Assistente alla frenata di emergenza? Radar di distanza? Un sondaggio svizzero mette a nudo la scarsa preparazione dell'utente medio
ADAS COSA? Costruttori che investono miliardi e coniano slogan, riviste specializzate che effettuano prove sul campo e fanno la propria parte. A quale scopo, se poi in concessionaria, al momento di formulare una proposta di acquisto, tra le decine di ADAS (Advanced Driver Assistant Systems) tra le quali pescare, il cliente chiede al massimo del cruise control? La tecnologia fa progressi, la mentalità degli automobilisti no. Da un sondaggio sui sistemi di assistenza alla guida commissionato dall'Upi, Ufficio svizzero di prevenzione infortuni, sono emersi risultati sorprendenti: benché molti automobilisti abbiano sentito parlare di assistente al parcheggio, assistente fari abbaglianti, sistema di assistenza alla frenata d'emergenza o di radar di distanza, solo il 10% dispone di nozioni approfondite sull'argomento.
CRUISE CONTROL, TUTTO UNDER CONTROL? Evidentemente le campagne di informazione non bastano, dal momento che troppi automobilisti hanno un'idea distorta dell'utilità in materia di sicurezza dei diversi sistemi. Molti degli intervistati sostengono ad esempio che il sistema di regolazione automatica della velocità, cruise control nel gerco popolare, sia utile per la sicurezza stradale. Quando in realtà vale proprio il contrario, a meno che il programma non disponga di funzione adattiva. In vetta alla lista dei desideri dell'utente medio, quindi, si piazza il sistema di mantenimento della velocità. La funzione di assistenza alla frenata d'emergenza, quella no, non interessa.
PILOTI MANCATI Ma la ragione è semplice: la maggior parte delle persone interpellate si considera un conducente più bravo della media. Crede che non sarà mai coinvolto in un incidente, per quale ragione mettere mano al portafogli per diavolerie come Emergency Brake Assist, Park Assist o Adaptive Cruise Control? Peccato che qualsiasi conducente sulla faccia della Terra, a prescindere dalla sua bravura e dall'esperienza, trae vantaggio dalle tecnologie di sicurezza anche se a commettere un errore sono altri utenti della strada. Alla guida di un'auto, di un camion, di una bici, oppure semplicemente a piedi, mentre attraversano lontano dalle striscie pedonali. D'accordo: nonostante i prezzi siano progressivamente calati, buona parte delle tecnologie all'avanguardia comportano tuttora un investimento in parte notevole. In combinazione con le insufficienti nozioni sul guadagno in materia di sicurezza, questo fatto fa scendere la richiesta di tali prodotti a un livello modesto. L'automobilista è come San Tommaso: non ci crede finché non ci mette il naso. In questo caso, ahimé, il muso della sua auto.