Se pensate all'impatto che le tecnologie di connettività hanno avuto sull'industria automobilistica negli ultimi 10 anni, vi renderete conto di quanto ormai quest'aspetto sia tra i principali nelle scelte di ricerca e sviluppo per i Costruttori. Non solo: anche gli automobilisti prestano sempre maggiore attenzione ai contenuti digitali. Per non parlare dell'integrazione auto-smartphone ormai presente e indispensabile tanto per l'utilitaria, quanto per l'auto di lusso (c'è chi però non la pensa così). Il riferimento è ovviamente ad Apple Car Play e Android Auto, servizi che replicano sullo schermo dell'auto le applicazioni del telefono cellulare. Bene, sappiate che la sopravvivenza del sistema Android ''standard'' è ora in dubbio. Perché si fa strada un nuovo sistema operativo ''open source'' chiamato Graphene OS, che esclude app e servizi Google ma - a quanto pare - è più sicuro lato privacy. E che ora ottiene anche l'abilitazione ad Android Auto...
Android Auto in azione
PIÙ SICURO E AFFIDABILE Uno dei punti critici per molti utenti GrapheneOS era proprio l'incompatibilità con Android Auto, rendendolo un potenziale ''deal-breaker'' e scoraggiando la transizione da Android a questa piattaforma. Tuttavia, il team di sviluppo ha recentemente annunciato una svolta significativa: l'implementazione di uno strato di compatibilità ''sandboxed'' per Google Play, consentendo ai servizi Play di funzionare in modalità completamente sandboxed (anche se limitata). Ciò significa che, pur ottenendo il supporto per Android Auto, le app non avranno privilegi speciali e non potranno tracciare l'utente o raccogliere dati dal dispositivo mobile.
Android Auto per i telefoni prossimo alla pensione
UNA VALIDA ALTERNATIVA L'aggiunta del supporto per Android Auto su GrapheneOS è particolarmente rilevante considerando i problemi riscontrati da Android 14 nella funzionalità Android Auto: inconvenienti come connessioni interrotte, disconnessioni casuali e problemi audio. La situazione pare colpisca in modo particolare dispositivi Samsung integrati con One UI 6.0. Sebbene attualmente non siano disponibili correzioni, le aziende responsabili promettono di indagare e rilasciare ''patch'' a breve. Tuttavia gli utenti ora potrebbero essere inclini a considerare GrapheneOS come un'opzione più attraente. Sboccia un ''caso''?