SVOLTA STORICA Sapete quando le station wagon sono diventate fighette in Italia? La storia inizia con la Volvo 245. Prima c’erano le wagon di tappezzieri, fruttivendoli e imbianchini ma la Volvo 245 era così chic che divenne quello che gli anglosassoni definiscono un must have. Insieme alla Volvo 245 arrivarono anche la Fiat 131 Panorama, la Mercedes T, le BMW Touring e tutte le altre. E surfando questa onda arrivò la giga wagon svedese, la Volvo 760, e 960, e poi la V70 che oggi ha la sua degna erede, la Volvo V90, giga wagon lunga 494 centimetri.
GIGA WAGON Se la Volvo 760 aveva una coda grande e squadrata come la veranda di uno chalet, per la V90 Volvo rinuncia alla maggiore capacità di carico di una coda verticale, cede alla vanità e disegna una coda sfuggente, quasi sportiva con il motivo delle luci posteriori che riprende quello delle altre Volvo di ultima generazione. Dove la V90 dimostra le sue dimensioni è nella vista laterale, con un passo lungo come una utilitaria (294cm) e un fianco pulito e levigato lungo come un’autostrada. Il frontale elegante segue gli ultimi dettami dello stile Volvo, inaugurati con la XC90, con la calandra rettangolare, che diventa concava per la V90, dal logo taglia XXL e dai fari sfuggenti con le luci diurne dal disegno a freccia.
INFOTAINMENT EVOLUTO La medesima eleganza tipicamente svedese Volvo V90 la propone all’interno, con una plancia semplice e pulita nello stile, realizzata con materiali raffinati e ben lavorati, e dominata dal grande display (9”), centro di comando del sistema Sensus, posto in verticale come un grande smartphone e sensibile al vostro touch anche se indossate i guanti. È il medesimo sistema infotainment di Volvo XC 90, di cui la V90 è parente stretta anche nel pianale modulare SPA e nella meccanica. Pochi i pulsanti sulla plancia, giusto una sparuta fila sotto allo schermo sotto il tasto Home da smartphone, ci sono più pulsanti sul volante che sulla plancia. Per non smanettare troppo sul tablet ci si può affidare al sistema Sensus, allenato al riconoscimento vocale con frasi di uso comune, o ai suoi grandi tasti che danno accesso immediato alle funzioni che si usano più spesso, come la selezione della temperatura del climatizzatore. Sense fa amicizia con il sistema iOS di iPhone e iPad grazie a Apple CarPlay, in arrivo l’amicizia anche con i sistemi Android e Android Auto. Anche il quadro strumenti di fronte al pilota è un grande display da 12,3 pollici se si sceglie l’allestimento top Inscription.
IL RITORNO DELLA BALESTRA Il bagagliaio è piatto e regolare grazie anche alla sospensione Integral Axle che utilizza una balestra in materiale composito al posto delle normali molle, quindi niente duomi che invadono lo spazio del bagagliaio, e 5kg in meno. Lo spazio nascosto dalla tendina copribagagli dichiarato è in linea con le dimensioni esterne, 560 litri, e decisamente ben sfruttabile. Abbassando al tocco di un pulsante i sedili posteriori, il piano di carico diventa liscio, piatto e lunghissimo (circa due metri). Non manca il solito, geniale optional (150 euro) per evitare che bagagli piccoli navighino nel bagagliaio, l’aletta del piano di carico che si solleva e li tiene a bada.
LIMOWAGON Se il bagagliaio offre spazio per ogni esigenza, non va a discapito dei posti posteriori posti che offrono uno spazio da limousine: si viaggia comodissimi, su sedili grandi dagli schienali comodamente inclinati, con spazio per le gambe sufficiente anche ad accavallarle. Anche il quinto posto è comodo, con l’unica difficoltà di un tunnel centrale piuttosto massiccio. I due posti posteriori laterali sono riscaldabili, ombreggiabili grazie alle tendine inserite nelle portiere ed è disponibile il climatizzatore quadrizona (750 euro).
DOWNSIZING MOTORI I motori Drive-E sono tutti 4 cilindri, due litri e turbo per ottenere potenza e coppia adeguati alla massa della Volvo V90. A gasolio, la potenza va dai 150 cavalli della Volvo V90 D3 (disponibile da novembre 2016), passa dai 190 cavalli e 400Nm tra 1.750 e 2.5900 giri della D4 fino ai 235 cavalli e 480Nm tra 1.750 e 2.250 giri della D5 che ha l’aiutino del dispositivo PowerPulse, un serbatoio continuamente tenuto in pressione di aria compressa che viene soffiata sulla turbina quando si preme rapidamente l’acceleratore (almeno il 36%) e il motore gira a meno di 2.000 giri. Anche i motori a benzina sono tutti a quattro cilindri e duemila: T5 da 254 cavalli e T6 che abbina turbina e compressore volumetrico per 320 cavalli. La trazione è anteriore o integrale (per D4, D5 e T6) e il cambio manuale a 6 marce (D3 e D4) automatico Geartronic a 6 marce (D3) o Geartronic a 8 marce (D4, D5, T5 e T6). In arrivo per l’estate 2017 anche una Volvo V90 T8, ibrida basata sul T6 che spinge sulle ruote anteriori e il motore elettrico sulle posteriori, con una potenza complessiva di 407 cavalli.
INTELLISAFE La Volvo V90 adotta un sistema di guida assistita. Il sistema Pilot Assist è attivo fino a 130 km/h, è in grado di trovare la strada se la segnaletica orizzontale offre linee ben disegnate. Tiene la rotta, rallenta o frena con decisione in caso di emergenza e riprende la marcia quando la strada è libera. Il sistema Run-off road Mitigation si preoccupa se ci si avvicina troppo al ciglio della strada e riporta verso il centro della strada. Sono tutti sistemi che fanno parte di IntelliSafe, l’insieme di tecnologie dedicate alla sicurezza di guida per raggiungere l’obiettivo 2020 di Volvo con incidenti senza morti o feriti gravi. Fa parte della famiglia anche l’ultima versione del City Safety, un paio di occhi di scorta aperti fino a 50 km/h che vedono ora anche di notte e verificano eventuali rischi di incidente con veicoli, pedoni e animali allertando il guidatore o frenando autonomamente. E con Cross Traffic Alert puoi uscire dai posteggi ciechi tranquillo, il sistema ti avvisa in caso di pericolo.
GLI ALLESTIMENTI Cinque sono gli allestimenti disponibili per Volvo V90: Kinetic, Momentum, Business Plus, R-Design e Inscription. Kinetic offre già tutto quanto serve, dal climatizzatore bizona al pacchetto IntelliSafe, dal sistema Sensus con il display centrale da 9” ai cerchi in lega da 17”, dalla chiave Keyless al display centrale da 8”al centro della strumentazione. Momentum aggiunge i fari LED con abbaglianti automatici, i sedili in pelle, gli inserti in alluminio, i sensori di posteggio posteriori e i cerchi da 18”. Business Plus è pensato per chi viaggia molto per lavoro e aggiunge navigatore e quadro strumenti digitale da 12,3” mentre R-Design punta agli amanti del look sportivo e aggiunge ancora dettagli più aggressivi e interni in pelle nappa. Inscription punta al massimo lusso e aggiunge cerchi da 19”, inserti in legno, strumentazione e sedili a regolazione elettrica.
IL LISTINO PREZZI Per assicurarsi una Volvo V90 D3 Kinetic servono 44.960 euro, 2.200 euro per passare al D4, 2.450 euro per il cambio automatico Geartronic 8 marce e 3.900 euro per passare un bel Momentum, 1.850 euro in più per Business Plus, ulteriori 2.980 euro se vi piace il look sportivo e altri 1.550 euro se volete sempre il massimo e scegliete Inscription. Per comprare la versione forse più bilanciata della V90, la D4 Geartronic Momentum si spendono 54.410 euro, mentre la più costosa della Volvo V90 a gasolio, la D5 AWD Geartronic PowerPulse Inscription costa 67.140 euro. Le V90 a benzina costano da 55.110 a 70.540 euro. Per ulteriori dettagli scaricate il listino prezzi in PDF qui sotto.
ELEGANTE Anche se ha una coda sportiva e un profilo basso basso, quasi da sportiva, la Volvo V90 ha l’aspetto rassicurante delle vere Volvo. Sarà per la sua pianta larga, per il suo aspetto elegante e sobrio, sarà perché trasmette una idea di eleganza: sì, è rassicurante e solida nell’aspetto. Dentro mi aspettano sedili sottili ma dalle forme avvolgenti quanto un guantone da baseball.
COMFORT VOLVO Ricordo di aver fatto scegliere tra le auto aziendali a mio fratello una Volvo S60 che ha scoperto essere terapeutica per il suo mal di schiena. La Volvo V90 non rompe la tradizione di sedili supercomodi e, malgrado i quelli anteriori siano sottili sottili per massimizzare lo spazio, sono perfetti per trovarsi subito a proprio agio. Anche perché, come sempre, le Volvo offrono regolazioni chilometriche di volante e sedile per adattarsi a taglie XS come a taglie XXL. Sono sottili sì, ma sono vere poltrone, larghe per accogliere anche gli oversize e profondi per sostenere bene le gambe, con un confortevole sostegno ben calibrato in ogni parte del corpo.
SILENZIO, SI VIAGGIA Il comfort Volvo è fatto anche di silenzio. La Volvo V90 che ho a disposizione per la prima prova, va detto, ha i cristalli laterali acustici, i doppi vetri optional (950 euro), e cerchi da 21 pollici gommati 245/35 ma, anche sul fondo rugoso autostradale, pur non essendo una delle auto più silenziose della categoria (Audi A6 e Mercedes Classe E si contendono il primato), il comfort acustico è sempre di gran livello per quanto riguarda i rumori meccanici e di rotolamento delle ruote. A velocità elevate si fanno sentire aerodinamicamente i grandi specchi esterni con una pressione sonora costante e non fastidiosa. Comfort acustico, sedili comodi, materiali raffinati trasmettono una piacevole sensazione di qualità globale.
VA DA SOLA Si parla tanto di guida autonoma e le auto tendono sempre più a voler far da sole. Il Pilot Assist della Volvo V90 è un sistema di guida assistita per cui è necessario tenere sempre le mani (o la mano) sul volante potendole levare soltanto per pochi secondi (ho provato a misurarli e il sistema mi chiede di rimettere le mani dopo un tempo variabile, dai 7 secondi a oltre un minuto). Pilot Assist è attivo fino a 130 km/h segue bene le linee sulla strada (se non ci sono avvisa e si disattiva), ed è graduale nelle sterzate per tenere la rotta e, abbinato al cruise control adattativo, è pronto a rallentare, a frenare con decisione nelle emergenze e a ripartire appena la strada si libera. Funziona bene ma alcune concorrenti come Mercedes Classe E hanno sistemi più evoluti.
V90 D5 AWD GEARTTRONIC Provo per prima la Volvo V90 nella sua massima configurazione a gasolio, con il D5 da 235 cavalli, cambio Geartronic a 8 marce, trazione AWD e, per l’occasione telaio con sospensioni attive Four-C, sospensioni pneumatiche al posteriore e cerchi da 21 pollici. Malgrado le gomme super ribassate il comfort non manca e la V90 sembra più leggera di quanto sia in realtà, con il D5 e il cambio Geartronic che se la intendono bene per trasmettere sempre una sensazione di buona souplesse. In partenza o a regimi da passeggio provo a premere rapidamente il gas e il sistema PowerPulse fa sentire il suo soffio sulla turbina che inizia a girare subito ed è già bella carica quando arrivano i gas di scarico a muoverla. Il serbatoio dell’aria compressa impiega 40 secondi per un pieno completo e quindi per la prossima accelerazione è necessario aspettare.
V90 D4 GEARTRONIC Certo, se devo riprendere in autostrada appena il camion si sposta a destra, la D5 ha una marcia in più rispetto alla V90 D4 ma il la versione di mezzo tra i motori a gasolio disponibili per la V90 secondo me è la scelta più equilibrata. Nel traffico mi sembra più morbida, più agile e quando il camion si sposta non è proprio ferma, fa tutto con meno souplesse ma ha tutto quanto serve. Oltre alla differenza di prezzo consistente tra D4 e D5 (4.600 euro), la D4 offre anche consumi più contenuti. Sì, voto per la Volvo V90 D4.
ASSETTO MORBIDO La Volvo V90 mi trasmette anche una piacevole sensazione di leggerezza in curva malgrado i suoi quasi 5 metri di lunghezza e il peso di oltre 17 quintali. Anche se affronto un raccordo autostradale come l’Eau Rouge di SPA, sembra leggera ed è precisa nel tenere la traiettoria che desidero. L’assetto è pensato per il comfort, quindi morbido, ma si affrontano le curve veloci senza problemi, con un rollio quasi inesistente e una piacevole precisione dello sterzo, anche se non è molto diretto, quando ci si inserisce nella curva. Per crearle un piccolo turbamento è necessario affrontare veloci una curva con un dosso per cui accenna a scomporsi ma si rimette subito, e da sola, in riga senza scostarsi dalla traiettoria. Il vantaggio di un assetto morbido è che rende la V90 piuttosto reattiva all’acceleratore quando si percorrono le curve, sensibile al rilascio quando si vuole far chiudere la coda se la curva chiude più di quanto previsto.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
V90 B4 automatico Core | 197 / 145 | 61.950 € |
V90 B4 (D) automatico Core | 197 / 145 | 65.550 € |
V90 B4 automatico Plus | 197 / 145 | 67.200 € |
V90 B4 (D) automatico Plus | 197 / 145 | 70.800 € |
V90 B5 automatico AWD Core Cross Country | 250 / 184 | 70.900 € |
V90 B4 (D) automatico AWD Core Cross Country | 197 / 145 | 70.950 € |
V90 B4 automatico Ultimate | 197 / 145 | 71.350 € |
V90 B5 automatico AWD Plus Cross Country | 250 / 184 | 74.700 € |
V90 B4 (D) automatico AWD Plus Cross Country | 197 / 145 | 74.750 € |
V90 B4 (D) automatico Ultimate | 197 / 145 | 74.950 € |
V90 T6 Recharge plug-in automatico AWD Plus | 253 / 186 | 78.350 € |
V90 B5 automatico AWD Ultimate Cross Country | 250 / 184 | 78.850 € |
V90 B4 (D) automatico AWD Ultimate Cross Country | 197 / 145 | 78.900 € |
V90 T6 Recharge plug-in automatico AWD Ultimate | 253 / 186 | 81.650 € |
V90 T8 Recharge plug-in automatico AWD Plus | 310 / 228 | 82.350 € |
V90 T8 Recharge plug-in automatico AWD Ultimate | 310 / 228 | 85.650 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Volvo V90 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Volvo V90