Abbiamo provato il nuovo navigatore connesso di TomTom e i servizi che mette a disposizione, tra cui l'integrazione con IFTTT
IN CERCA DI RISCATTO Che il settore dei navigatori dedicati sia in difficoltà non è certo una novità, e neppure il segreto di Pulcinella. Il nuovo TomTom GO Premium rappresenta la risposta della casa olandese alla crisi di questo mercato, sempre più dominato dai navigatori integrati e dagli onnipresenti smartphone: questi ultimi dotati di sensori GPS e con un’ampia disponibilità di app di navigazione sempre più complete ed efficaci. Il navigatore di TomTom (che abbiamo messo alla prova in un viaggio di oltre 6.000 km) cerca di recuperare lo svantaggio puntando tutto sulla qualità assoluta dell’esperienza di navigazione e sulla presenza di servizi accessori, pensati per assistere il cliente durante il viaggio: in particolare quelli consentiti dalla tecnologia IFTTT. Di cosa si tratta? Riesce a fare la differenza? Andiamo con ordine...
DENTRO LA SCATOLA All’interno della scatola trova posto il navigatore, che nella nostra prova ha uno schermo da 5”, ma è disponibile anche in versione più grande da 6”; troviamo poi un lungo cavo USB, un caricatore da accendisigari e un robusto supporto pieghevole con ventosa per il parabrezza. Il navigatore si aggancia al supporto con dei magneti in maniera veloce, anche con una mano sola. Non mi sarebbe dispiaciuto trovare nella confezione un secondo supporto, magari di quelli che si agganciano alle prese d’aria. I supporti a ventosa tendono sempre a lasciare degli antipatici aloni circolari sul vetro e rappresentano un invito per i malintenzionati, che possono intuire facilmente la presenza di un navigatore nel cassetto portaoggetti della macchina. Da qui a rompere il vetro per appropriarsene il passo è breve.
QUALITÀ COSTRUTTIVA Il navigatore vero e proprio è realizzato in maniera eccellente: i materiali sono molto robusti, la plastica opaca non è soggetta a ditate e, oltretutto, non pesa neppure troppo. Anche in questa versione automobilistica, TomTom conferma la robustezza dei suoi prodotti: nelle nostre prove ci è caduto di mano inavvertitamente un paio di volte, anche da altezze considerevoli, senza che il dispositivo ne risentisse in alcun modo. Identica sensazione di solidità la dà anche il supporto a ventosa: molto facile da montare e con una testina snodata che permette di spostare il navigatore nella posizione ideale, è realizzato con materiali robusti e durevoli.
TomTom GO Premium
UN MONDO DI SERVIZI Ma veniamo al vero plus di questo GPS. TomTom GO Premium offre una nutrita serie di servizi: gli aggiornamenti delle mappe sono garantiti a vita, così come quelli relativi alle informazioni sul traffico e sugli autovelox (grazie alla presenza di una SIM telefonica integrata). Il navigatore è in grado di collegarsi alle reti WiFi per poter scaricare aggiornamenti software e delle mappe senza necessità di un computer di supporto. La funzionalità Bluetooth consente il collegamento con il telefono: sfruttando il microfono e gli altoparlanti integrati, il GO Premium si trasforma di fatto in un dispositivo vivavoce che si usa senza mani, sfruttando gli assistenti vocali (Siri, Google Assistant) per gestire chiamate e messaggi. La app gratuita MyDrive di TomTom permette di impostare un itinerario sul telefono, e scaricarlo sul navigatore connesso alla rete WiFi. Esistono apposite funzioni per ricordare dove è stata parcheggiata l’auto e ottenere indicazioni a piedi per il famigerato “ultimo miglio”. Non solo, il navigatore registra e salva automaticamente i percorsi effettuati, così da poterli salvare o condividere con altri.
ESPERIENZA UTENTE Le specifiche del navigatore prevedono uno schermo touchscreen di tipo capacitivo con risoluzione di 480 x 272 pixel, pari a 109 pixel per pollice (800 x 480 pixel e 154 PPI nella versione da 6”). Pochini, anche per un semplice navigatore. La memoria interna è di 16 GB e può essere estesa con una microSD (fino a 32 GB). L’interfaccia utente offre numerose possibilità di personalizzazione e permette di configurare con facilità tutte le funzionalità del dispositivo: peccato che la risposta non sia sempre immediata e a volte occorre pazientare qualche istante per attendere che un comando venga recepito. Deludente la durata della batteria, che si esaurisce dopo poco più di un’ora di utilizzo. Per poter utilizzare in tranquillità il TomTom GO Premium occorre tenerlo sempre collegato all’alimentazione della vettura, e il lungo cavo USB in dotazione serve proprio per questo; se però non amate i cavi svolazzanti in auto, dovrete valutare l’ipotesi di coinvolgere un installatore.
IF THIS THEN THAT Il TomTom GO Premium offre l’integrazione con IFTTT, servizio gratuito online che permette di creare catene di eventi (chiamati applet) che si attivano al verificarsi di determinate condizioni. Per fare un esempio: è possibile inviare automaticamente una mail se viene pubblicato un tweet con un determinato hashtag, oppure copiare sul proprio cloud di immagini una foto su Facebook in cui si viene taggati. L’integrazione con TomTom è legata a funzioni specifiche del navigatore: per poterla utilizzare è necessario creare un account sul sito TomTom e configurare manualmente le singole applet. Tra queste c’è la possibilità di inviare al navigatore l’indirizzo di un nuovo contatto salvato in rubrica, oppure mandare un SMS quando il navigatore si avvicina a casa; ancora, accendere il Roomba o spegnere le luci Philips Hue quando si esce la mattina, far partire l’impianto di condizionamento quando si sta per arrivare in ufficio, ecc. Almeno sulla carta si tratta di una funzionalità affascinante e ricca di potenzialità: al momento, però, le applet disponibili sono meno di una trentina e, nel caso di dispositivi smart per la casa, limitati a pochi, specifici modelli. Il servizio è sicuramente destinato ad ampliarsi nei mesi successivi, ma per il momento la sua utilità concreta è piuttosto limitata.
TomTom GO Premium per muoversi anche a piediLA PROVA DEI SERVIZI IFTTT In concreto, dei dispositivi domotici che ho a casa, non ce n'è uno compatibile con i servizi IFTTT del TomTom Go Premium. Non ho la lampadina Philips Hue né la porta del box robotizzata. Quindi la mia prova l'ho effettuata con i servizi che non prevedono hardware specifici. E in questo, devo dire, il navigatore non mi ha deluso. Per esempio ho impostato l'invio di un SMS in prossimità di casa (Elisabetta, butta la pasta!); ho fatto in modo che l'indirizzo di ogni nuovo contatto aggiunto alla rubrica del mio smartphone venisse copiato all'istante nella rubrica del navigatore. Tutto ha funzionato a dovere e aggiungo che predisporre questi automatismi, con il pc sul sito di TomTom, è veloce e piuttosto intuitivo.
IMPECCABILE IN MOVIMENTO TomTom è sempre stata un’azienda leader nei navigatori e da questo punto di vista il GO Premium non delude. È sempre rapidissimo nell’intercettare i segnali dai satelliti, estremamente preciso nel posizionamento e molto veloce nel trovare nuovi percorsi quando si sbaglia strada. Non si avverte mai il ritardo tipico di alcune app per telefono o dei navigatori integrati, che negli incroci più intricati rischia spesso di far sbagliare strada. Le indicazioni sono molto chiare, sia a schermo sia a voce, le segnalazioni del traffico puntuali e corrette, così come la posizione degli autovelox (fissi e mobili). L’interfaccia utente, benché non velocissima, è sempre chiara e intuitiva. Indiscutibile, insomma, il distacco rispetto alla maggioranza dei navigatori e dei GPS degli smartphone.
CUI PRODEST? Alla fine della prova rimane una sola domanda ed è quella relativa all’effettiva utilità di un dispositivo di questo genere. Pur apprezzandone la qualità complessiva e il nutrito gruppo di servizi che mette a disposizione, c’è da capire se la qualità più elevata dell’esperienza di navigazione vale la non indifferente spesa per l’acquisto di un GO Premium (329 euro la versione da 5 pollici, 379 euro quella da 6 pollici). Anche perché, in ultima analisi, il navigatore diventa l’ennesimo dispositivo di cui doversi prendere cura, da smontare e riporre quando si scende dalla macchina, e da ricaricare quando la batteria scende sotto i livelli di guardia. Una valutazione che prescinde da fattori oggettivi ed entra di diritto nelle considerazioni personali.