Tirano società e noleggi, male i privati. Ok i Suv, in discesa le citycar. Per l'intero 2018, l'Unrae stima una crescita dell'1,3%
UN "PIÙ" IN PAGELLA Avanti adagio. Le immatricolazioni di auto nuove segnano a gennaio 2018 un incremento tendenziale del 3,4%, per un monte registrazioni di 177.822 unità. Dopo il calo di dicembre 2017, torna dunque il segno più, ma non senza asterisco. A bilanciare un trend non proprio entusiasmante sono state sia le promozioni delle Case, sia il giorno lavorativo in più rispetto al mese di gennaio 2017. Proiezioni? Secondo l'Unrae, il mercato chiuderà il 2018 a quota 1.995.000 veicoli, l'1% e 25.000 auto in più su scala annua.
NON È UN PAESE PER VECCHI La crescita c'è, ma è moderata. E in vista dei mesi futuri, le associazioni non nascondo alcune perplessità. "Sarà interessante - sostiene il presidente Unrae Michele Crisci - valutare come la domanda 2018 si comporterà a fronte della mancanza del Superammortamento nel canale delle vendite a società, inoltre come verrà gestito lo smaltimento degli stock di km 0. Singolare, in secondo luogo, come nonostante il perdurare di iniziative scoordinate da parte delle amministrazioni locali, nessun partito politico - osserva Crisci - abbia incluso il tema dello svecchiamento del parco circolante all’interno del proprio programma".
CHI SALE, CHI SCENDE Tra i Gruppi, stabile l'andamento FCA con un guadagno dello 0,54%. In territorio negativo Fiat (-7,95%), che lascia per strada oltre due punti percentuali di quota mercato (19,38%), Lancia (-26,57%) e Maserati (-21,18%). Bene invece Alfa Romeo (+28,34%), Ferrari (+12,90%) e soprattutto Jeep (+107,79%). Fra le altre big, ottime performance per PSA Group, anche se la crescita del 69,04% è fortemente influenzata dall'acquisizione di Opel, oltre che dalle vendite Peugeot (+14,54%) e Citroen (+23,43%). Buone notizie infine anche per il Gruppo Volkswagen (+7,39%), trascinato sia dal marchio Audi (+14,11%), sia da Skoda (+33,10%) e Seat (+11,24%).
NOLEGGIO, CHE PASSIONE La struttura del mercato auto nazionale di gennaio 2018 conferma alcune tendenze già in atto l'anno scorso. Come la costante flessione degli acquisti tra i privati (-6,3%), canale che cede 6 punti percentuali di quota (57%) in favore delle vendite alle società (20,2% di share), spinte in particolare dalle autoimmatricolazioni (+28%), e del noleggio, settore che a sua volta cresce a doppia cifra (+15,5%) e rosicchia altri 2,4 punti di quota. Questo grazie soprattutto al contributo del noleggio a breve termine, formula che segna un passa avanti del 26,2%.
HYBRID BOOM In caduta a dicembre, il diesel torna in auge e guadagna il 3,8%, stabilizzandosi su una quota del 55,2% del totale alimentazioni. A perdere oltre 1 punto di quota (32,6%) sono invece le motorizzazioni a benzina, mentre rimangono stabili le vendite di metano e Gpl. Gennaio premia infine le vetture ibride, categoria che cresce di oltre il 50% e raggiunge il 4% di quota mercato. E benché si parli di numeri quasi trascurabili (260 immatricolazioni), anche le elettriche vedono impennarsi le proprie quotazioni del 38,3%. Significativa, in particolare, il tasso del 30% assorbito dal canale privati.
MONOPOLIO SUV Dividiamo ora il mercato per segmenti. Se la maggior parte conferma un andamento positivo, differente è il discorso per la categoria delle citycar, che a gennaio perde il 15,5% e scende al 15,6% di quota mercato. Opposto il quadro per carrozzerie: dalle berline alle monovolume, quasi tutte entrano in territorio negativo. Ad eccezione soltanto dei Suv (+8,6%): tra fuoristrada e crossover, gli sport utility rappresentano oggi quasi il 37% del mercato. Basti dire che il secondo modello più venduto in Italia, dopo Sua Maestà Fiat Panda (11.237 unità), è la Fiat 500X (5,734), che dal secondo gradino del podio ha ormai scalzato anche un mostro sacro come Ford Fiesta (5.388).