Lo stabilimento campano è in bilico tra rilancio e fermi produzione. Con Panda che torna in Polonia, possibile conversione Alfa
ALFASUD STORY Abbiamo parlato di Mirafiori, abbiamo parlato di Grugliasco, abbiamo parlato di Melfi. Oggi, tocca a Pomigliano d'Arco. Quale futuro attende lo storico stabilimento Fiat Chrysler? Casa natale di Alfasud (1972-1984), Alfa Romeo 156 (1997-2005), infine di Fiat Panda (dal 2011), solo per citarne alcune, il sito campano non conosce ancora il prodotto (o i prodotti) che nei prossimi anni sarà chiamato a processare. Un ritorno di fiamma Alfa Romeo? O forse un presidio Jeep? Ne sapremo di più il 1° giugno, quando l'ad Sergio Marchionne, nel corso dell'attesissimo Investor Day di Balocco, comunicherà il piano industrale FCA per i prossimi anni.
FERMO PANDA Sappiamo con certezza soltanto che Pomigliano saluterà la Panda, la cui nuova generazione, in arrivo nel 2020, tornerà ad essere costruita in Polonia, nello stabilimento di Tychy. Tra mille controversie, l'odierna edizione della utilitaria Fiat aveva nel 2011 assicurato alla fabbrica del Mezzogiorno occupazione e indotto. Poi, a poco a poco, ecco emergere i problemi: solidarietà, cassa integrazione, produzione a intermittenza. Il mese di marzo è stato costellato di fermi produttivi, e ancora non è finita: dopo le giornate del 5,12 e 19 marzo, le linee rimarranno immobili anche da lunedì 26 a venerdì 30. Ordinativi in calo, a quanto pare.
SUV ALL'ORIZZONTE Comprensibilmente preoccupati, i sindacati metalmeccanici invocano chiarezza al Gruppo FCA, che al momento su Pomigliano non si esprime. Le uniche dichiarazioni in merito alla fabbrica "Gian Battista Vico" sono quelle di Marchionne: "Pomigliano produrrà vetture premium", disse poco tempo fa il manager italo-canadese, ormai in scadenza di mandato. Fino a tutto il 2019, quindi, in Campania si costruirà Fiat Panda. Il cui posto verrà preso, alternativamente, o da uno o due modelli Alfa (crossover su piattaforma MiTo, oppure un C-Suv su base Giulietta?), o da un Suv di piccola taglia a marchio Jeep, ancor più compatto di Renegade. Solo ipotesi, per ora. Ma Pomigliano vivrà, questo è certo.