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Prova

Yamaha Ténéré


Avatar Redazionale, il 16/04/08

16 anni fa - L'avventura a portata di tutti

Torna la moto che ha fatto sognare il deserto a migliaia di cittadini. La Yamaha rilancia la Ténéré in chiave moderna. Sempre monocilindrica ha prestazioni adeguate e sospensioni assorbitutto. La sella è alta ma la guida è facile facile e il prezzo davvero allettante.


ILDESERTO IN CITTÁ
Negli anni ottanta era diventata unmust, se volevi essere alla moda dovevi possederne una, biancae rossa la più comune, blu e gialla (colori dell'importatorefrancese che correva la Dakar) per chi si voleva distinguere. LaYamaha Tènèrè rientra sicuramente tra i modelliche hanno fatto la storia, soprattutto le prime versioni conmotore ad aria e un avviamento a pedale che qualche volta ti facevaimpazzire. Faceva sognare l'Africa, la mono Yamaha, con il suomega serbatoio e le sospensionilunghe si ispirava senzamezzi termini alle Dakariane che correvano nel deserto, ed era unamoto con cui si poteva davvero andare ovunque, anche se poi, comesuccede spesso, la gente la usava solo tra i marciapiedi.

SEMPREPIÙ VERSATILE Le successive evoluzioni con carenatura emotore a cinque valvole raffreddato a liquido l'hanno portata adessere la tipica moto all-round apprezzata soprattutto daiviaggiatori. Le mode passano e anche la Tènèrèse ne è andata in silenzio assieme alla passione per le motodakariane, ma qualcuno sentiva la mancanza di quelle mono dalleprestazioni umane e capaci di viaggiare dappertutto senza averetroppe pretese in fatto di benzina e manutenzione.


TORNA UN MITO
Eccoli accontentati, la Tènèrè ètornata rivista in chiave moderna, ma sempre ispirata alle motoafricane con il serbatoio grande, la sua carenatura e il suo cupolinoa sviluppo verticale. E per essere fedele al 100% al concettoispiratore non abbandona la ruotona anteriore da 21 pollici (usataanche dall'XT); una soluzione che senz'altro farà felici gliappassionati di questa soluzione tecnica ormai un po' in disuso(utilizzata solo da KTM e da BMW per la GS 800) e che apre allanuova Yamaha le porte di qualunque percorso. Una veramonocilindrica globale, quindi, buona per l'uso quotidiano,per l'aperitivo al bar, come per il viaggio più impolverato,proprio come la sua antenata.

PARENTE LONTANA
Fughiamo subitoqualsiasi dubbio o preconcetto: la Tènèrè nonè una XT vestita da africana, della enduro checonosciamo praticamente resta solo il motore monocilindrico 660quattro valvole a iniezione (in questa versione eroga 48,4 cv) perchétutto il resto è nuovo e dedicato espressamente a questamoto. A partire dal telaio (sempre a culla di tubi inacciaio) disegnato espressamente per lei, che infatti ha quoteciclistiche differenti e leggermente più aperte rispettosorella "nuda" (inclinazione sterzo 28° invece di 27°25', avancorsa 113 mm invece di 107) pur confermando la quotadell'interasse a 1505 mm. Anche il forcellone è diversoed è colorato in nero come i cerchi e i foderi forcella, creando un bell'effettoscenico.


FORCELLA LUNGA, RUOTA GRANDE
Ovviamente sono nuoveanche le sospensioni che si allungano di parecchio, con laforcella che assicura 210 mm di corsa utile ed èregolabile nel precarico e il mono (anch'esso regolabile) con checorre per 200 mm ed è mosso da un leveraggio progressivo.

BENZINA IN BASSO Il cisternone della prima Ténéré(da ben 30 litri), è stato ridimensionato non solo nellacapacità ma soprattutto negli ingombri pur rimanendo elementoimportante dell'estetica della moto:
i 22 i litri di verde che riuscirete a mettere nel serbatoiofiniscono infatti in parte sotto la sellacontribuendo ad abbassare il baricentro di una moto certo non bassa e con una sella piazzata a ben 895 mm da terra,da vera fuoristrada quindi. BENPENSATA 183 i kg dichiarati a secco, rallentati da una terna di dischi con gli anteriori da ben 298 mm. La moto è stata studiata per resistere anche ad un utilizzo "sbarazzino" perquesto è davvero apprezzabile l'utilizzo di protezioni inmateriale sintetico rimpiazzabili facilmente all'occorrenza. Chipossedeva la vecchia Ténéré sa bene che il bozzonel cisternone era all'ordine del giorno e faceva la felicitàdel carrozziere... Insomma le soluzioni intelligenti non mancano cosìcome intelligente è il prezzo, la Ténérénon sfora i 7.000 € chiavi in mano, fermandosi a 6.995. Vero che è pur sempre una monocilindrica ma la qualitàcon cui è realizzata (in Italia, lo ricordo) è davveroottima. Previsti molti accessori tra cui anche il cavallettocentrale, sempre molto amato dai mototuristi.


COME VA
salirein sella alla Ténéré è un po' cometornare indietro nel tempo, si era infatti persa memoria di questeenduro con le gambe lunghe. L'altezza della sella puòintimorire ma va dato atto ai progettisti di essere riusciti arastremare davvero molto la moto nella zona di passaggio delle gambe.VITASTRETTA La Ténéré ha la vita snella mancomangiasse Yocca invece di benzina e, complice il cedimento dellesospensioni, anche chi non passa il metro e 70 riesce alla fine adappoggiare entrambi i piedi a terra, almeno con le punte. Dallasella della Yamaha si domina il panorama e si nota il buon lavorofatto su questa moto nella zona del cockpit (analogico/digitale)e nel retro della carenatura dove tutto è ben coperto e nonci sono cavi in giro. Insomma, che la Ténéré èfatta bene e piuttosto curata nei dettagli lo si nota da tantipiccoli particolari come il lamierino posto a protezione del carterfrizione (per evitare di usurarlo con lo stivale o di danneggiarlo incaso di caduta) o la finitura dello scarico, doppio e alto mamolto attillato così da assicurare un ingombro minimo anchequando si montano le borse.


ROBUSTA
Anche le parti inplastica danno impressione di grande robustezza, mentre la leva delfreno è regolabile su 5 posizioni. Laposizione di guida è ben studiata con un manubrio chevorrei solo leggermente più avanzato per la guida in piedi infuoristrada, roba da poco, sistemabile con una semplice chiave abrugola e che rende la Ténéré effettivamenteguidabile in piedi come le vere "off" visto che il serbatoioconsente di avanzare senza particolari problemi.

BILANCIATA Non èun peso piuma questa moto, quando si solleva la moto dal cavalletto i183 kg dichiarati si sentono e sono anche piazzati un po' in alto,
ma a ruote in movimento la mono Yamaha sfodera un bilanciamentonotevole e una guida facile e prevedibile davvero alla portata ditutti: va giù in piega sicura, le sezioni ridotte deglipneumatici la rendono svelta in ogni situazione e la guidastradale non risente affatto della ruota da 21 anteriore restandosempre efficace, e comunque più che adeguata alleprestazioni che la moto è in grado di offrire.

MATERASSO SURUOTE
Le sospensioni morbidone portano ad un minimo di beccheggio(fisiologico), ma offrono anche un filtro perfetto per qualsiasiasperità, assieme alla sella perfettamente conformata eimbottita assicurano una guida sul velluto. La taratura èquindi più votata al comfort che al sostegno, ma èanche giusto così visto il tipo di moto, inoltre sia laforcella sia il mono offrono, oltre alla scorrevolezza, un'ottimaprogressione indurendosi progressivamente man mano che affondano.Così anche in frenata la forcella pur affondando vistosamente(e scaricando un po' il retrotreno che arriva al bloccaggio anchetroppo in fretta) non manca di assecondare l'ottima potenzafrenante del doppio disco anteriore.
UNMONO ONESTO
Con 183 kg e rotti da spingere (con il pieno siamo a200), è logico che il motore da 48 cv non possa fare troppoil baldanzoso. La Ténéré non è unaenduro sportiveggiante ma del resto nemmeno vuole esserlo. Tuttaviale prestazioni sono adeguate al tipo di moto e all'utilizzo che laTénéré propone. Il mono Yamaha non saràun fulmine di guerra ma è davvero elastico e soprattutto hauna curva di coppia molto piatta che consente di sfruttare al megliola sua spinta ai bassi e ai medi senzadover ricorrere troppo al cambio a cinque marce. Dai 4.500 ai6.000 giri la Ténéré dà il suo meglio,con un piccolo impulso di potenza, oltre è inutile insistereperché la spinta si appiattisce e l'unica cosa che aumentasono le vibrazioni. La Ténéré vuole essereanche e soprattutto una moto da viaggio e in autostrada non se lacava male. Senza nemmeno insistere troppo il tachimetro passasenza problemi i 170 indicati con il contagiri ancora ben lontanodalla zona rossa, velocità a cui la Ténéréoffre ancora una protezione perfetta e che in teoria sarebbemantenibile all'infinito.LA CROCIERAE' CODICE La velocità ideale di crociera si attesta comunquesui 140 indicati con il motore che grazie a rapporti piuttostolunghi è poco sopra i 5.000 giri.A questo regime,considerando che siamo pur sempre a bordo di un mono, non ci sononemmeno vibrazioni degne di nota, vibrazioni peraltro evidentisolo nella zona del serbatoio e avvertibili solo se si serra la mototra le gambe. Altrimenti direi che la situazione è piùche buona.


OFF TRANQUILLO
Così come è buona nella guida fuoristrada. Éovviamente un off road turistico quello di cui stiamo parlando,perché la Ténéré è tutto fuorchéuna moto specialistica. In ogni caso, la ruota da 21 lesospensioni lunghe e una luce a terra di 245 mm non le precludono disicuro le piste sterrate, che può affrontare senza alcunproblema. 


Pubblicato da Stefano Cordara, 16/04/2008
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