Secondo Zak Brown la McLaren ha pagato la scarsa esperienza della Honda in F1 come la Jaguar negli anni 2000
PARTNERSHIP FALLIMENTARE Nel 2015 il ritorno della storica partnership tra la McLaren e la Honda aveva acceso i cuori degli appassionati, che vedevano in quel rinnovato duo le imprese di Senna, Prost e Berger di fine anni ‘80 – inizi anni ‘90. Purtroppo, però, le cose non sono andate come tutti speravano: le power unit giapponesi hanno sistematicamente messo in crisi le monoposto affidate a Fernando Alonso, Jenson Button e Stoffel Vandoorne, causando una debaclè che l’anno scorso ha toccato il fondo. Quanto è bastato al team di Woking per prendere una strada alternativa, abbracciando la causa della Renault che nella stagione 2018 spingerà con i suoi V6 turbo-ibridi le future MCL33.
C’ERA UNA VOLTA LA JAGUAR… Ma cosa è veramente andato storto in quella che doveva essere una collaborazione vincente? Secondo Zak Brown, direttore esecutivo della McLaren, la Honda ha pagato la sua inesperienza in fatto di cultura del Circus iridato e, quindi, nel modo di operare in Formula 1. Proprio dove aveva sbagliato in passato il team Jaguar, entrato in F1 all’inizio della stagione 2000 rilevando la Stewart Grand Prix e uscendo quattro anni più tardi con solo due terzi posti firmati da Eddie Irvine rispettivamente nel 2001 e nel 2002.
TUTTA QUESTIONE DI ESPERIENZA “Durante il 2017Eric Boullier(racing director della McLaren) ha affermato chein F1 c’è un modo particolare di operare, una sorta diculturache va rispettataper arrivare al successo – ha affermato Zak Brown - Questo è stato l’aspetto in cui laHondaha fallito, allo stesso modo dellaJaguartanti anni fa. Il costruttore giapponese ha peccato inesperienza, ma non neglisforzi profusiin tre anni di collaborazione. Purtroppo, però, questo è stato iltempo limiteper il quale noi eravamo disposti ad aspettare per vedere dei miglioramenti”.
CON RENAULT SARÀ DIFFERENTE Chiuso il capitolo Honda, la McLaren è quindi pronta a iniziare la sua nuova avventura 2018 con la Renault, grazie alla quale il team di Woking spera di tornare presto a lottare per le posizioni di vertice. “Siamo soddisfatti di poter lavorare con la Renault: i loromotorisonopotentie negli ultimi round del 2017 hanno pagato unacerta inaffidabilitàche saràpresto ripristinata – ha continuato Brown – Da parte nostra ci sono dellearee in cui dobbiamo migliorare, ma la mancanza di potenza è stato il nostro vero tallone d’Achille nella passata stagione. Quando avremo lepower unit Renaultsul retro della nostraMCL33sono sicuro che vedremo unadifferenza sostanziale, già dal primo appuntamento in Australia!”.