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Il settimo posto del Dottore sul Red Bull Ring ha rivelato che i problemi della Yamaha non sono stati risolti: nonostante il telaio nuovo, la M1 consuma troppo la gomma posteriore
È SEMPRE LA STESSA STORIA... I timidi passi avanti fatti vedere durante le FP3 del mattino sul circuito del Red Bull Ring, alla fine, non hanno potuto nulla contro i soliti problemi che affliggono la M1 ufficiale. I quali, con una puntualità disarmante, si sono manifestati nella gara di ieri, costringendo Valentino Rossi a un deludente settimo posto che sa tanto di sconfitta. Nonostante il nuovo telaio introdotto in quel di Assen, la Yamaha del Dottore (ma anche quella di Vinales) continua a pagare un consumo eccessivo della gomma posteriore, che anche in Austria dopo pochi giri si è letteralmente bruciata lasciando il nove volte Campione del Mondo in balia di una moto difficile da guidare e con poca aderenza.
VALENTINO ROSSI “Ainizio garaandavo bene perchè sono riuscito a tenere ilritmo di Marquez e delle due Ducati.Poi peròdopo 12 o 13 giriho accusato ungrande calo della gomma posterioree la seconda parte della corsa è stata molto difficile da gestire. Questo è ancora il nostro problema più grande:sfruttiamo troppo il retrotrenoefatichiamo ad arrivare in fondo, cosìnon siamo competitivi.Abbiamo cambiato il telaio, che ci permette di curvare meglio, ma le noie congenite della nostra Yamaha sono rimaste. In questo modoè impossibile lottare per il Campionato: penso che dovremmo concentrarci sulla meccanica e sull'elettronica, maonestamente non saprei più cosa cambiare sulla mia M1.Abbiamo provato di tutto ormai e Silverstone è praticamente dietro l'angolo...”.