Suzuki aiuterà il team Hakuto, in gara per il Google Lunar Xprize, per la trazione integrale per il rover lunare
VERSO L’INFINITO E OLTRE Forse non tutti sanno che esiste il Google Lunar Xprize, concorso che mette in palio 30 milioni di dollari destinati a chi riuscirà a mandare sulla Luna un robot in grado di percorrere 500 metri e inviare foto ad alta risoluzione del nostro satellite. Alla gara partecipano 16 squadre compresa la giapponese Hakuto che, per sviluppare il proprio rover lunare, si avvarrà dell’aiuto di Suzuki. La Casa del Sol Levante raggiunge così Audi che già nel giugno 2015 aveva presentato il Lunar Quattro, robottino con ruote pronto a decollare alla volta della Luna.
ALL GRIP IN ORBITA Non dovete immaginarvi di vedere immagini di una Suzuki S-Cross percorrere il Mare della Serenità o una Jimny viaggiare tra i crateri lunari. La Casa di Hamamatsu infatti offrirà il proprio contributo sviluppando un sistema di trazione integrale così da permettere al robot di muoversi con facilità sulla superficie lunare. La base di partenza sarà il sistema ALL GRIP, modificato ad hoc per meglio adattarsi alle particolari condizioni del nostro satellite.
LEGGEREZZA SPAZIALE La Casa giapponese offrirà il proprio aiuto anche per quanto riguarda la riduzione del peso. Il robot dovrà essere il più leggero possibile così da ridurre al massimo i costi per il lancio dell’orbiter che lo porterà sulla Luna.
GOOGLE LUNAR XPRIZE Annunciato nel 2007 il concorso nasce per riportare interesse nei confronti dei viaggi verso la Luna, ritenuta il ponte ideale per far partire missioni spaziali verso Marte. I concorrenti dovranno portare a termine i seguenti compiti:
-atterraggio sulla Luna;
-percorrere almeno 500 metri sulla superficie lunare;
-inviare due video ad alta definizione della durata di 8 minuti, una foto a 360°, trasmettere una diretta video (anche in bassa risoluzione), diverse foto della superficie lunare, messaggi audio, una mail e un messaggio testuale;
-ricevere e inviare un pacchetto dati di almeno 1 mb;
-portare sulla terra un campione di materiale lunare dal peso compreso tra 100 e 500 grammi;
-essere finanziato almeno al 90% da fondi privati.
La prima squadra che a terminare con successo tutte le missioni si aggiudicherà 20 milioni di dollari, la seconda invece intascherà 5 milioni.