34% il cartello lo ha visto benissimo, ma lo snobba nel caso il traffico sia ai minimi termini. Ancora: il 14% sostiene di trasgredire quando è in ritardo a un appuntamento, il 14% quando conosce la strada e sa che è libera da radar e telecamere. Italiani, non prendete esempio.