Per ora si tratta di un progetto di ricerca, ma se funziona può essere un grande passo in avanti per la sicurezza sulle strade: specie per pedoni e ciclisti. A lavorarci è Ford, che intende individuare gli utenti più esposti anche quando questi siano nascosti alla vista: tanto a quella del guidatore quanto a quella dei sensori più evoluti come radar, Lidar (i sensori laser) e telecamere. Come? Captando i segnali Bluetooth dei loro smartphone, smartwatch, auricolari e wearable vari, che possono attraversare una gran quantità di ostacoli, fungendo da faro per l'infotainment SYNC già presente sulle auto dell'Ovale Blu.
Il Bluetooth dei cellulari permette di vedere i pedoni nascosti
COME FUNZIONA Il progetto viene portato avanti in collaborazione con Commsignia, PSS, Ohio State University, T-Mobile e Tome Software e mira a rendere l'infotainment già presente sulle auto in grado di tracciare i vari dispositivi dotati di Bluetooth a basso consumo, senza bisogno che il sistema del veicolo sia già accoppiato con quei dispositivi. Ford afferma che, allo stato attuale della ricerca, il sistema è in grado di distinguere tra pedoni, ciclisti e altri in base alla loro velocità di marcia e può valutare continuamente il rischio collisione monitorandone la direzione. Il tutto sfruttando una tecnologia già presente, diffusa ed economica.
Un nuovo anti-collisione Ford individua il Bluetooth degli smartphone
TUTTO VIA SOFTWARE Niente modifiche hardware, basterebbe un software: ''I veicoli Ford più recenti già con la tecnologia Ford Co-Pilot360 possono rilevare e aiutare ad allertare i conducenti della presenza di pedoni, ciclisti, motociclisti e altri - e persino azionare i freni se i conducenti non reagiscono in tempo'', dice Jim Buczkowski, direttore esecutivo per la ricerca e l'ingegneria avanzata. Sarà interessante capire come fanno questi sistemi a individuare i segnali Bluetooth dei disposivi che ce l'hanno sì attivo, ma non rilevabile, che è l'impostazione standard per gli smartphone. Discussioni sulla privacy all'orizzonte?