La nuova Classe E guida da sola, ma se la guidate voi vi divertite
COM’E’ Alla decima generazione e dopo 13 milioni di esemplari venduti, la Mercedes Classe E fa un salto epocale. Perché guarda al futuro con una dotazione elettronica che la porta vicina vicina alla guida autonoma con tutto quanto consegue in termini di comfort e sicurezza. Ma, soprattutto, perché la nuova Classe E è la più divertente, piacevole e sicura di sempre grazie al suo nuovo telaio.
STILE LIBERO Anche dal punto di vista dello stile, la Mercedes Classe E 2016 si libera da convenzioni passate e si veste con un abito più moderno. È evidentemente una Mercedes, con la coda che condivide con Classe S e Classe C nella impostazione morbida e dalle luci compatte da Bentley di Stoccarda, ma più sportiva, con il paraurti proteso all’indietro. Ha anche la inconfondibile calandra, disponibile a scelta in una versione più sportiva, che integra la grande Stella Mercedes, o in una più classica e cromata, con la Stella a mirino applicata sul cofano ma, a lato dei fari, i parafanghi sono sporgenti come ali sulle ruote per contenere carreggiate più larghe (+20mm l’anteriore e +7 mm la posteriore) rispetto alla Classe E di nona generazione.
MODERN CLASSIC I classici pezzi sono ben integrati in una carrozzeria pulita, senza tagli e scalfitture come quelle della Classe A, per esempio, e dalle proporzioni quasi sportive, con il cofano lungo, il parabrezza molto inclinato, la coda corta e spallata e gli sbalzi ridotti al minimo. Allunga il passo di 65 millimetri e si allunga di 43 millimetri per 492 centimetri di lunghezza totale ma sembra più compatta. Un abito pulito che è anche efficiente, con un Cx di 0,23 che è un ottimo risultato.
STILE SU MISURA All’interno lo stile della plancia è piuttosto classico, con una fascia che la taglia in due orizzontalmente, decorata in tessuto metallico che ricorda la fibra di carbonio, o da legni supervenati o dalla finitura nautica. La rifinitura di pulsanti, levette, bocchette, maniglie e dettagli è metallica e per gli interni si possono scegliere allestimenti teutonicamente eleganti o finiture più elaborate per i sedili, bicolori e con trapuntature traforate che non fanno della sobrietà il loro forte. Lo spazio non è da limousine per i posti posteriori ma comunque comodo anche per gli alti e il bagagliaio sembra senza fondo nella sua profondità, con 540 litri, ampliabili abbassando gli schienali posteriori divisi 40/20/40.
SCHERMO DOPPIO Se lo stile è modern classic, all’interno si inizia a prendere contatto con l’anima hi tech della Mercedes Classe E 2016. Nella parte superiore della plancia è protagonista uno schermo che potrebbe partecipare a uno di quei Guinness come la pizza più grande o la salsiccia più lunga. Un giga tablet che percorre i due terzi della plancia della Classe E 2016 e che incorpora, nella sua versione più evoluta, due schermi ad alta definizione da 12,3 pollici, uno davanti al pilota, di cui si può scegliere una visualizzazione più tradizionale con due strumenti circolari o una più da app per smartphone, e uno al centro della plancia, per le mappe e l’infotainment che dialoga con il suo collega lato guida.
UN DITO AL COMANDO Il doppio schermo è optional o di serie per gli allestimenti più dotati della nuova Classe E Mercedes, mentre la dotazione di base prevede uno schermo da 8,4” al centro della plancia e da un cruscottino che racchiude strumenti tradizionali davanti al pilota. Una bella dotazione tecnologica comandata o dai pulsanti sulla plancia per accedere direttamente alle funzioni come NAV e RADIO, o dalla postazione di controllo sul tunnel centrale con pomellone, tasti dedicati e pad che riconosce quanto si scrive con il dito.
TECNOLOGIA SOTTO PELLE La dotazione tecnologica della Mercedes Classe E 2016 non si ferma al superschermo. Sottopelle la dotazione elettronica per comfort e sicurezza è allo stato dell’arte. Di serie per tutte le Classe E 2016 c’è il Brake Assist Attivo che avverte di un ostacolo, assiste nelle frenate di emergenza e frena autonomamente se rischiate l’incidente o di investire un pedone. Di serie anche l’Attention Assist, che si accorge se siete disattenti o stanchi, oltre al sistema che vi assiste correggendo la traiettoria in caso di vento laterale.
DRIVE PILOT Di serie o optional, a seconda delle versioni, è invece il Drive Pilot, il vostro pilota automatico che segue le altre auto fino a 210 km/h, che sterza autonomamente per seguire il flusso del traffico fino a 130 km/h seguendo le indicazioni fornite dalle strisce bianche delle corsie, dal traffico e dall’ambiente circostanti, che è capace di frenare fino a fermarsi completamente e di ripartire in autonomia se il traffico si muove entro 30 secondi dall’arresto. È sufficiente azionare la freccia, poi, perché la nuova Classe E cambi corsia da sola (se la linea è tratteggiata) e la funzione Speed Limit Pilot è in grado di adeguare la velocità a quella registrata sulle sue mappe o indicata dai cartelli stradali. Le mani durante la guida autonoma vanno tenute sul volante: se le levate per un certo tempo il sistema vi avvisa e arriva a bloccare la Classe E con gli hazard accesi. Non so però se sia meglio uscire di strada o fermarmi in autostrada in mezzo alla corsia…
SAFETY FIRST Il Drive Pilot è una comodità ma è anche un assistente importante sul fronte sicurezza. Il Brake Assist Attivo con assistenza agli incroci non solo è in grado di evitare tamponamenti fino a 100 km/h ma anche incidenti con auto che attraversano gli incroci, frenando fino a fermare la nuova Classe E o fino a rallentarla quanto basta per lasciare passare chi sta tagliando la strada. Anche se premete a fondo sull’acceleratore. Se voi prendete in mano la situazione e decidete di scartare, un altro assistente aiuta nella manovra, con i giusti movimenti del volante. Anche i sistemi di sicurezza ormai dotazione di molte auto sono stati perfezionati, come il sistema antisbandamento, per esempio, che corregge la direzione se vi distraete e rischiate il frontale spostandovi a sinistra o il Blind Spot Assist attivo che non solo vi segnala se nell’angolo morto dello specchio c’è un’altra auto ma correggendo anche la direzione se ignorate i segnali.
DI TUTTO DI PIU’ Ma non finisce qui. La Mercedes Classe E 2016 posteggia da sola guidata dallo smartphone e, in caso di urto laterale, gonfia la parte esterna del sedile per allontanarvi dalla portiera emettendo un suono (una canzone di Gigi d’Alessio?) per prepararvi al rumore dell’impatto. I fari LED attivano o disattivano singolarmente, 84 LED per ottenere l’illuminazione ottimale della strada, sul volante ci sono pulsanti touch, l’illuminazione dell’interno è declinabile in 64 colori, le portiere si possono aprire grazie alla tecnologia NFC con lo smartphone (che si può ricaricare wireless e si può connettere con CarPlay o Android Auto) e il sistema Frontbass sfrutta longheroni e traverse della scocca come subwoofer. E la nuova Classe E è pronta a dialogare con le altre auto per prevenire i pericoli con la tecnologia Car-to-X.
NUOVO MOTORE Le novità non sono soltanto elettroniche. Per la Mercedes Classe E 2016 è disponibile l’inedito quattro cilindri duemila diesel della 220d che rispetto all’attuale duemila ha 10 cavalli e 100Nm in più (194cv, 400Nm tra 1.600 e 2.800 giri) con consumi nel ciclo combinato di 3,9 l/100 km e 102g/km di CO2. Testata cilindri e basamento sono realizzati in alluminio e la turbina è a geometria variabile. Al lancio in Italia, oltre alla E 220d, saranno disponibili la E 350d (V6, 258cv e 610Nm) e, a benzina, la E 200 (184cv, 300Nm). Per tutte è di serie il nuovo cambio automatico a 9 marce 9G-Tronic.
CAMERE D’ARIA Anche per le sospensioni ci sono novità. Oltre a tre assetti differenti per le sospensioni selettive meccaniche, Direct Control per il comfort, Agility Control ribassato di 15mm e Dynamic Body Control, ribassato e sportivo, per la nuova Classe E sono disponibili anche le sospensioni pneumatiche multicamera Air Body Control che regolano costantemente la reazione e l’altezza da terra, con la possibilità di alzare l’auto per avventurarsi su terreni accidentati o, semplicemente, per superare agevolmente la rampa ripida del garage. Si coordinano con il Dynamic Select che consente di scegliere differenti setup dell’auto, Eco, Comfort, Sport e Sport+ o un livello individual per scegliere l’opzione preferita per esempio per il cambio automatico o l’assetto.
I PREZZI Il prezzo di partenza del listino della Mercedes Classe E 2016 è 51.166 euro con cui si acquista una E 200 Sport, allestimento che sostituisce Avantgarde. Il prezzo base per una E 220d è 53.003 euro, che sale a 55.077 euro per passare all’allestimento Business Sport, 57.774 euro per Exclusive, 61.342 per AMG Line e 68.382 per Premium Plus. La nuova Classe E più costosa a listino è la E 350d Premium Plus per 74.971 euro.
COME VA Che i tempi siano cambiati si vede già a occhio nudo, guardando la nuova Mercedes Classe E. La sua silhouette è quasi sportiva, con il cofano lungo e la coda corta, e il suo stile è pulito e veloce, senza barocchismi. Sono curioso di provarla, sono venuto apposta in Portogallo per metterla alla prova sulle strade di Lisbona e tra i cordoli del circuito dell’Estoril. Per toccare con mano il livello di sviluppo dei nuovi telai Mercedes.
A TUTTO SCHERMO Tutte le nuove Classe E disponibili per questa prova su strada in anteprima sono dotate del superschermo sulla plancia. È molto grande e molto piatto, rendendo la plancia altrettanto piatta, specie guardandola dal posto del passeggero. Seduto al posto di guida, mi trovo davanti due schermi grandi, sempre luminosissimi anche in pieno sole, sempre ben visibili fino a quando non abbasso molto il volante a coprire la parte superiore della strumentazione, pur avendo abbassato completamente il sedile. Se attivo il navigatore, arrivo ad avere quattro distinte visualidella mappa e delle indicazioni: due sullo schermo centrale, una sullo schermo di fronte a me e una sull’head-up display sul parabrezza. Riuscirò a perdermi? Sì, prima di abituarmi ai tempi del navigatore nel fornirmi le indicazioni.
SILENZIOSA Nel complesso la sensazione di qualità è buona, anche se, premendo sulla fascia orizzontale che divide in due la plancia o sul cruscottino piano black sulla consolle centrale si sentono scricchiolii plastica su plastica. Sono gli unici rumori inopportuni che sento sulla nuova Classe E. Mi stupisce, invece, quanto sia silenziosa su tutti i fronti: il rotolamento delle ruote non si sente, l’aerodinamica con il suo ottimo Cx 0,23 non produce fruscii fastidiosi e anche il motore si fa sentire il giusto per far capire che pulsa sotto al cofano e che cosa sta facendo.
AIR BODY CONTROL Il comfort acustico è notevole e anche il comfort dinamico. Va detto che tutte le Classe E 2016 a disposizione erano dotate delle sospensioni pneumatiche Air Body Control. Che funzionano magnificamente. Innanzitutto, a differenza di altri sistemi pneumatici, non trasmettono mai quella sensazione di rimbalzo gommoso tipico delle sospensioni senza molle. Sono anzi super confortevoli su tutti i terreni, che siano pavé o buche, rotaie o avvallamenti. Sono super confortevoli ma anche altrettanto solide quando si tratta di tenere le ruote appiccicate all’asfalto: le metto alla prova su curva e controcurva strette e con rotaie ferroviarie che attraversano la seconda curva come una brutta ferita. Per rendere il lavoro più facile premo a fondo sul gas, ma l’assetto è perfetto, non trasmette colpi e le ruote non si spostano di un centimetro.
SCURDAMMOSE ‘O PASSATO Se vi ricordate le Mercedes del passato (anche recente), quelle che non si sapeva dove stessero andando, quelle che sterzavate qui e giravano là, dimenticate tutto. Questa Classe E 2016 apre una nuova era. Lo sterzo è preciso e ha il giusto peso, l’assetto è perfetto (spero di provare presto anche una E Klass con le sospensioni standard) e in ogni momento so cosa segue ai miei comandi. Vado forte tra le curve in grande sicurezza e mi diverto anche. È proprio una nuova era.
IN SPORT… Al comfort acustico contribuisce anche il nuovo motore diesel della Classe E 220d. È morbido e silenzioso all’orecchio ma ha anche potenza e coppia quanto basta, e anche di più, per muovere i 16 quintali in ordine di marcia della E 220d. spinge bene ai bassi regimi ma non muore salendo di giri, e ha tanta coppia per non costringere al super lavoro il cambio automatico a 9 marce 9G-Tronic. Viaggio sereno in ogni condizione e, selezionando il setup Sport la E 220d diventa più reattiva nell’assetto e nel rispondere all’acceleratore, ma senza esagerare, senza perdere comfort e piacevolezza.
UPGRADE? Provo anche la Mercedes Classe E 2016 con il più potente motore V6 della 350d. Certo ha più cavalli e più coppia, se premo a fondo al semaforo sgomma ma non credo valga la pena il passaggio dalla 220d, che ha già tutto quanto serve. Stesso discorso vale anche per la E 400 4Matic, la più potente delle Classe E 2016 almeno fino a quando non arriveranno le versioni AMG. Il V6 a benzina da 329 cavalli spinge ancora di più ma la comprerei soltanto per lo scoppiettio dallo scarico in rilascio quando scelgo il setup Sport+. Una Classe E elegante e sobria nell’abito che scoppietta in rilascio non è male…
ESTORIL E I CORDOLI Metto alla prova la E 400 4Matic anche tra i cordoli del circuito dell’Estoril. Dopo averne apprezzato le qualità su strada, è la prova del nove per il nuovo telaio della Classe E 2016. E la prova è superata alla grande, specie pensando che la Classe E non ha velleità sportive né tanto meno pistaiole e che la E 400 4matic non è una piuma. La precisione di sterzo si rivela ottima anche in pista per andare a pettinare i cordoli nel punto giusto della traiettoria e il telaio segue decisamente bene quanto le ruote anteriori gli indicano di eseguire. Vedo chi mi precede sbagliare qualche curva, entrare troppo forte ma vedo anche che la Nuova Classe E gli perdona parecchi errori con grande souplesse. In Sport+, poi dei controlli di stabilità e trazione credo ne sentirei l’intervento soltanto in caso di gravi e pericolosi errori. Seguendo le traiettorie corrette mi lasciano spingere a fondo e far mordere le gomme al punto giusto.
ESTORIL SAFETY Sul circuito dell’Estoril non ci si diverte soltanto, posso provare senza pericoli anche i sistemi di sicurezza. Che funzionano maledettamente bene. Sul rettilineo una sagoma radiocomandata di una vecchia Classe A mi attraversa di colpo la strada fermandosi sulla mia corsia e la Classe E si produce in una staccata da Gran Premio e si ferma per tempo. Se la sagoma passa abbastanza veloce da schivarla, la Classe E non fa una piega oppure accenna una frenata giusto per rallentare e farla passare. Tutto con il piede sull’acceleratore, senza levarlo nemmeno quando siamo fermi.
E SU STRADA? E se siete distratti e vi capita di trovarvi la coda ferma davanti a voi? La nuova Classe E fotografa la situazione, capisce che non resta altro che attaccarsi ai freni e via una bella inchiodata al limite e ci fermiamo a debita distanza. Se siete proprio distratti e non vi accorgete che state sconfinando nella corsia opposta oppure state iniziando un sorpasso senza accorgervi che arriva qualcuno a sinistra, la Classe E 2016 aziona i freni giusti per correggere la traiettoria ed evitare il pericolo. I sistemi funzionano splendidamente sul rettilineo dell’Estoril ma mi chiedo se sono così precisi e affidabili su strade normali, con linee continue che si interrompono e situazioni anomale a ogni incrocio. Non so voi, ma io questa prova preferisco non farla.