Autovelox, la Cassazione abolisce la distanza minima del cartello di avviso. Vale invece ancora la distanza massima di 4 km
ARBITRO, LA DISTANZA! C'era una volta una certezza, una distanza ben precisa, quella di 400 metri. La misura minima, per legge, tra il dispositivo autovelox e il relativo cartello di avviso. C'era una volta, e non c'è più. Nonostante infatti il Codice della Strada parli chiaro, anche la giurisprudenza ha a sua volta ormai imboccato una direzione abbastanza esplicita. Non esiste una distanza minima al di sotto della quale il servizio è irregolare. L'unica variabile resta la distanza massima, sempre di 4 km.
TENDENZE Le recenti sentenze della Corte di Cassazione indicano la via: nella posa dei segnali di avviso di apparecchi per il rilevamento fotografico della velocità, le autorità non sono tenute a rispettare la misura minima di 400 metri imposta dalla disciplina in materia. Più importante, è che la segnaletica venga posizionata con un ragionevole anticipo, tale da permettere agli automobilisti di adeguare la propria andatura, ed evitare così di incorrere nella multa per eccesso di velocità. Se venite pizzicati oltre il limite, e impugnate di fronte a un giudice il mancato rispetto della distanza tra il cartello e l'autovelox stesso, sappiate insomma che le probabilità di successo sono oggi ridotte al lumicino.
MASSIMA DI SAGGEZZA A rappresentare ancora una discriminante efficace è semmai la distanza massima. Se il segnale di avviso, rispetto al dispositivo, è collocato con oltre 4 km di anticipo, allora sì, la multa è nulla. Affinché sia tutto regolare, è necessario che il cartello venga ripetuto in prossimità dell'apparecchio.
INCROCI PERICOLOSI Sfogliando le recenti delibere della Corte, emerge infine come la multa possa essere convalidata anche se il cartello di avviso di rilevamento autovelox non viene replicato dopo gli incroci. Se quindi vi immettete sulla strada sorvegliata successivamente alla posizione del segnale, non avete diritto alla ripetizione dell'avviso. Potreste non essere a conoscenza della postazione incriminata, e ugualmente ricevere una multa a tutti gli effetti valida. La soluzione del ricorso contro le amministrazioni locali si presenta insomma sempre più come un percorso a ostacoli. Meglio piuttosto adattarsi, tenere d'occhio il tachimetro, e viaggiare entro i limiti. Da quando le rute iniziano a muoversi, a quando spegnete di nuovo il motore.