La California ferma le auto senza pilota di Uber [UPDATE]

STOP AL PROGRAMMA Uber è stata costretta a interrompere i test delle sue 16 Volvo XC90 a guida autonoma dislocate a San Francisco, perché la motorizzazione californiana ne ha cancellato l'immatricolazione. Uber era stata avvertita che per svolgere i suoi collaudi avrebbe dovuto richiedere un permesso specifico, cosa che l'azienda non ha fatto.

PERMESSI: SERVONO O NO? “Dal punto di vista della tecnologia, le auto a guida autonoma di Uber funzionano come le auto dotate delle tecnologie avanzate di assistenza alla guida, per esempio l'Autopilot di Tesla”, ha detto Anthony Levandowsky, capo di Uber Advanced Technologies Group. Secondo l'azienda le autorizzazioni non erano necessarie per la continua sorveglianza degli ingegneri, che rendeva la guida non autonoma, ma assistita.

BASTAVA CHIEDERLI Di tutt'altro parere è il Department of Motor Vehicles della California, che dopo aver ripetutamente avvertito l'azienda ha revocato le immatricolazioni delle auto robot perché: "Si è determinato che le registrazioni erano state rilasciate in modo improprio, dal momento che questi veicoli non erano correttamente contrassegnati come veicoli sperimentali”.

Uber e Volvo a San Francisco per la guida autonoma

---

Uber: al via le auto a guida autonoma

---

Guida autonoma: Toyota, dopo Uber, chiede aiuto ai tassisti

---

REGOLE: RISPETTARLE O CAMBIARLE? Il direttore della motorizzazione californiana Jean Shiomoto, nel notificare il provvedimento a Uber, ha invitato l'azienda a chiedere un regolare permesso per il collaudo. L'azienda starebbe invece cercando un altro posto dove trasferire il programma di sviluppo e ha annunciato il raddoppio dell'impegno per sviluppare regole che gli permettano di lavorare in tutto lo stato.

===

AGGIORNAMENTO Detto fatto: Uber ha caricato le sue Volvo a guida autonoma su un autoarticolato e le sta trasferendo in Arizona, dove darà inizio al programma di sviluppo dei taxi robot entro poche settimane. "La California può non volervi, ma l'Arizona sì", ha twittato il governatore Doug Ducey a Uber. La Compagnia si è detta "eccitata" di ricevere il supporto del Governatore.