L'idea del proprietario di Tesla e SpaceX è già un successo. Dalla vendita delle armi anti-apocalisse, già incassati 5.000.000 $
L'ALBA DEI MORTI VIVENTI Un tempo, parlando di un imprenditore dal fiuto eccezionale, saremmo ricorsi alla più classica delle iperboli. "Quel tizio venderebbe i frigoriferi al Polo Nord". Poi arrivò Elon Musk, e all'improvviso l'espressione passò di moda. D'ora in avanti, di un imprenditore che di business se ne intende, diremo che sa vendere l'apocalisse in tempo di pace. L'ultima intuizione del magnate sudafricano, evidentemente annoiato dai faraonici progetti di SpaceX (oltre che di Tesla Model 3, Tesla Roadster 2, Tesla Semi, dei tunnel antitraffico, etc.), sono i lanciafiamme per combattere gli zombie. Niente di più superfluo e fuori target, giusto? Invece no, vi sbagliate di grosso. Almeno, a giudicare dal successo dell'iniziativa: dei 20.000 esemplari ufficialmente messi sul mercato, a tre ore dal lancio Musk ne aveva già venduti circa un migliaio. A 500 dollari più tasse, 530 dollari con estintore al seguito. Dopo tre giorni, siamo a quota 15.000 pezzi. Un genio del male, che altro dire.
APOCALYPSE MUSK La trovata è virale, oltre che a modo suo anche relativamente redditizia: nell'arco di due giorni, i ricavi della vendita dei lanciafiamme ammontano a 5 milioni di dollari. Potere dei sociale network, la dittatura del Terzo Millennio: l'arma impropria in mano a Musk è il suo profilo Twitter, cassa di risonanza di qualsiasi idea gli passi per la testa. Lui si diverte a provocare, la gente comune gli da retta. Consapevole della demagogia della quale cade vittima, oppure no. Già: talmente radicata, la considerazione che una parte del pubblico nutre per l'eccentrico miliardario nato a Pretoria, ma californiano d'adozione, che ormai ogni parola da lui pronunciata viene presa per oro colato. Nessuno in realtà crede che l'apocalisse sia imminente, né che un esercito di zombie affamato di carne umana sia per i prossimi decenni una minaccia concreta. Eppure i lanciafiamme vanno a ruba, e solo perché a promuoverli - attraverso la società The Boring Company - è Mr Musk.
THE BORING COMPANY, L'ANTINOIA Non si può tuttavia osservare al Signor Tesla di non mantenere le promesse, quelle più bizzarre in modo particolare. La sfida della vendita dei lanciafiamme era nata come scommessa: in dicembre, Musk aveva affermato che se The Boring Company fosse riuscita a vendere 50.000 cappellini, allora si sarebbe cimentata anche nel commercio dei lanciafiamme. Ebbene, i 50.000 cappellini sono andati puntualmente esauriti. E figuriamoci se Musk tradisce la parola data. Onore a un guru del marketing, uno che promette il rimborso "nel caso contro uno zombie l'arma faccia cilecca". E che parla del lanciafiamme come di "un'idea a dir poco terribile". A meno che, precisa, "non ci si voglia solo divertire un po'". Uno che sul palco del teatro dell'assurdo si esibisce in una recita da Oscar, e che zittisce i rumors di una fabbrica di morti viventi in costruzione in qualche area sperduta del pianeta. Più di qualsiasi zombie, è la furbizia di Musk la vera minaccia all'umanità.