Dura otto minuti, ed è il filmato iniziale che apre l’avventura di Gran Turismo 7, il nuovo videogame di Polyphony Digital, pubblicato in esclusiva da Sony su PlayStation 5 e PlayStation 4. Otto minuti che raccontano - con un’eleganza e una classe impressionante - tutto quello che GT7 vuol essere, e tutto quello che effettivamente è: un enorme, caldo e sincero omaggio all’automobile e a tutto quello che le ruota attorno. Passione, adrenalina, uomini e invenzioni, sfide e maestri, conoscenza e storia, sport e competizione, tutto sapientemente mescolato in quella che lo stesso Kazunori Yamauchi, il creatore di Gran Turismo, non esita a definire una vera e propria opera sinfonica.
- Grafica e sound al top
- Real Driving Simulator
- Guidare con il DualSense
- Carriera
- Parco auto e tracciati
- La sfida con Forza Horizon 5
GRAFICA E SOUND AL TOP
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
All’inizio dell’avventura in Gran Turismo 7 il gioco chiede se scegliere di attivare o meno il ray tracing in alcune sezioni del gioco (come la modalità foto, il garage e i replay), che trasforma le immagini sullo schermo nelle più realistiche e impressionanti che si siano mai viste fino a questo momento.
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
60 FPS IN GARA A prescindere dalla scelta fatta, e che può comunque essere cambiata in ogni momento, durante le gare vere e proprie il gioco privilegia sempre la velocità e la fluidità dell’immagine, con 60 granitici fotogrammi al secondo (e senza ray tracing), senza scendere a troppi compromessi per quel che riguarda qualità dei modelli delle automobili e cura nella riproduzione dei tracciati, compreso lo “sporco” lasciato dalle gomme dopo qualche giro, o i riflessi nelle pozzanghere durante le corse sotto la pioggia. E se siete degli inguaribili romantici, le corse di notte sono semplicemente straordinarie: come raccontavamo qualche settimana fa, il gioco simula in maniera fedele il cielo, la posizione delle stelle e il loro movimento.
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
REALISMO PER LE ORECCHIE Uno degli aspetti che colpisce di Gran Turismo 7 è la fedeltà, la bellezza dei suoni delle auto: merito in parte delle potenzialità di PS5 e dell'audio spaziale in 3 dimensioni, ma anche e soprattutto della cura messa dai sound designer nel riprodurre il rombo dei motori. Semplicemente pazzesca la resa dei giri motore, delle scalate, i rumori degli scarichi... E in tutto questo c'è una colonna sonora di quelle che non si smetterebbe mai di ascoltare.
REAL DRIVING SIMULATOR
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
Il claim che da sempre accompagna la serie di Polyphony trova qui la sua interpretazione più autentica e sincera: lo capisci quando affronti le curve del Nürburgring con una Toyota Supra Castrol 500 del 1997, ma anche e soprattutto quando percorri a 80 km/h le colline del Deep Forest Raceway a bordo di una Innocenti A112 Abarth. Per assurdo, è nella lentezza che si coglie ancora di più la potenza della simulazione del gioco, che costringe ad affrontare tatticamente le scie degli avversari, a trovare il giusto angolo di corda nelle curve, a non forzare mai lo sterzo per riprendere velocità al momento esatto, per riuscire a compiere un sorpasso andando a 3 km/h più veloce dell’avversario.
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
PIÙ ABBORDABILE Sempre severo nel giudicare gli errori compiuti, il modello di guida di Gran Turismo è quello che da sempre accompagna la serie, pulito e formalmente rigoroso, ma che in questa nuova incarnazione riesce a essere più dinamico, con una sensazione di velocità migliorata, e soprattutto la capacità di far sentire meglio l’auto sotto i “pollici”, per così dire. Alla simulazione vera e propria hanno collaborato aziende e nomi importanti, il più celebre dei quali è sicuramente Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo di Formula 1.
GUIDARE CON IL DUALSENSE
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
Gran parte della bellezza del modello di guida di Gran Turismo 7 è merito del controller DualSense di PlayStation 5, con i suoi “trigger” (i pulsanti sulla parte anteriore del pad) motorizzati e un sofisticato sistema di vibrazione. Senza tema di smentita. GT7 è il videogame di corse che fino a questo momento usa il DualSense nel migliore dei modi: i grilletti usati per accelerare e frenare offrono una resistenza variabile che dipende dall’auto e dalle condizioni del tracciato. Anche le vibrazioni del pad sono “localizzate”, per esempio sul lato sinistro se l’auto affronta un cordolo da quella parte. Un elemento che contribuisce, nell’insieme di un gioco estremamente ricco, ad aumentare ancora di più il grado di coinvolgimento.
FRENATA L’aspetto forse più impressionante dell’implementazione dei controlli con il DualSense sta nella calibrazione della corsa del freno, che trasmette la sensazione di reale controllo, e permette di capire se si sta perdendo aderenza, se ci si avvicina troppo rapidamente a una curva... Una rivoluzione, da un certo punto di vista, che permette di comprendere molto meglio come si sta guidando, e adattarsi di conseguenza.
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
I DANNI INVECE... Rimangono ancora perlopiù cosmetici i danni, che si limitano a qualche graffio sulla carrozzeria e sui cristalli dell’auto. Sono però presenti i danni meccanici, che funzionano molto bene. Quello delle auto visibilmente rovinate è un limite che la serie si porta appresso da sempre, prima per motivi tecnici, oggi soprattutto per problemi di licenze (e di ritrosia delle case automobilistiche a vedere le proprie auto rovinate). Da un lato, si corre senza preoccuparsi troppo di compromettere la corsa per via di una curva presa male, e dall’altro permette di giocare sporco in alcuni passaggi di gara, con gli ormai celebri “appoggini” sugli avversari in curva. Va detto che nelle sfide online, contro avversari umani, comportamenti di questo tipo sono fortemente penalizzati.
LA CARRIERA
Cominciamo con una premessa: Gran Turismo 7 è un gioco ENORME. Sterminato, con mille attività, eventi, gare, musei, collezioni, e perdersi sarebbe facilissimo. Riprendendo lo schema di Gran Turismo 2, ma migliorato e reso più snello e moderno, il gioco propone una mappa del mondo dove muoversi tra concessionari, garage, officine per il tuning delle auto. All’inizio, però, il centro nevralgico di tutto è il GT Cafè, la novità di questo settimo capitolo della serie e che propone un modo insolito ma efficace per vivere l’esperienza di gioco in single player.
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
GT CAFÉ Nel café troviamo 39 menu (letteralmente) che propongono una serie di sfide, gare e obiettivi che ci portano a scoprire tutto quello che il gioco ha da offrire, dalle competizioni in pista al tuning, dalle patenti ai concessionari di auto usate, in maniera molto graduale e ben strutturata. La carriera, se così vogliamo chiamarla, è arricchita da storie, racconti, aneddoti e particolarità delle auto collezionate.
SOLO UN ANTIPASTO Come in un vero e proprio Café, però, i 39 menu rappresentano solo l’antipasto di quello che è possibile fare al termine delle circa 30 ore necessarie per arrivare ai titoli di coda: campionati, competizioni online, patenti, collezione di auto, tuning, fotografia virtuale, senza necessità di seguire un percorso predefinito ma in completa libertà.
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
AVVERSARI TOSTI Pur senza arrivare ai livelli di GT Sophy, l’intelligenza artificiale sviluppata da Sony per le competizioni di Gran Turismo (e che verrà introdotta nel gioco in uno dei prossimi aggiornamenti), va sicuramente elogiato il lavoro di Polyphony su questo fronte: gli avversari non sono più “bot” che si muovono all’unisono lungo la traiettoria ideale ma reagiscono in maniera credibile agli attacchi del giocatore e degli altri avversari, e commettono anche qualche errore che ne pregiudica la gara.
IL FALLIMENTO FA PARTE DELL’ESPERIENZA Correre e affrontare le sfide del gioco è inizialmente molto semplice, gli avversari facili da battere, e le difficoltà tutto sommato limitate. Andando avanti nel gioco le cose si fanno decisamente più ostiche, ma anche in questo Gran Turismo 7 racconta un modo diverso di vivere l’esperienza della guida, che passa anche attraverso gli insuccessi e i fallimenti, occasioni per imparare dai propri errori, con l’obiettivo ultimo di diventare piloti migliori. Il gioco non offre la pratica possibilità di riavvolgere il tempo come Forza Horizon, ma una discreta pletora di aiuti alla guida e su schermo (zone di frenata, traiettoria ideale ecc.) che possono alleviare la frustrazione.
PARCO AUTO E TRACCIATI
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
Sono 424 le auto disponibili nel gioco, divise in sei categorie, spalmate in un arco temporale che parte dal 1929 e arriva ai giorni nostri. Un garage sterminato e destinato ad ampliarsi nei mesi a venire, con le espansioni e i pacchetti già in cantiere. Diversamente dall’approccio “Pokémon” di Forza Horizon, che spinge al collezionismo compulsivo, qui ogni auto racconta una storia a sé, e il gioco la racconta in maniera bellissima e appassionante, trasformandosi di fatto in un vero e proprio museo interattivo nel quale è impossibile per ogni vero appassionato di auto non perdersi per ore e ore. Interattivo perché GT7, come raccontava Yamauchi nei mesi passati, invita a scoprire e conoscere le auto non solo attraverso le immagini, la modalità foto, i paesaggi e i dati tecnici, ma anche e soprattutto guidandole in pista.
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
TUTTE BELLISSIME Impossibile elencare qui tutte le auto, ma ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le tasche, dalla Sprinter Trueno del 1983 alla AMG GT Black Series del 2020, dalla Mini del 1965 alla F40 o alla 250 GTO del 1962. Per gli appassionati delle auto elettriche ci sono anche la Audi e-tron Vision Gran Turismo, la Porsche Taycan Turbo S e la Tesla Model S Performance. Sul sito GTPlanet trovate l'elenco completo delle auto presenti nel gioco.
LE PISTE Sono 90 nel complesso i tracciati di gioco, divisi in 34 diverse location, con tante varianti di lunghezza, di direzione di marcia e condizioni meteo: ci sono circuiti reali (Spa, Monza, Suzuka, Nürbungring, Interlagos, Laguna Seca) e fittizi che attingono al patrimonio storico della serie (Deep Forest, Trial Mountain, High Speed Ring). Manca Montecarlo (Cote d’Azur, per la mancanza della licenza ufficiale), ma non è escluso che arrivi in qualche pacchetto futuro.
LA SFIDA CON FORZA HORIZON 5
Gran Turismo 7: uno screenshot della versione PS5 del gioco
Quello di Gran Turismo 7 è un approccio perfettamente antitetico a quello di un videogame come Forza Horizon 5: il lavoro di PlayGround su PC e Xbox è caciarone e colorato, spensierato e improbabile nella sua costante ricerca del divertimento a tutti i costi. GT7, dal canto suo, è molto più serio, elegante e raffinato, un viaggio alla scoperta dell’auto, della sua storia, delle motivazioni per cui amiamo guidare, una spinta a migliorarsi continuamente. Il bello è che, se amate le auto, e i videogiochi, sono entrambi ugualmente straordinari, e meritano entrambi di essere giocati, e goduti, fino in fondo.