Aria nuova in casa Derbi. Parte la scalata alle cilindrate superiori e le Senda 125 sono le prime di una lunga serie di modelli nuovi che ci accompagneranno da qui al 2005. Motore quattro tempi tranquillo ed economico, estetica piacevole e guida divertente. Una valida alternativa agli scooter per chi non vuole munirsi di patente A.
COM'È Che abbiano un gran voglia di rilanciare il marchio si vede lontano un chilometro, che siano decisamente agguerriti altrettanto. Derbi volta pagina nuovi modelli, marketing più aggressivo, e presentazioni in grande stile come questa delle nuove Senda 125 e della Black Devil 50. Insomma, pare proprio che il rinnovamento del gruppo Piaggio abbia toccato anche questa azienda di Martorellas (annessa al gruppo dal 2001) capace di entrare nella storia del motociclismo sportivo vincendo parecchi mondiali nelle piccole cilindrate, ma anche di sfornare dei gran bei cinquantini.
LEADER IN EUROPA Un marchio che in Italia non è molto affermato, ma che in Europa fa i grandi numeri, con la leadership assoluta nel segmento dei 50 cc a marce in Francia e Spagna. Non male eh? Anche se adesso Derbi spinge ancora sull'acceleratore, nuovi uomini, nuovi dealer, nuova grinta e un sacco di modelli, previsti da qui al 2005. Le Senda sono le prime venute di questa nuova serie, le prime moto "vere" oltre quota 50 cc.
SALTINO Non ha esagerato Derbi, per ora il salto di cilindrata è un saltino, siamo sui 125 cc cubatura in cui ultimamente latitano le novità e in cui i numeri non fanno certo strappare i capelli ma che è interessante per chi, pur non possedendo patente motociclistica, vuole comunque guidare una moto vera e non uno scooter. Stile piacevole, meccanica classica, la Senda riprende il nome che ha fatto il successo della piccola 50 cc e come lei si declina in due differenti versioni. La Senda R, endurina tuttofare, e la ormai immancabile Supermotard in ossequio alla moda della guida di traverso.
SORELLE (QUASI) GEMELLE Ovviamente tra le due sorelline c'è quasi tutto in comune. Motore, telaio, sospensioni. A cambiare solo il diametro cerchi 21-18 per la R e 17-17 per la SM e il freno anteriore che sulla SM si ingrossa a raggiungere i 300 mm di diametro contro i 260 della R. Belle da vedere non senza spunti estetici originali (come nel doppio faro anteriore stile Baja) le Senda sono motorette piacevoli, che puntano soprattutto alla solidità.
MOTORE STORICO Il motore è un pezzo di storia del motociclismo, passato attraverso diversi affinamenti e ancora oggi utilizzato per diversi modelli. Made in Honda, (in pratica lo stesso della CB 125 F, e poi delle XL dei paninari e oggi della XR 125) monocilindrico quattro tempi con due valvole e raffreddamento ad aria, un inno alla semplicità, e alla robustezza visto che chi lo ha avuto sa cosa è in grado di sopportare. Derbi ci ha messo mano a livello di aspirazione e scarico. I tecnici spagnoli hanno, infatti, realizzato ex novo la cassa filtro e lo scarico in acciaio in modo da rispettare agevolmente i limiti Euro 2 imposti dalle leggi attuali.
SCUDERIA DA DODICI La potenza è quella che è, 12 cv a 8500 giri, inutile aspettarsi troppo da un motorino come questo, anche perché è la legge stessa che costringe i 125 entro il tetto massimo dei 15 cavalli. Un vero peccato, perché ormai anche dai motori 4 tempi si potrebbero ottenere delle potenze ben superiori e moto come queste Senda potrebbero essere molto più appaganti e accattivarsi le simpatie di un pubblico ben più ampio di quello attuale.
TELAIO OVER Pazienza, dove non arriva con il motore la Senda arriva con il telaio. Un doppia culla in acciaio che simula nelle sue robuste travi superiore l'andamento di un perimetrale.
QUELLO CHE SERVE Le sovrastrutture sono risicate come vuole la tendenza delle moto da fuoristrada moderne, ma la Senda mette a disposizione del suo proprietario anche una strumentazione dove c'è tutto ciò che serve, un robusto portapacchi e qualche comodità come il piccolo vano sotto la sella o il tappo chiuso a chiave (ma volante e non infulcrato al serbatoio). Le sospensioni sono semplici, Paioli firma la forcella da 41 mm con 195 mm di escursione. Regolazioni, assenti, ovviamente, visto che si tratta di una moto in cui il prezzo di acquisto deve confrontarsi con quello degli scooter. E qui ci siamo perché i 3140 euro della Senda R, e i 3200 della Supermotard potrebbero accendere l'interesse di chi stanco di guidare in automatico ha voglia di divertirsi un po'... anche con soli 125 cc.
COME VA 12 cavalli... possibile divertirsi con una potenza simile? Possibile si, basta andare sui percorsi giusti. E, come potete vedere dalle foto, non abbiamo risparmiato alle Senda alcuna sevizia, che loro hanno sopportato senza batter ciglio. La posizione in sella è piacevole, tutti i comandi sono morbidi, il peso (non dichiarato) non è piuma ma ancora accettabile anche per chi non ha alcuna esperienza di moto. Anche perché la sella è ad una altezza umana.
AL TROTTO Il motore frulla pacato e offre prestazioni adeguate alla cavalleria ma comunque tranquille. Elastico e lineare ma estremamente piatto, ha dalla sua consumi assolutamente contenuti. Gestito da un acceleratore morbidissimo ma anche dalla corsa troppo lunga il mono quattro tempi frulla fino ai 10000 giri spingendo le Senda ad accelerazioni sufficienti.
TELAIO SUPERDOTATO Non ci si devono certo attendere prestazioni da moto GP ma nel complesso le moto sono piacevoli da guidare, il telaio si dimostra subito in grado di sopportare potenze e cilindrate ben superiori (200-350 cc), mentre le sospensioni non smentiscono la loro semplicità. L'ammortizzatore soprattutto che si manifesta sfrenato e un po' troppo rimbalzante sulle asperità. La forcella, invece, funziona davvero bene così come i freni, adeguati al tipo di utilizzo che le moto propongono.
A VOI LA SCELTA Enduro o supermotard? Adoro le seconde ma dovendo scegliere in questo caso scelgo senz'altro enduro, perché al di la delle mode, la supermotard su strada non ha vantaggi. A parte il frenone anteriore (davvero efficace arriva facilmente a sollevare il retrotreno) sono infatti sopratuttto i 12 cavalli a penalizzarne il divertimento di guida.
UGUALI SU STRADA MA... Insomma, non bastano due gomme scolpite ad aver ragione della Senda R, che se su asfalto si comporta esattamente allo stesso modo, sa invece andar bene anche nel fuoristrada. È proprio in questo frangente che i 12 cavalli del motorino quattro tempi non ti sembrano pochi. In fuoristrada la Senda R è divertente, efficace quanto basta e robusta a sufficienza per resistere agli strapazzi dei piloti.
PRIMI PASSILa moto ideale per il neofita che vuole muovere i primi passi nella disciplina del tassello senza avere alcun problema al portafoglio. È agile, leggera, amichevole. Con lei impossibile sentirsi in difficoltà e anche un incapace come si sente autorizzato a fare i numeri. Una moto da passeggiata off road e che quindi rispetto alla Supermotard offre una possibilità di utilizzo in più che non fa mai male. In fondo a tutti può venir prima o poi la voglia di giocare con il fango. O no?
In questo servizio:Casco:SuomyGiacca: Alpinestars T StuntStivali:Alpinestars Vector