L'Osservatorio mostra una crescita omogenea in tutta Italia, soprattutto tra i mezzi pesanti. I picchi sul Grande Raccordo Anulare
RIPOPOLAMENTO Imboccate ogni mattina il Grande Raccordo Anulare? Auguri. Ma nemmeno chi tutti i giorni entra in tangenziale a Bari se la spassa. In Italia il traffico è in crescita, e non solo in prossimità dei grandi centri urbani: sull'intera rete stradale e autostradale, a gennaio 2018 la concentrazione di veicoli è stata del 6% maggiore rispetto a un anno prima. Un buon segno per lo stato di salute dell'economia nazionale, una cattiva notizia per chi col traffico, chiuso dentro un abitacolo, ahimé è costretto a convivere.
REPORT Il compito di misurare il traffico tocca ad Anas: l’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dell’Osservatorio dell'azienda oggi di proprietà di Ferrovie dello Stato ha registrato, lungo la rete di oltre 26.000 km di strade e autostrade di propria competenza, un tasso di veicoli in costante e progressivo aumento nell'arco dei 12 mesi. Pressapoco stabile, invece, la situazione di gennaio 2018 rispetto a quella di dicembre 2017: la crescita del traffico è un fenomeno che monta a fuoco lento, e da un mese a quello successivo la variazione non è solitamente significativa.
TIR ALLA RISCOSSA Dividendo le statistiche per aree geografiche, in un anno l'Anas disegna un quadro dove il traffico rimane stabile al Nord, mentre mostra una netta progressione sia in Centro Italia (+7%), sia al Sud e in Sicilia (+9%), sia infine in Sardegna (+6%). Spicca in particolare la performance dei mezzi pesanti: +8% circa su tutto il territorio, con punte massime del 14% nel Meridione. Seguono il Centro (+9%) e la Sardegna (+ 6%). Lieve flessione invece al Nord (-1%).
INCUBO GRA Quali le arterie più critiche? I massimi volumi giornalieri l'Anas li registra sul Grande Raccordo Anulare di Roma (picco di 164.943 veicoli), sulla tangenziale di Bari (126.238), sulla statale 36 del Lago di Como e dello Spluga (104.127) e sull’autostrada Roma-Fiumicino (91.767). Limitatamente ai tir, bollino rosso sulla statale 7bis di Terra di Lavoro, nell’area metropolitana di Napoli (19.969 mezzi), sulla statale Adriatica all’altezza di Molfetta in provincia di Bari (16.743 mezzi), infine il solito Raccordo Anulare di Roma (8.492). L'economia (si spera) riparte, e le strade si intasano.