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Legge

Scatola nera obbligatoria all'esame della privacy


Avatar di Emanuele Colombo, il 02/08/16

8 anni fa - Scatola nera obbligatoria: la questione privacy al vaglio a settembre

Scatola nera obbligatoria entro un anno: approvata lo scorso giugno, se ne parla solo ora. Ecco che cosa c'è da sapere sul tema

ALLA BUONORA! Le guerre e i provvedimenti impopolari? Si annunciano in agosto, quando l'attenzione dell'opinione pubblica è... in ferie. Ed ecco che la volontà del Governo di rendere obbligatoria la scatola nera entro il 2017 rimbalza oggi sulle principali testate nazionali. Peccato che la notizia risalga alla fine del giugno scorso, quando l'abbiamo pubblicata su Motorbox (/tecnologia/scatola-nera-assicurazione-obbligatoria-entro-un-anno-quanti-dubbi).

SORVEGLIATI SPECIALI Che cosa è cambiato da allora? Nulla. L'esecutivo ha ricevuto delega di disciplinare, entro un anno dall'entrata in vigore della legge, l'installazione obbligatoria su tutti i mezzi di trasporto della scatola nera: quel dispositivo che, attraverso accelerometri e GPS, registra esattamente come, dove e quando usiamo l'auto, con che stile di guida ed eventuali violazioni al Codice della Strada immediatamente prima di un sinistro.

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LA PRIVACY? UN PROBLEMA SUPERABILE La privacy, guarda caso, è un nodo ancora da sciogliere: un emendamento sul tema arriverà in Senato a settembre. Si dovranno individuare "le modalità per garantire una efficace ed effettiva tutela della privacy, mantenendo in capo ai cittadini la scelta di comunicare i dati sensibili". Non è chiaro, però, come ciò possa essere attuato viste le funzioni e le finalità del dispositivo, che vanno dal garantire alle compagnie che l'utente rispetti i termini del contratto stipulato (per esempio la percorrenza annua) e che non tenti di frodarle inscenando sinistri o furti fasulli.

INDICE DI GRADIMENTO La stampa nazionale sottolinea che la decisione del Parlamento sembra anticipare la volontà dei cittadini, visto che quest'anno il 15,6 per cento dei contratti assicurativi stipulati la prevede già: sull'onda degli sconti che le compagnie promettono nel caso si accetti il monitoraggio costante. Tra volontà e obbligo, tuttavia, la differenza non è sottile e non è chiaro come un modesto 15,6 per cento sul campione si possa ritenere rappresentativo della volontà popolare.

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Pubblicato da Emanuele Colombo, 02/08/2016
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