Nato nel 1997 l'EuroNCAP ha testato 1.800 auto e investito 160 milioni di euro
LE PRIME SETTE Cos’hanno in comune Ford Fiesta, Volkswagen Polo, Renault Clio, Nissan Micra, Opel Corsa, Fiat Punto e Rover 100? Si, sono tutte delle auto di segmento B, ma non solo. Tutte e 7 hanno preso parte alla prima tornata di test firmati EuroNCAP, avvenuti esattamente 20 anni fa.
PUNTO DI SVOLTA Nato grazie al sostegno di FIA (Federation Internationale de l’Automobile), ICRT (International Testing) e dei governi di Svezia e Regno Unito l’EuroNCAP rappresentò un punto di svolta fondamentale per lo sviluppo di auto sempre più sicure. Fino al 1997 infatti tutte le auto sul mercato dovevano soddisfare alcuni parametri base per i crash test e i risultati non venivano pubblicati.
LE PRIME CRITICHE Delle 7 auto citate a inizio articolo infatti Fiesta e Polo ottennero 3 stelle per la protezione degli occupanti mentre la Rover 100, la più venduta dell’epoca del segmento, prese unicamente una stella. Quando si passò alla valutazione della protezione dei pedoni nessuna delle auto sottoposte ai test ottenne più di 2 punti. Alla luce di questi risultati, come ricordato da Max Mosley (primo presidente dell’EuroNCAP), l’ente europeo per la sicurezza venne criticato dai costruttori auto che ritenevano impossibile raggiungere le 4 stelle (che allora rappresentava il punteggio massimo). Poi arrivarono i test della Volvo S40, capace di far segnare il massimo dei voti.
UN’ASSICURAZIONE PER I CONSUMATORI "L'impatto di questi test non va sottovalutato. Prima di Euro NCAP, i consumatori avevano la sola parola del costruttore” ha sottolineato Andrew Miller, Euro NCAP President. “Oggi abbiamo vetture assolutamente sicure e i livelli di sicurezza offerti da ciascuna auto sono visibili a tutti. Un tale successo lo abbiamo raggiunto grazie a un'efficace collaborazione in Europa e proseguiremo su questa scia, continuando ad investire per migliorare la sicurezza."
UN PO’ DI NUMERI Nei 20 anni di lavoro EuroNCAP ha svolto test su 1.800 auto, modificando nel tempo i parametri di cui tener conto e aumentando la valutazione massima a 5 stelle. Attualmente l’ente europeo per la sicurezza valuta non solo la protezione degli occupanti e dei pedoni, ma anche la capacità delle auto di evitare una collisione. L’investimento è stato pari a 160 milioni di euro e secondo le stime ha aiutato a salvare più di 78.000 vite.
L’ESEMPIO LAMPANTE Dato che un’immagine vale più di 1.000 parole EuroNCAP ha pubblicato un video che mostra il crash test della Rover 100 del 1997 e quello dell’attuale generazione della Honda Jazz, effettuato nel 2015. Direi che commentare sarebbe superfluo.