La Citroen C4 Picasso è un'auto perfetta per la trasmissione automatica: oggi va finalmente in pensione il robotizzato e arriva un nuovo cambio a 6 rapporti a convertitore di coppia, chiamato EAT6
BENVENUTO EAT6 Il cambio automatico è, da sempre, un optional che divide. Ci sono quelli che lo odiano come la peste – probabilmente perché non l'hanno mai provato – e quelli che invece, dopo averlo toccato con mano, non ne possono più fare a meno. La Citroën C4 Picasso è, per tradizione e vocazione, un'auto perfetta per la trasmissione automatica: oggi (finalmente) va in pensione il robotizzato e arriva un nuovo cambio a 6 rapporti a convertitore di coppia, chiamato EAT6.
MENO ATTRITI Disponibile sull'1.6 THP da 165 cv e sui BlueHDi 1.6 da 120 e 2.0 da 150 cv, il cambio automatico EAT6 dà un sacco di vantaggi: da una parte la centralina più performante ha portato un inserimento delle marce più rapido del 40%, dall'altra un attento lavoro di cesello sugli attriti interni ha permesso di contenere i consumi. Che, fra l'altro, sono sostanzialmente gli stessi delle rispettive versioni con cambio manuale (dai 3,8 ai 4,4 l/100 km per i BlueHDi).
VERSUS DSG Gli uomini Citroën sono così certi del loro lavoro che hanno mostrato in conferenza stampa, con malcelata fierezza, un simpatico grafico: hanno confrontato i tempi di risposta dell'EAT6 con quelli di un famoso doppia frizione a 7 marce del gruppo VW, montato sull'1.4 TDI. Indovinate un po'? Il cambio del Double Chevron, con il 20% di pressione sul pedale del gas, è risultato ben più veloce rispetto al tedesco. Resta da capire se, su strada, le cose stanno proprio così.
CAMBIO IN MEGLIO Una cosa è certa: nonostante in abitacolo nulla faccia trapelare il cambiamento di... trasmissione (la levetta per la selezione delle marce è sempre dietro al volante) si capisce dai primi metri che l'EAT6 si adatta splendidamente all'1.6 BlueHDi della C4 Picasso. Premendo poco l'acceleratore le cambiate sono veloci e fluide, senza strattoni. Si va via in souplesse perfino nei continui stop&go cittadini, dove le logiche che governano il cambio non vanno mai in crisi. Nemmeno quando, da fermi, entra in funzione il sistema Start&Stop.
LISCIO COME L'OLIO Usciti dalle mura cittadine tutto continua a scorrere liscio come l'olio e l'1.6 a gasolio, rilassato e rotondo, regala dosi massicce di comfort. In caso di sorpasso, quando si preme a fondo l'acceleratore, l'EAT6 perde tuttavia un po' di lucidità rispetto ad un doppia frizione: risponde svelto all'inizio ma poi, quando si tratta di passare al rapporto superiore vicino alla zona rossa, rallenta un filo. Terminata la manovra di sorpasso, inoltre, ci mette un po' a capire che avete diminuito la pressione sul pedale destro e a ritornare, di conseguenza, a regimi più tranquilli.
VALE LA PENA Sottigliezze, se si considera che Citroën C4 Picasso e Gran Picasso non sono certo auto da guidare con il coltello tra i denti su un misto di montagna: nella stragrande maggioranza delle condizioni di guida, il cambio automatico EAT6 passa l'esame a pieni voti. A questo punto, diventa sempre più difficile pensare di non investire i 1.500 euro necessari per averlo...