Su Kickstarter è a caccia di fondi Vpalm, il guanto per filmare a mano libera con smartphone e action cam
L'IDEA Stabilità, libertà nei movimenti e comodità: è ciò che manca a telefonini e action cam quando proviamo a girare video a mano libera. Vpalm è un accessorio che punta a risolvere il problema e che è ora a caccia di finanziamenti su Kickstarter: la nota piattaforma di crowdfunding (https://www.kickstarter.com/projects/1029321611/vpalm-glove-video-camera-experience-for-your-mobil?ref=nav_search).
COME È FATTO È fatto da una sorta di guanto senza dita universale, che si stringe e si allarga grazie a una striscia a velcro, e da un braccetto snodato e ripiegabile che reca un morsetto regolabile: per ospitare tanto gli smartphone quanto le action cam. Il tutto permette di impugnare i moderni dispositivi di ripresa con la comodità e la presa salda delle videocamere tradizionali.
CHI C'È DIETRO Al progetto lavorano l'ideatore Stefano Zobele, giovane ingegnere trentino; l'industrial designer Generoso Annunziata e i videoproducer di Prest5, che hanno contribuito a migliorare la fruibilità del Vpalm. La tecnologia chiave per svilupparlo? Come spesso accade di questi tempi è la stampa 3D, che ha permesso di modificare e validare facilmente la forma delle parti in plastica.
MONEY MONEY MONEY Non a caso, “Lo scoglio per noi è la produzione plastica, che ha ingenti costi fissi di avviamento”, spiega Zobele, che per il progetto spera di racimolare tramite Kickstarter la bella cifra di 50 mila euro: il 65 per cento dovrebbe coprire la fabbricazione degli stampi e la produzione; il 15 per cento è il costo stimato per la re-ingegnerizzazione; il 10 per cento è la fetta della piattaforma di crowdfunding e l'ultimo 10 per cento un accantonamento per far fronte agli imprevisti.
IL TRAGUARDO Purtroppo, a 16 giorni dalla chiusura del finanziamento sono stati raccolti appena 2.225 euro, pari al 4 per cento del totale, ma non è detta l'ultima parola, perché dell'idea si è parlato pochissimo e quando la voce comincerà a girare i contributi potrebbero subire una rapida impennata. Se il progetto andrà in porto, a vedere la luce sarà un'evoluzione molto più utile e intelligente del popolare selfie stick. E si tratterà di un prodotto italiano al 100 per cento.