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Articoli di Mario Cornicchia

Prova

Altro che liposuzione e push-up. La Musa va controtendenza, si fa allargare il didietro e lo vuole pure più basso. A tutto vantaggio della capacità e della facilità di carico e dello stile. E fa tutto in silenzio...

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Prova

62 sono i decimetri di lunghezza e la S indica che sotto il cofano c'è un dodici cilindri biturbo AMG da 612 cavalli. Un tuffo nel regno dell'esagerazione, del superfluo ma anche dello stracomodo.

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Vanity Fair:

Incomprese, svalutate, di gran valore. Usate costano come auto mediocri ma valgono come auto di gran classe, pronte a invecchiare con grande dignità.

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Prova

Rimane compatta, pur allungandosi di 24 centimetri per diventare più versatile, rispettando lo spirito originario. Ma ne perde la semplicità di stile, un poco malata di sovradesign.

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Vanity Fair:

Le supercar sono auto ormai inutili se non per soddisfare l'ego, la passione, il feticismo. Sono auto da indossare, hanno caratteri forti e sono una buona base per capire se al volante c'è il vostro Principe Azzurro.

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Prova

Tanti aggiornamenti per la sterminata famiglia Harley Davidson che continua senza sosta ad evolversi tecnicamente. ABS per le Touring, nuovi dettagli per le altre, e tre nuovi modelli, che abbiamo provato direttamente negli States.

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Prova

Sportiva comoda, per un turismo alla grande. Quattro posti abitabili, comfort, stile, prestazioni e pelle Frau. Una coupettona per tutte le stagioni, sportiva quando serve, confortevole sempre.

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Prova

Per la quarta generazione della M3 vale la regola del quattro: quattro cilindri per due bancate a V, 420 cavalli, 400 Newtonmetri e meno di quattro chilogrammi per cavallo. Bella come non mai con il suo tetto in carbonio, si presta al casa-ufficio come alle sessioni in pista.

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Vanity Fair:

Quattro ruote, sedili, volante e motore. L'epoca dell'auto basic è finita e la tecnologia entra con prepotenza tra le quattro lamiere domestiche sotto forma di prestazioni, di ecologia, di sicurezza e di massaggio thai.

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Prova

Anche uno degli ultimi manifesti dello stile minimalista è costretto a tradire la propria fede, ma lo fa con la solita discrezione svedese. Un poco più accigliata ma sempre sobria, la solita sostanza e anche qualcosa di più. Nel comfort e nel piacere di guida non cambia nulla, anzi, migliora.

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