Non c’è dubbio che il trend del momento nel mondo del motociclismo è quello dell’Adventouring, ovvero il turismo che si unisce all’avventura. Le moto principe per questa attività – che prevede l’off-road, ma include spesso anche lunghi trasferimenti su strada – sono senz’altro le maxi enduro: comode e veloci su strada, capaci di trasportare bagagli, abili quando l’asfalto finisce. Con l’arrivo della versione DE. ora anche la Suzuki V-Strom fa parte del club, con una spiccata versatilità che, dopo averla provata, sono convinto il suo “Cool Factor”.
- Suzuki V-Strom 1050DE: com'è fatta
- Suzuki V-Strom 1050DE: come va, pregi e difetti
- Suzuki V-Strom 1050DE: prezzo e scheda tecnica
COM'E' FATTA
Suzuki V-Strom 1050DE
La V-Strom con la ruota da 19 pollici è ormai una garanzia – lo ha dimostrato ancora una volta anche nella nostra comparativa – quella con ruota da 21” invece è una variante inedita, nata per consentire agli amanti della Sport Adventure Tourer della Casa di Hamamastu di cimentarsi in maniera decisamente più competente nella disciplina del fuoristrada. Per fare ciò, oltre ad aggiungere la già citata ruota da 21” all’anteriore (con camera d’aria), i tecnici Suzuki hanno optato per sospensioni a escursione maggiorata (170 mm davanti e 169 dietro), forcellone più lungo, ergonomia rivista, protezioni e irrobustimenti per le componenti meccaniche – come il telaietto posteriore o barre e protezione motore – oltre a specifiche tarature per gli aiuti elettronici quando si abbandona l’asfalto per lo sterrato.
PIU’ FASCINOSA Un altro vantaggio per la versione DE rispetto alla SE è l’appeal: con steli dorati per la forcella, cerchi a raggi, colorazioni che ricordano le DR-Z della Paris-Dakar e un aspetto più imponente e statuario, la V-Strom 1050DE cattura più sguardi rispetto alla sorella stradale e tra questi c’è senz’altro anche il mio. A tutto questo si abbina la classica sensazione di qualità e robustezza di Suzuki, che nel tempo le ha consentito di costruirsi un’ampia fetta di appassionati.
Suzuki V-Strom 1050DE, davanti c'è la camera d'aria
MECCANICA CONSOLIDATA All’interno del telaio a doppia trave in alluminio lavora l’ormai ben conosciuto V-Twin da 1.037 cc –capace di 107 CV a 8.500 giri/min e 100 Nm a 6.000 giri/min – abbinato all’elettronica di gestione per sfruttarne a pieno le caratteristiche, con riding mode (A,B o C che cambiano la risposta del gas e le curve di coppia), il controllo di trazione con mappa G, dedicata all’offroad) e il cambio quickshifter. Confermata anche la piattaforma inerziale e l’ABS cornering, anche in questo caso si aggiunge una taratura pensata appositamente per la guida in fuoristrada. Di Suzuki V-Strom apprezzo l’intuitività dell’elettronica, un punto di forza per tutti quelli che vedono la tecnologia come un ostacolo.
COME VA
Suzuki V-Strom 1050DE: in azione su strada
POSIZIONE IN SELLA ED ERGONOMIA Salire in sella alla 1050DE per chi come me non raggiunge il 1,75 m può dare un po’ di “ansietta”: la sella è a 880 mm da terra e i chili da gestire sono 252 in ordine di marcia, ma con tris di borse e passeggero diventano in un attimo molti di più. L’arco al cavallo è snello, e questo aiuta, come aiutano i vari aiuti alla guida di Suzuki, come il low rpm assist, o l’Hill Hold Assist, che tiene inserito il freno aiutando nelle partenze in salita. La nuova ergonomia prevede anche pedane più ampie e robuste e manubrio maggiorato in larghezza di 20 mm per lato, così è più facile indirizzare la moto grazie al miglior braccio di leva. La triangolazione è un buon compromesso tra l’uso stradale, con sella e pedane ben distanziate tra loro, e quello off-road, dove si apprezzano il serbatoio snello e facile da stringere con le ginocchia e il posizionamento del manubrio. Il cupolino della versione DE è volutamente meno protettivo, per dare meno noia nella guida in fuoristrada, peccato che sia sparita la regolazione tramite slitta: per posizionarlo più in alto bisogna ricorrere agli attrezzi.
DINAMICA TUTTA SUA Il grosso cambiamento dal punto di vista ciclistico rispetto alla versione con ruota da 19 pollici all’anteriore avrà “rovinato” l’equilibrio quasi perfetto della V-Strom? La risposta è no, ma è giusto dire che sono più le divergenze che i punti di contatto tra le due. La DE è più maxi-enduro: il baricentro è più alto, va guidata ancora più tonda per assecondare l’interasse maggiorato e le escursione delle sospensioni, che garantiscono livelli di comfort sulle asperità elevatissimi; meno sportiva forse, ma comunque molto efficace. Infatti, nonostante la ruota da 21” in misura 90/90 la 1050 DE quando s’imbatte in un bel tratto di misto stretto sa ancora trasmettere piacevoli sensazioni alla guida, merito del bilanciamento dei pesi e della taratura delle sospensioni ben a punto: forcella e mono ammortizzatore affondano sotto l’effetto di freno e acceleratore ma sempre in maniera composta, anche quando il ritmo di guida si fa più sportivo. A proposito di piglio sportivo, il motore a V si esalta grazie all’arrivo del cambio elettronico e ai rapporti accorciati rispetto al passato. Il suo meglio lo da dai 2.000 giri ai 6.500, ma oltre c’è, specialmente in termini di fluidità, spinta e confort, poi arriva l’allugno convincente per essere un bicilindrico, ma anche qualche leggera vibrazione. Sperimentando un po' tutti i vari riding mode ho tratto la conclusione che per il quotidiano o i viaggi con passeggero il B è quello ideale, d’altronde anche i latini lo dicevano – “in medio stat virtus – ma anche la mappa A è sfruttabile, con meno effetto on-off che in passato. La C è per le giornate (e ce ne sono state tante) in qui la pioggia non da tregua e si vuol essere ultra cauti, o nel fuoristrada per avere una risposta più dolce su fondo sdrucciolevole.
Suzuki V-Strom 1050DE: con la ruota da 21 pollici è più adatta al fuoristrada
PIÙ “FUORI” CHE MAI Ma è quando l’asfalto scompare da sotto le ruote che tutta la versatilità della maxi enduro Suzuki emerge. Più adatta che mai per l’uso in fuoristrada, è vero, ma affrontate la questione sempre con moderazione: l’escursione è buona – la maggiore di sempre per la V-Strom 1050 – ma non da specialistica e il rischio di andare a “tampone” su salti e buche profonde non è del tutto escluso; poi c’è il tema gomme, quelle di primo equipaggiamento sono versatili, ma sbilanciate ad una percentuale d’uso 75% strada – 25% off, per affrontare qualcosa di più impegnativo di una strada bianca meglio rivolgersi a qualcosa di più artigliato. Nonostante le gomme, però, la trazione meccanica è buona, segno che gli ingegneri hanno lavorato bene e poi se proprio la situazione dovesse farsi spinosa c’è sempre la mappa G (Gravel) del controllo di trazione. Ben a punto anche l’impianto ABS, specialmente quando rimane attivo solo all’anteriore non risulta mai modulare in maniera fastidiosa.
PREZZO
Suzuki V-Strom 1050DE: con le sospensioni a lunga escursione in off-road va meglio che mai
Quanto bisogna mettere in conto per portarsi a casa una Suzuki V-Strom 1050DE? In questo articolo vi ho svelato il prezzo e tutte le varie formule d’acquisto, cliccate su questo link per scoprirlo.
SUZUKI | V-STROM 1050DE |
Motore | Bicilindrico a V, Euro5 |
Cilindrata | 1.037 cc |
Potenza | 107 CV a 8.500 giri/min |
Coppia | 100 Nm a 6.000 giri/min |
Peso | 252 kg odm |
Prezzo | 15.990 euro |
ABBIGLIAMENTO
Casco LS2 Explorer
Giacca Held Karakum
Guanti Alpinestars Copper
Pantaloni Held Karakum
Stivali Rev’It! Gravel
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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V-Strom 1050 2023 | 107 / 79 | 15.290 € |
V-Strom 1050 DE | 107 / 79 | 15.990 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Suzuki V-Strom 1050 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Suzuki V-Strom 1050