Ducati Panigale V4 sfida le più agguerrite rivali, il nuovo modello metterà dietro le giappo e le cugine del vecchio continente?
CHE LA GUERRA ABBIA INIZIO Ci siamo... il mondo delle super sportive non sarà più lo stesso dopo il suo arrivo, la Ducati Panigale V4 è pronta a tornare sul trono delle moto di serie più veloci del pianeta terra però, Come dice un vecchio detto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il nuovo missile made in Borgo Panigale riuscirà a superare l’agguerrita concorrenza delle rivali giapponesi ed europee o deluderà le aspettative? Abbiamo preso le caratteristiche tecniche di tutte le super sportive in commercio e le abbiamo paragonate con quelle della Panigale V4, chi vincerà? Scopritelo.
PESO PIUMA Nella progettazione di una super sportiva il peso è un dato fondamentale, chi vi dice il contrario mente spudoratamente… o viene dal Wisconsin. Con il passare degli anni, i materiali tradizionali hanno lasciato il posto a leghe sempre più leggere, permettendo alle sportive di raggiungere pesi piuma. La Ducati Panigale V4 (useremo per correttezza la versione standard di ogni moto) ferma l’ago della bilancia a 198 kg in ordine di marcia, la più pesante del gruppo è la Kawasaki Ninja ZX10-R, la più leggera la Honda CBR1000RR che grazie alle dimensioni da 600 cc ferma l’ago della bilancia a 195 kg in ordine di marcia.
POTENZA DA VENDERE Ora affrontiamo l’argomento più amato dai motociclisti da bar, la fantomatica potenza, che se supera quella della moto del nostro amico, iniziamo a levitare a tre metri dal suolo con un ghigno di vittoria stampato in volto. Qui la nuova Panigale V4 non ha rivali, il nuovo motore quattro cilindri a V (vi dice qualcosa DesmosediciGP ?) da 1100 cc è in grado di sviluppare 214 cv, le rivali più vicine hanno un deficit di almeno 10 cv, la più vicina è la Suzuki GSX-R1000 con 202 cv, seguita da Aprilia e Kawasaki, la meno potente del gruppo è la Honda CBR1000RR, che nonostante sia stata aggiornata l’anno scorso, utilizza il motore del vecchio modello.
BADILATE DI COPPIA Ok, la potenza è importante, ma quello che fa la differenza in strada è la coppia, avere il motore in grado di proiettarvi fuori da una esse stretta in pista, o un tornante in montagna, può essere meglio di 2-3 cv in più di potenza massima. Anche in questo campo nessuna sorpresa, il bombardone di Borgo Panigale stacca la concorrenza con 124 nm di coppia già disponibile a 10.000 giri/min, la rivale più vicina, sia in termini di coppia sia di prontezza è la GSX-R1000 con 117 nm a 10.000 giri (dato che deve far riflettere sulla bontà del progetto Suzuki) seguita da Aprilia e BMW. Le altre giappo non sono distanti in termini di valore assoluto, ma devono raggiungere 1.000 giri/min in più rispetto alle rivali.
OVERSIZE Per sfruttare tutte le cifre sopracitate è necessario avere un grande aiuto dalle gomme, sia in rettilineo, ma soprattutto in uscita di curva quando si spalanca il gas spesso a moto piegata. L’azione combinata di pneumatici e elettronica (a meno che non siate piloti, le diavolerie elettroniche vi salvano il fondochiena) vi permetterà di guadagnare metri. Per scaricare a terra quel temporale di cavalli la Ducati Panigale V4 utilizza una gomma posteriore 200/60, l’unica della categoria, l’Aprilia RSV-4 le si avvicina con una gomma 200/55, tutte le altre fanno affidamento su gomme tradizionali da 190/55. Per i meno ferrati in materia di gomme, le prime cifre rappresentano la larghezza dello pneumatico, le seconde l’altezza della spalla. Una gomma con sezione più larga offre maggiore appoggio e stabilità in piega, a discapito dell’agilità nei cambi di direzione e viceversa.
CICLISTICA La fase di progettazione della ciclistica di una super sportiva è la più delicata. Avere a che fare con una moto con tonnellate di cavalli che fatica a stare in strada può essere un esperienza poco piacevole (chiedete a Capirossi cosa provava nel guidare la prima Desmosedici ad inizio anni 2000). Essendo un dato caratteristico della moto, è difficile trovare un metro di paragone. L’interasse può farci capire, a grandi linee, come sarà il comportamento della moto. Un interasse lungo è caratteristico di moto che prediligono la stabilità, viceversa una moto con interasse corto avrà l’agilità tra le sue caratteristiche principali.La Panigale V4 è quella caratterizzata dal’ interasse più lungo 1.469 mm, seguita dalla Kawasaki Ninja ZX10-R con 1.440 mm. La più corta del gruppo è la Yamaha R1 con i suoi 1.405 mm
CHI VINCE Dunque chi vince la prima comparativa scritta dell’anno? Sulla carta non c’è storia, la Ducati Panigale ha vita facile in quasi tutte le categorie fondamentali, ma come detto in apertura solo la strada, e i tempi in pista daranno un esito definitivo a questa sfida...Stay Tuned, grosse novità in vista su MotorBox.