Nei primi cinque mesi dell'anno, i morti sulle strade sono stati 617 (+5,3%), gli incidenti fatali 556 (+1,3%). Pesa l'abuso di sostanze
SI MUORE DI PIU' Morti sulle strade, torna il segno più e non è affatto una buona notizia. Nei primi cinque mesi del 2017, da un’analisi di Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri emerge un incremento degli incidenti mortali e delle vittime rispettivamente dell’1,3% (556) e del 5,3% (617) rispetto allo stesso periodo del 2016. Sulle statistiche, pare incida in misura determinante l'aumento dell'abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope. Alcol e droghe, responsabili in molti casi di condotte indisciplinate ed imprudenti da parte di giovani e meno giovani. Abitudine pericolosa che 15 mesi fa aveva ispirato l'introduzione nel Codice penale del nuovo delitto di omicidio colposo stradale.
DURA LEX SED LEX Il resoconto è stato presentato questa mattina alla Scuola superiore di Polizia nel corso delle celebrazioni del 70° anniversario dalla fondazione della Polizia Stradale. L’incontro è stato inoltre un'occasione di confronto tra esperti, magistrati, avvocati e forze dell’ordine per fare il punto proprio sugli effetti della Legge N.41 del 23 marzo 2016, quella cioè atta a punire specifiche condotte di guida che provocano la morte (589 bis) o lesioni gravi (590 bis).
INVERSIONE DI ROTTA Se dunque nel 2016 le persone decedute a seguito di sinistro stradale erano state 3.270, con una diminuzione del 4,6% rispetto al 2015, il 2017 inverte (per ora) il trend. Fatta eccezione proprio per il 2015 (+47 morti rispetto al 2014), dal 2001 il grafico aveva ininterrottamente disegnato una incoraggiante retta in discesa. Dal 25 marzo 2016, data di entrata in vigore della Legge sull'omicidio stradale, la Polizia ha in particolare rilevato 843 incidenti mortali e 26.812 incidenti con lesioni. 456 i casi nei quali le forze dell'ordine hanno proceduto per il reato di omicidio stradale, arrestando 25 individui in flagranza di reato.
PREVENIRE E' MEGLIO CHE... Parola d'ordine, prevenzione. Questo il principio che ha portato il Dipartimento della pubblica sicurezza, il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri e il Comando generale della Guardia di Finanza a sottoscrivere con il Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri uno specifico protocollo d'intesa sul potenziamento delle dotazioni strumentali delle forze di polizia per il contrasto dell’incidentalità causata dall’uso di sostanze stupefacenti. Traduzione: più apparecchi per drug-test e per la revisione periodica degli etilometri. Chi si sballa e poi si mette al volante, è avvisato.
NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI Una campagna straordinaria di controllo sulle condizioni psicofisiche dei conducenti di veicoli era in realtà stata avviata nel 2015 in 35 province, estesa progressivamente in 80 province. Essa ha visto l’impiego congiunto della Polizia stradale e dei medici e personale sanitario della Polizia di Stato per lo svolgimento degli accertamenti direttamente su strada. Dal controllo con precursori alcoltest su 38.936 conducenti, 2.088 sono risultati positivi anche alla verifica con etilometro, con un tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l. I conducenti successivamente sottoposti ad esame comportamentale ed al test di screening sulla saliva, per verificare la presenza di sostanze stupefacenti, sono stati 2.753, dei quali 675 risultati positivi ad almeno una sostanza stupefacente.