Monitoraggio dell'angolo cieco, keyless e Multiview camera. La nuova Duster diventa imbattibile
SUCCESSO IRRIPETIBILE Partiamo subito dalla notizia: iI nuovo Dacia Duster 2018 costa esattamente come quello vecchio, cioè da 11.900 Euro. Sarà disponibile a partire dall’11 gennaio in 4 livelli di allestimento, completamente rinominati e arriverà in concessionaria nei week end "porte aperte" del 20-21 e 27-28 gennaio 2018.
IMPORTANTE A questo punto, visto che li ho tirati in ballo, sarete curiosi di conoscere i nuovi allestimenti. Un attimo di attenzione prego. Il primo livello si chiamerà Access (in precedenza Duster), la precedente versione Ambiance diventerà la Essential, mentre il cuore di gamma sarà la Comfort (in precedenza Laureate). Il top di gamma sarà rappresentato dall’esclusiva versione Prestige.
LA SECONDA GENERAZIONE A sette anni dal lancio, dunque, Duster fa il salto generazionale. L'ho visto per la prima volta al Salone di Francoforte l'anno scorso, ora finalmente ve lo posso raccontare dal posto di guida. Ma andiamo con ordine analizzando punto per punto i cambiamenti rispetto alla versione precedente.
GLI ESTERNI Partiamo dagli esterni. Praticamente invariato nelle dimensioni (434 cm di lunghezza, solo 2 cm in più), la nuova Duster aggiunge quel tocco di grinta che, forse, prima macava grazie al parabrezza più inclinato e avanzato di 10 cm, alle nervature sul cofano e alla calandra più generosa. Nuovi sono anche i fari con luci diurne a Led e i fanali che ricordano un po' quelli a croce dalla Jeep Renegade, sarà un caso? Se vi state domandando se la griglia vicino al passaruota anteriore sia funzionale, la risposta è no. E' solo un vezzo estetico ma ci sta un gran bene.
GLI INTERNI Il cambiamento più importante si nota all'interno. Vi ricordate dov'era posizionato lo schermo del sistema infotainment sul vecchio Duster? Praticamente all'altezza del cambio costringendo a distogliere completamente lo sguardo dalla strada. Ora le cose sono cambiate perché lo schermo Medianav Evolution è posizionato molto più alto. Al di questo, mi fa piacere essere accolto da un abitacolo dai materiali più curati e meglio assemblati. Mi piacciono i comandi del clima automatico (che mi ricorda alla lontana lo stile Audi), novità assoluta del nuovo Duster e i sedili, più contenitivi e meglio imbottiti e con una seduta allungata di 2 cm.
NUOVO QUADRO La strumentazione, sempre analogica, guadagna uno schermo digitale dalla grafica più moderna. Il volante ha un bella presa, comandi facili da raggiungere e riconferma il disegno a 4 razze. 27,6 litri di vani porta oggetti (+ 5 litri), sparsi per tutto l'abitacolo, completano un quadro all'insegna della praticità d'utilizzo nella vita quotidiana. Il volume del vano bagagli, sotto la cappelliera è di 478 litri per la versione 4X2 e di 467 litri per la versione 4X4 mentre il volume massimo, con la panca posteriore ripiegata, è di 1.623 litri.
I SISTEMI DI SICUREZZA All'alba del 2018 i sistemi di sicurezza del vecchio Duster non bastavano più. D'altrocanto fare bella figura nei sempre più severi test Euro Ncap è d'obbligo. Rispondono presente nuovi airbag a tendina, un telaio più rigido e dotazioni di sicurezza come l'avviso del punto cieco negli specchietti, il controllo automatico della velocità in discesa (oltre all'assistente alla partenze in salita) e un bel set di 4 telecamere (Multiview Camera) per facilitare le manovre di parcheggio ma anche nei passaggi difficili in fuoristrada. E il key less? C'è anche quello compresi i fari e tergicrilstalli ad attivazione automatica. Il cruise control che pure c'è non è, però, adattivo. Peccato per la mancanza del radar anticollisione che non si puo avere nemmeno a pagamento.
VAI DI OFF-ROAD Per i fuoristradisti incalliti non mancano la bussola e le informazioni su angoli di rollio e beccheggio accessibili dal 4x4 Monitor integrato nel Media Nav. Quest’ultimo è completo di Driving Eco2 che grazie alla funzione eco-coaching consente al conducente di ottimizzare la guida.
QUI MOTORI Nulla di nuovo sotto il cofano. Lato benzina c'è il 4 cilindri 1.6 SCe da 115 cv (in versione 4X2) associato alla trasmissione manuale. Fronte diesel le proposte sono due: dCi 90 (solo 4X2) e il sempiterno dCi 110 cv nella versioni 4X2 e 4X4 abbinati alla sola trasmissione manuale. Se proprio non volete rinunciare al cambio automatico e al diesel più potente, solo per la versione 4X2 si può la trasmissione automatica a doppia frizione EDC. Agli amanti della doppia alimentazione è dedicato il SCe 115 cv a GPL.
ACCES Ma cosa offre di serie l’entry level Acces? Tutto quello che conta c'è: ABS, airbag, ESP, cerchi in acciaio da 16’’, computer di bordo, kit gonfiaggio, ISOFIX, cappelliera removibile, chiusura centralizzata. Tra le novità: LED DRL, sensore luci, airbag laterali a tendina, servosterzo elettrico, alzacristalli anteriori elettrici, Hill Start Assist, limitatore di velocità e paraurti in tinta. Il prezzo? A partire da 11.900 Euro, come detto, nella motorizzazione benzina 1.6 SCe 115 cv 4x2.
ESSENTIAL Un gradino più su c'è l'Essential che aggiunge le barre al tetto nere, i cerchi in acciaio da 16” con design Fidji, la radio Dacia Plug&Play, i fendinebbia e l’Hill Descent Control sulle versioni a trazione integrale (da 12.600 Euro).
COMFORT Il terzo livello, Comfort, si arricchisce di cerchi in lega Dark Metal da 16” con design Cyclades, climatizzatore manuale, Media Nav Evolution, Pack Modularità, maniglie in tinta, sensori di parcheggio posteriori, retrovisori elettrici, volante in pelle, schermo TFT, 4x4 monitor su versioni a trazione integrale, cruise control, terminale di scarico cromato e vetri elettrici posteriori (14.300 Euro).
PRESTIGE Al top c'è la Prestige che completa la dotazione di serie aggiungendo cerchi in lega da 17’’ con design Maldive, sellerie specifiche, protezioni sottoscocca anteriori e posteriori Dark Metal, barre tetto Dark Metal, retrocamera di parcheggio, bracciolo centrale anteriore, supporto lombare, calotte retrovisori Dark Metal, vetri posteriori e lunotto scuri, climatizzatore automatico e Blind Spot Warning (da 15.300 Euro). Per in inciso, oltre alle tinte già presenti su Duster, sono disponibili due nuove tinte: Orange Atacama e Beige Duna.
CHE NUMERI! Una storia di successo quella di Dacia Duster, che in Italia ha venduto più di 135.000 unità dal lancio, imponendosi nel 2017 come il SUV straniero più venduto a privati. E visto che nel mondo ha sfondato il muro del milione di esemplari venduti si capisce perchè quello di Duster è stato un successo che sarà difficile replicare nel panorama automobilistico attuale. La ricetta è di quelle facili facili ma molto gustose, un po' come la cucina della nonna. Meccanica ultra collaudata che non necessita di troppe attenzioni, spazio a sufficienza per una famiglia, ottime capacità off road, ma soprattutto un prezzo di listino inferiore a quello di una Polo. Ora vediamo come va su strada.
ASSEMBLAGGI MIGLIORI OK, abbiamo visto quanto la nuova Dacia Duster 2018 sia cambiata esteticamente e a livello tecnologico ma sarà diversa anche da guidare? Seduto al volante (che ora si regola anche in profondità), per prima cosa ho la sensazione di essere a bordo di un'auto confezionata meglio rispetto al passato. Sia chiaro, le plastiche sono ancora durette e un po' economiche nella fattura ma sono assemblate molto meglio. E poi lo spazio che non è cambiato rispetto al passato ma che si riconferma abbondante sia davanti sia dietro e con un bagagliaio buono per le esigenze di una famiglia di 4 persone.
MEGLIO ALL'ORECCHIO Ma il vero salto di classe il Duster lo fa in movimento. L'insonorizzazione da motore e pneumatici è più curata che in passato anche a medie autostradali sopra il codice. A voler fare i pignoli quache fruscio aerodinamico si sente ancora ma nulla di grave. La guida della nuova Duster passa anche attraverso un telaio più rigido (benchè di base sia lo stesso del modello precedente) e da uno sterzo più comunicativo. La servoassistenza elettrica ha messo una pezza migliorando non di poco uno dei punti deboli del vecchio Duster.
BENE IN OFF ROAD Forzando la mano tra le curve scopro un assetto morbido, come è giusto che sia per un SUV in grado di cavarserla anche in off-road, ma mai cedevole. Insomma grande assorbimento delle aspertià senza nulla togliere al piacere di guida. Già che ho tirato in ballo l'off road, sappiate che l'indole a sporcasi le ruote del vecchio Duster è rimaste inalterata. La trazione integrale con blocco del differenziale svolge bene il suo dovere e, complici un'altezza da terra di 21 cm e angoli d'attacco di 30° e di 34° in uscita, si superano gli ostacoli senza troppi patemi, marciapiedi di tutti le alterzze sono il suo pane quotidiano nella vita di tutti i giorni.
MOTORE INFATICABILE Mi sono messo al volante della versione con il 1.5 dCi da 115 cv il motore giusto se viaggiate tanto e badate ai consumi. Un motore che non ha certo bisogno di presentazioni: tanta coppia da subito, allungo gradevole e una spinta generosa sempre, che con il cambio EDC a doppia frizione diventa ancora più entusiasmante e godibile.
STESSO PREZZO Insomma, il nuovo Duster riconferma la ricetta vincente del modello precedente ma la migliora sotto tanti aspetti, sicurezza in primis, per rimanere al passo con la concorrenza. E considerando che il prezzo d'attacco è rimasto a quota 11.900 Euro, sarà difficile resisterle se siete papà in cerca dell'auto nuova che non vi sveni.
QUALCHE APPUNTO Difetti? Non mi sono piaciuti sensori di parcheggio nel paraurti forse troppo in vista, i tamburi posteriori, invece dei dischi, funzionali per via del peso contenuto di Duster ma francamente non bellissimi da vedere. Peccato anche per la mancanza dei protocolli Apple Car Play e Android Auto (che arriveranno più avanti) e più in generale per un sistema infotainment non propio all'utlimo grido.