Il TAR delle Marche ha dato ragione a Rossi e al suo Ranch respingendo tutte le lamentele
TUTTI CONTRO VALENTINO Ancora una volta Valentino Rossi ha vinto. Contro chi? Nei confronti di alcuni residenti che si sono lamentati recentemente del suo “Ranch”, quella struttura di allenamento realizzata dal Dottore nella sua Tavullia per prepararsi al meglio alle stagioni della MotoGP. Questi vicini, per la precisione Michele Mucciacito, Stefano Urbinati e i coniugi Pompucci, avevano presentato dei ricorsi al TAR delle Marche, sottolineando non solo la mancanza della giusta valutazione dell’impianto sull’impatto ambientale circostante, ma anche la presenza di un’eccessiva emissione acustica così come di un orario di funzionamento non a norma.
MA ROSSI C’È! Di fronte a tali ricorsi, però, il TAR delle Marche ha deciso in ultimo di dare ragione a Valentino, ribattendo punto su punto ogni lamentela e salvando, per il momento, il Moto Ranch di Tavullia. I giudici, per l’appunto, hanno affermato che “non è stato commesso alcun illecito di costruzione, perché la valutazione della struttura sull’impatto ambientale ha incontrato ilparere favorevole della Provincia. Inoltre gliorari di funzionamentonon coincidono con le ore del riposo pomeridiano e notturno, mentre lo studio dell’Arpam ha approvato lo studio di impatto acustico, nel quale il valore limite di emissioni non è mai stato raggiunto”.
RITORNO ECONOMICO E D’IMMAGINE Oltre a ciò, i giudici del TAR hanno anche voluto ribadire un aspetto molto importante del Moto Ranch di Valentino Rossi, vale a dire il ritorno economico e d’immagine che la figura del Dottore può portare all’intera regione grazie alla sua struttura di allenamento. “Il Comune ha valutato che, vista la popolarità mondiale di Valentino, la presenza di un impianto del genere, assieme al contiguo museo a lui dedicato, costituisce un indubbiopolo di attrazione per appassionati di tutto il mondo, che porta delle positive ricadute per il turismo e il commercio”.