Preoccupato delle eccessive aspettative sulla piccola di famiglia, il Ceo di Tesla ha in progetto un curioso piano di anti-selling marketing
COUNTDOWN Ancora alcuni mesi di pazienza, e la tanto attesa Tesla Model 3 inizierà la propria gloriosa carriera. Tanto attesa, troppo. Almeno secondo il suo padrino Elon Musk, uno che non è nuovo a iniziative che spaziano dal bizzarro al geniale, passando per l'anticonvenzionale. Sotto, allora, con una campagna di anti-marketing che ha dell'incredibile. Almeno all'apparenza...
L'ELETTRICA DEL POPOLO Sin da quando si diffuse su larga scala la notizia di una Tesla per il pubblico di massa, o quasi, la Model 3 ha iniziato a popolare i sogni degli automobilisti di mezzo mondo. Una berlina elettrica iperconnessa, dalla grande autonomia (345 km), e soprattutto dai costi finalmente accessibili: al netto di sconti o incentivi, negli Stati Uniti il prezzo di attacco sarà di circa 35.000 dollari. 400.000 persone ne hanno già ordinato un esemplare: le aspettative sono alte, altissime. E come sappiamo, maggiore è l'altitudine che raggiunge la speranza, maggiore è il dolore provocato da un eventuale tonfo a terra.
NON SPINGETE Questo il manager di origini sudafricane lo sa bene: ecco allora che Musk previene il rischio di deludere i suoi fan gettando acqua sul fuoco. Tesla ha in embrione una controintuitiva strategia di anti-vendita che mitighi l'immagine onirica costruita negli anni dai media e dai consumatori attorno a Model 3. Un'auto, dopotutto, che rispetto a Model S di attuale e futura generazione costa assai meno proprio perché è inferiore sotto ogni punto di vista: prestazioni, autonomia, tecnologia, spazio di bordo. Tesla ha inoltre oggi una capacità produttiva inferiore alle 100.000 unità annue (84.000 l'output 2016), benché il target 2020 sia quello di un milione di automobili. Come fare a consegnare 400.000 pezzi senza che nessuno si spazientisca?
AUTOSABOTAGGIO Nessuna campagna pubblicitaria, nè test drive gratuiti, per un periodo che andrà dai sei ai nove mesi dal lancio. Un piano di anti-selling marketing in piena regola, mirato tuttavia a riequilibrare la reputazione di un'auto che a detta del suo inventore sta creando un po' troppo casino. Tesla Model 3 rivoluzionerà anche il mercato, ma non aspettiamoci insomma che funzioni meglio di un'ammiraglia che costa minimo il doppio (la Model S parte in patria da 70.000 dollari). Musk "boicotta" il suo gioiello in prima persona. Ma lo fa per il suo bene.