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Forze dell'ordine

Francia, la multa cala dal cielo. A Bordeaux i droni-velox


Avatar di Lorenzo Centenari, il 08/08/17

7 anni fa - Un apparecchio è già in funzione sull'autoroute A10 tra Bordeaux e Parigi

Francia, la multa arriva dal cielo. Droni velox alla polizia di Bordeaux

Un apparecchio è già in funzione sull'autoroute A10 tra Bordeaux e Parigi. Monitoraggio del traffico, ma anche licenza di elevare sanzioni

PER TERRA E PER CIELO Un occhio al ciglio della strada per scovare perfidi autovelox, un altro allo specchietto retrovisore per essere certi di non avere una gazzella alle calcagna. Campo libero, e pesti sul gas. Ma hai commesso un'ingenuità: per chi ha il piede pesante, oggi la "minaccia" arriva dal cielo. Dal mese scorso, dalle parti di Bordeaux la polizia francese si avvale della collaborazione anche di uno speciale agente volante, un drone che pattuglia il traffico dall'alto e ha licenza di elevare sanzioni.

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AEROVELOX L'arteria interessata è al momento l'autoroute A10 che collega Bordeaux a Parigi. Radicomandato a distanza da un agente della CRS Autoroutiers d'Aquitaine, il drone-poliziotto si alza da terra fino a 30 metri e sorvola avanti e indietro il flusso del traffico. Le riprese in alta definizione vengono trasmesse in tempo reale alle Forze dell'ordine, che possono così registrare infrazioni altrimenti difficilmente individuabili attraverso postazioni fisse come tutor e autovelox. Mancato rispetto della distanza di sicurezza, sorpassi dal lato sbagliato, etc. Ma anche guida pericolosa, uso improprio del cellulare e altri comportamenti illegali. Ai furbetti del volante, contro l'aviazione non resta che equipaggiarsi di contraerea. Oppure, ancora meglio, rassegnarsi a guidare disciplinati.

NO FLY ZONE E in Italia? Dobbiamo aspettarci flotte di droni che come avvoltoi volteggiano sopra il tettuccio delle nostre auto, pronti a calare in picchiata alla prima manovra extra codice? Sebbene alcuni comandi di polizia locale già si avvalgano di sperimentali aeromobili a pilotaggio remoto per il monitoraggio del traffico, in realtà sulle autostrade nazionali di apparecchi del genere non ne sono ancora stati avvistati. E anche qualora entrassero in funzione, la loro presenza andrebbe per legge segnalata, come accade per i comuni autovelox. Non va tuttavia esclusa l'ipotesi che in tempi brevi anche i cieli italiani vengano popolati da ricognitori alati lesti a incenerire ogni nostra speranza di farla franca. Ma anche in grado, alla lunga, di contribuire a ripristinare l'ordine.


Pubblicato da Lorenzo Centenari, 08/08/2017
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