Baidu, la Google cinese, chiede aiuto a Bosch per la guida autonoma: in palio c'è il mercato più ricco e recettivo del mondo
PROJECT APOLLO La Cina, con circa 28 milioni di veicoli prodotti all'anno, è il mercato automotive più grande del mondo e il 74 percento dei cinesi vogliono subito la guida autonoma: Baidu, la Google cinese, ha tutte le intenzioni di non farsi fregare da Tesla un mercato così ricco. Il risultato? Una lotta senza quartiere in cui Baidu stringe alleanze con Bosch e altri partner, in quello che internamente chiama Project Apollo. In che cosa consiste?
INSIEME PER LE MAPPE A luglio 2017 il colosso cinese conta di rendere open source il proprio software per accelerarne lo sviluppo e con Bosch si concentra sul problema della cartografia: "La guida autonoma può essere realizzata solo con mappe ad alta precisione", dice Rolf Bulander di Bosch. Ed ecco che il colosso della componentistica tedesco ha firmato un accordo con Baidu e con gli specialisti AutoNavi e NavInfo per generare e mantenere aggiornata la cartografia, attraverso le informazioni raccolte dai radar e dai sensori video dei veicoli.
IL PROTOTIPO È PRONTO È qui che entra in gioco Bosch: entro fine anno, con AutoNavi, Baidu e NavInfo, intende presentare una soluzione per fare sì che i veicoli a guida autonoma sfruttino i suoi sensori per determinare la propria posizione, usando un formato compatibile con i dati di mappatura dei partner. Intanto Bosch e Baidu hanno allestito un prototipo su base Jeep Cherokee, con cinque sensori radar intermedi e una telecamera multifunzione per il riconoscimento ambientale: per avviare la sperimentazione della guida parzialmente autonoma sulle autostrade cinesi. Tesla è avvertita...