La Lamborghini Urus non monterà un V10 o V12 ma un V8 unito a uno motore elettrico, per un inedito schema ibrido.
TORO ALLA SPINA Atto primo: via libera alla produzione della Lamborghini Urus, ovvero una suv. Chissà quanti appassionati del marchio avranno storto il naso. Anatema! Atto secondo: la Urus non monterà né un V12 né un V 10, preferendo un più parco (ma comunque potente) V8. Doppio anatema. Se siete deboli di cuore e dei puristi del Toro, forse ora vi converrebbe sedervi e preparare i sali di fianco a voi: la Lamboghinin Urus sarà mossa da uno schema ibrido. Triplo anatema? Chissà.
PARLA TEDESCO A dirlo è stato Maurizio Reggiani, a capo del reparto ricerca e sviluppo di Sant’Agata, spiegando come il V8 biturbo benzina potrà anche essere da solo: la Lamborghini Urus ibrida non sarà quindi la sola scelta disponibile. Anche se potrebbe essere quella che registrerà il maggior successo commerciale. Alla base ci dovrebbe essere lo stesso sistema ibrido che verrà utilizzato da Audi Q8 e-tron e Bentley Bentayga ibrida, con alcune piccole differenze per renderlo ancora più sportivo.
QUANDO CI VEDIAMO? Nell’intervista rilasciata ad Autocar Reggiani non ha parlato di presentazioni ufficiali. Salone di Ginevra 2017? Francoforte? Quello che è certo è che il debutto ufficiale della Lamborghini Urus è previsto per il 2018. Con forme che potrebbero stupirci. Reggiani ha confessato che il design della suv del Toro è cambiato rispetto a quello della concept vista tempo fa. Ma saranno immediatamente riconducibili al classico design Lamborghini.