Il felino è pronto allo scatto: spoiler alare sulla coda, cerchi da 18", scritte adesive e quell'aspetto acquattato di una grande berlina a cui sono stati gonfiati i muscoli. Con qualcosa in più rispetto alle rivali. Cosa? Guardare la mascherina, prego.
BESTIALE Forse i puristi grideranno allo scandalo. O forse saranno grati alla nuova gestione Ford che mira a far tornare il marchio di Coventry ai massimi livelli agonistici. Certo, chi ha ancora negli occhi lunghe e pompose tre volumi cariche di cromature, selleria in pelle e radica ovunque, dovrà rassegnarsi al nuovo corso: la Jaguar è tornata tra i cattivi e lo vuol dimostrare. Come? Per esempio, prendendo una X-Type e dimostrando cosa sia capace di fare. Il risultato è sotto i vostri occhi.
KNOW HOW Per non sbagliare, nella progettazione si è rivolta a un partner esterno, la Rocketsports (il cui adesivo campeggia alla sommità del parabrezza), un team di provata professionalità che gareggia da tempo con la XKR e si occupa anche degli aspetti ingegneristici delle “racecar” di Coventry. Sulla X-Type 3.0 V6 all-wheel drive, che già mette sul piatto 231 cavalli, i tecnici Rocketsports si sono “limitati” a intervenire sull’impronta a terra, a partire dalle carreggiate allargate, e sul corpo vettura, lasciando per il momento intatte le caratteristiche tecniche del motore.
PARAGONI Ruote extra-large con diametro di diciotto pollici e sezioni da 12” (davanti) e 13” (dietro), assicurano alla Racing Concept la necessaria stabilità. E se a scuola le spiegazioni sulle unità di misura non erano troppo chiare, basti pensare che la larghezza dei bei dieci razze scomponibili eguaglia il diametro dei cerchioni di una Seicento, mentre per i freni anteriori (14”) siamo sui livelli dei cerchi di una Punto.
CONTROLLO In tema di impianto frenante si segnalano poi le quattro unità a disco, meno dimensionate al retrotreno (13”), ventilate, dotate di pinze Brembo a ben sei pistoncini e di speciali pastiglie Ferodo ad elevato attrito. I pneumatici Michelin Pilot vantano misure che non lascerebbero indifferente nessun intenditore, con 345/18 all’anteriore e 385/18 al posteriore. Da notare che i BBS che li calzano non sono ancorati tramite i tradizionali bulloni ma attraverso la soluzione tipicamente corsaiola del dado centrale, per una sostituzione più rapida in gara.
MASCHERINA Una vera signora, si sa, deve essere sempre elegante. Ecco perché il prototipo non è stato allestito in una veste appariscente ma nell’elegante Racing Green, un verde scuro che presto approderà alla produzione di serie. Naturalmente non mancano gli accenti sportivi, a partire dal frontale aggressivo che ripropone la stessa mascherina e gli stessi gruppi ottici di serie, vistosamente allargato in corrispondenza degli archi passaruota, tanto che sono stati messi a punto raccordi scatolati per rendere più aerodinamiche ed omogenee le fiancate. La coda, invece, è dominata dal generoso alettone con componenti in fibra di carbonio e dai doppi terminali di scarico. Oltre che, ovviamente, dai battistrada delle gomme…