Le Aprilia RSV4-RF ufficiali saranno affidate anche per il 2018 a Laverty e Savadori
MILWAUKEE APRILIA SBK
PRIME STAGIONI La divisione Racing dell'Aprilia vanta una storia piena di successi, soprattutto nel Motomondiale dove ha praticamente dominato le vecchie categorie cadette della 125 e della 250. Nel 1999, tuttavia, la Casa di Noale decise di cimentarsi anche nel Mondiale Superbike, portando in pista la gloriosa RSV Mille: quell'anno la “Millona” venne affidata a Peter Goddard, mentre dalla stagione successiva furono il Campione del Mondo 1996 Troy Corser e il nostro Alessandro Antonello a mantenere il proposito di portarla al successo. Nel 2001 l'australiano venne riconfermato e venne affiancato dal francese Regis Laconi: il duo Aprilia, tuttavia, pagò la scarsa competitività delle gomme Dunlop e non riuscì a ripetere i risultati del Campionato passato. Il 2002, invece, vide solamente Noriyuki Haga in sella alla RSV: una stagione che fu anche l'ultima per la “millona”, dal momento che tutte le risorse economiche vennero poi destinate al nuovo progetto RS Cube della MotoGP, che sancì di fatto la chiusura del reparto corse SBK.
RITORNO IN GRANDE La Cube, tuttavia, non ottenne il successo sperato nella classe regina, per cui nel 2009 Aprilia decise di tornare nel Campionato dove tutte aveva avuto inizio: con la nuova nata RSV4 affidata a Max Biaggi e Shinya Nakano, il reparto corse di Noale ottenne dei risultati che andarono oltre le aspettative e che convinsero i vertici della Casa italiana nel continuare ad investire nel progetto Superbike.
DI NUOVO SUL TETTO DEL MONDO Una scelta che pagò, a tal punto che nel 2010 il “Corsaro” arrivò al tanto sospirato successo iridato: con una gara d'anticipo rispetto all'ultimo round stagionale e con un margine rassicurante sul diretto inseguitore (Leon Haslam), Biaggi divenne il primo italiano a vincere nel Mondiale SBK, portando l'Aprilia RSV4 davanti a tutti. Questo successo, tuttavia, non venne bissato nel 2011 per via della maggiore competitività della Ducati 1198 di Carlos Checa, il quale però non potè nulla nella stagione 2012, in cui Max concederà il bis, permettendo alla Casa di Noale di raggiungere quota 51 Titoli Mondiali vinti durante tutta la sua storia agonistica.
NON SOLO BIAGGI Finita l'era Biaggi, per il 2013 Aprilia puntò sulla coppia Eugene Laverty – Sylvain Guintoli, un duo che confermò la competitività della RSV4 grazie all'ennesimo Titolo Costruttori. Quello Piloti, invece, arrivò nella stagione successiva, grazie alla tenacia e alla costanza del pilota francese. Nel 2015, invece, la line-up del reparto corse ufficiale venne cambiata completamente: il brand italiano puntò su Leon Haslam e sull'esordiente Jordi Torres... ma alla fine fu Lorenzo Savadori, impegnato con la quattro cilindri del team Nuova M2 Racing nel Mondiale Superstock 1000, a centrare il Titolo di categoria.
LARGO AL TEAM MILWAUKEE Il termine della stagione 2015, tuttavia, sancì anche la fine del reparto corse ufficiale: dal 2016, infatti, le RSV4 in versione RF nel Mondiale Superbike sono fornite dalla Casa di Noale a team privati, anche se con il sostegno completo in termini di know-how e componenti esclusive. Mentre due anni fa esisteva solamente il team IodaRacing a fare da portabandiera delle quattro cilindri venete, l'anno scorso si è aggiunto anche il team Milwaukee, che ha affidato le sue creature al rientrante Eugene Laverty e a Lorenzo Savadori. Due piloti che saranno ai nastri di partenza anche nel 2018, per riportare nuovamente al successo una delle derivate dalla serie più vincenti della storia recente della SBK.
PILOTI 2016 BMW MILWAUKEE