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Prova

Subaru Impreza Boxer Diesel


Avatar Redazionale, il 26/11/08

16 anni fa - Viaggia liscia come... il gasolio

La gamma della compatta delle Pleiadi si allarga con l'ingresso in listino di due versioni Subaru Impreza a gasolio. A spingerle c'è il recentissimo turbodiesel 2.0 a cilindri contrapposti che si conferma ancora una volta brillante e silenzioso come pochi altri rivali.

PREZZEMOLO Alla Subaru hanno impiegato un bel po' di tempo a convertirsi al motore a gasolio ma, una volta partiti, sembrano non volersi fermare più. Dopo aver debuttato dapprima sulla Legacy e sulla Outback e aver trovato poi asilo sotto il cofano della Forester, il turbodiesel diventa adesso una sorta di prezzemolo del listino andando a equipaggiare anche la piccola di famiglia, la Impreza. Dopo aver abbandonato la classica linea a tre volumi in favore di una più moderna a cinque porte, la Subaru Impreza Boxer Diesel delle Pleiadi ha ora tutte le carte in regola per farsi largo nel combattuto segmento C.

PROVA SCHIACCIANTE Per riconoscere la versione diesel dalle altre bisogna affidarsi a un indizio fondamentale, ovvero la presa d'aria sul cofano, che ricorda quella della variante da sparo, la WRX STi. Proprio come sulle sorelle che già montano il nuovo 2.0 D quell'apertura serve a portare una boccata d'ossigeno alla meccanica. Per il resto, o ci si affida al logo sul portellone, oppure si butta un occhio al contagiri, per scoprire che la zona rossa inizia a regimi che porterebbero un motore a benzina a una diagnosi di bradicardia.

C'E' UN PERCHE' Metabolizzata la trasformazione nel look, con il ricorso a forme molto moderne e di gusto piuttosto orientale, vale la pena di spendere due parole sul motore, anche se già visto, per la sua architettura sui generis. La Subaru non abbandona infatti nemmeno in questa occasione il tipico schema boxer che le garantisce molteplici vantaggi. La scelta dei cilindri contrapposti permette di ottenere un albero motore più corto, leggero e strutturalmente più rigido rispetto a quello di un'unità con cilindri in linea. In questo modo si può contare inoltre su una maggior facilità nel salire di giri, grazie alla minor inerzia e all'assenza di un contralbero per le vibrazioni, che in questo schema meccanico si annullano naturalmente.

UNA BELLA COPPIA La Casa parla di una potenza massima di 150 cv a 3.600 giri e di un picco di coppia di 350 Nm da 1.800 a 2.400 giri. Simili numeri si traducono su strada in un tempo di 8,6 secondi nello scatto 0-100, in una velocità massima di 205 km/h e in una percorrenza media di 17,2 km/litro. A fare da spalla a questo turbodiesel ci sono uncambio manuale a sei marce leggermente ravvicinate rispetto al due litri a benzina (di un automatico si parlerà solo in futuro, a medio lungo termine) e l'immancabile trazione integrale permanente Symmetrical All Wheel Drive.

BASE O SPORT Il motore Boxer Diesel sarà proposto con due diversi allestimenti dell'Impreza, a partire dai primi giorni del 2009. Quello base, che costerà circa 24.000 euro, dispone di serie tra le altre cose di cruise control, controllo elettronico della stabilità, stereo, clima automatico e cerchi in lega da 16". Sulla Sport, venduta attorno ai 27.000 euro, le ruote diventano da 17" e compare un kit estetico composto da spoiler anteriore, minigonne, estrattore posteriore e terminale di scarico cromato. Nella dotazione standard entrano poi i sedili sportivi con poggiatesta integrato, il volante multifunzione, i fendinebbia, i fari allo xeno con lavafari e la chiave elettronica con avviamento a pulsante.

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INSOSPETTABILE Dopo aver girato la chiave e avviato il motore l'istinto è quasi quello di aprire la porta e di scendere a vedere se sul portellone ci sia scritto davvero Subaru Impreza Boxer Diesel oppure di aprire il cofano e dare uno sguardo nel vano motore. Già, perché, se giudicato a orecchio, questo boxer non ha niente che tradisca la sua abitudine a rifocillarsi alle pompe nere. Non una vibrazione e neppure il borbottio cupo e rauco tipici dei suoi simili. Sembra un benzina, punto e basta: roba da vincere qualche scommessa con ignari amici al bar.

INIZIA PRESTO Che di un diesel si tratti davvero si capisce non appena ci si mette in movimento. Non che il motore cambi carattere e diventi di colpo chiassoso. Il turbodiesel continua a girare in punta di bielle; semplicemente sfodera prestissimo un tiro sconosciuto ai motori a benzina, almeno a quelli che non siano V8 o di cilindrata monstre. Già procedendo al minimo non emergono irregolarità o strappi e pian piano che il regime sale l'erogazione si fa sempre più piena e fluida.

SENZA STRESS Superata quota 1.500 inizia a cambiare musica eben prima dei 2.000 giri fionda in avanti con una spinta graduale ma decisaal tempo stesso. Da lì in poi la progressione è notevole e solo passati i 4.000 giri il turbodiesel nipponico inizia ad avere un po' di fiatone. Volendo insistere, la lancetta del contagiri supera anche i 4.500 ma senza lo slancio che si ha 1.000 giri più sotto. Per viaggiare spediti, senza stress per la meccanica e per il guidatore, conviene cambiare prima e sfruttare l'eccellente rendimento ai medi.

LISCIO COME... IL GASOLIO L'assetto non va in crisi nemmeno di fronte a una meccanica così brillante. La motricità assicurata dalla trazione integrale è sempre ottima. La cosa che più impressiona della Impreza Boxer Diesel è la grande scorrevolezza. E' come se l'auto facesse poca resistenza avanzando e se si muovesse senza fatica apparente, tanto nel misto quanto sul dritto. Questa Subaru ha le doti che servono per assecondare anche i pruriti sportivi, complice un'elettronica per niente invasiva, che lascia al pilota ampio margine di manovra prima d'intervenire a riportare l'Impreza sulla retta via. Lo sterzo, dotato come le sospensioni anteriori di una taratura ad hoc, è uno strumento molto efficace e assicura la necessaria precisione per tenere la situazione sotto controllo. Una qualità che si è fatta molto apprezzare sull'asfalto umido e scivoloso di Palma di Maiorca.


Pubblicato da Paolo Sardi, 26/11/2008
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