La cinese Geely dopo aver acquisito Volvo e Lotus punta sulle auto volanti e compra Terrafugia, fondata dai laureati del MIT
L'ERA DELLE AUTO VOLANTI La febbre dell'auto volante sta contagiando tutti: da Uber, che ha da poco annunciatol'intenzione di lanciare il suo servizio di taxi volanti, al co-fondatore di Google Larry Page. L'ultima è Geely, costruttore di automobili cinese che possiede il marchio Volvo e la quota di maggioranza di Lotus. Proprio in questi giorni, Geely ha infatti terminato l'acquisizione di Terrafugia, un'azienda fondata da laureati del MIT che dal 2006 promette l'auto volante, senza però ancora aver mantenuto la promessa.
IL MODELLO DI PUNTA L'ultima proposta di Terrafugia è Terrafugia TF-X, una sorta di aereo a decollo verticale in formato tascabile (in gergo VTOL). Secondo i piani, avrà due eliche orientabili azionate da motori elettrici, per una potenza totale di 1.360 CV, così da decollare e atterrare come gli elicotteri. Una volta in aria, una terza elica posteriore provvederà a spingerla e a farla volare come un aereo: fino a 320 chilometri l'ora di velocità e con un'autonomia di 800 chilometri.
L'OMBRA DEL DUBBIO Abbiamo interpellato alcuni esperti indipendenti e lo scetticismo non manca, quando si parla di velivoli a decollo verticale alimentati a batterie, che ancora hanno un rapporto molto sfavorevole tra peso, ingombro ed energia immagazzinata (vedremo se le batterie allo stato solido di Fisker e Toyota cambieranno le cose). Non di meno Geely ci crede.
BATTERIE E BENZINA Per la gioia degli scettici, infatti, sulla Terrafugia TF-X non ci sono solo batterie, ma anche un motore a benzina nel ruolo di range extender. Un innovativo sistema di guida fortemente automatizzato permetterà di guidarla con la normale patente per l'automobile (sempre che le autorità diano il loro benestare, il che non è scontato). Le prenotazioni per questo modello sono già aperte, anche se le consegne sono ancora molto lontane: si parla del 2026.
I PRECEDENTI I precedenti però non sono dei migliori. Antenata della TF-X è infatti Terrafugia Transition, che doveva arrivare sul mercato già nel 2011 e invece la stiamo ancora aspettando. Si tratta di un velivolo trasformabile con due posti affiancati, ali pieghevoli e un prezzo di 250 mila euro. A onor del vero, Transition ha compiuto con successo il primo volo già nel 2009. Che cosa le ha impedito di arrivare sul mercato?
IL PROBLEMA Pare che a complicare le cose siano i rinforzi necessari per farle superare i crash test, così da poter circolare come un'auto normale: rinforzi che la appesantiscono e che hanno creato non pochi problemi alla sua capacità di volare. La compagnia accetta prenotazioni, a fronte di una caparra di 10 mila dollari, ma nelle condizioni di contratto è specificato che non garantisce di ultimare e consegnare il velivolo ai clienti. Bene, ma non benissimo.