La Moto Guzzi V7 appartiene a quella nicchia di modelli della Casa di Mandello diventati un’icona. Lo è per diversi motivi, primo fra tutti la sua longevità e la sua capacità di evolversi restando fedele a sé stessa. Cioè una moto solida, che si guida facilmente, robusta e con un certo fascino. La moderna Guzzi V7 ha mantenuto inalterata negli anni la sua architettura del bicilindrico a V di 90° raffreddato ad aria, oggi di 744 cc e 48 CV, progettato dall’Ingegner Carcano e questo è un altro esempio di longevità tecnica, che sottolinea il fascino della moto italiana. Nata nel 2008 in versione Classic, la bicilindrica di Mandello del Lario si aggiorna in modo importante nel 2016 con la versione V7 II, che porta a bordo un cambio a sei marce, ABS e traction control. In gamma ci sono le versioni Special, Racer e Stone sulle quali sono sviluppate numerose varianti grazie al montaggio di kit estetici con diverse ispirazioni stilistiche tipo Scrambler e Café Racer.
Moto Guzzi V7 II: la bicilindrica di Mandello del Lario, icona del motociclismo italianoCOSA DICE L’ESPERTOE proprio una Stone del 2015 è il modello che andiamo ad analizzare nel nostro format “Moto usate, comprare…” con l’aiuto consueto del nostro esperto Simone del concessionario Moto Star di Milano. Grazie alla sua competenza andiamo ad analizzare pregi e difetti, ma anche piccole curiosità e segreti per scegliere un modello usato a posto di meccanica, ma anche a livello di dettagli meno conosciuti. Verifichiamo la presenza di campagne di richiamo o di interventi tecnici importanti e, infine, ci abbiamo un aggiornamento su eventuali garanzie e quotazioni dell’esemplare messo sotto la lente d’ingrandimento. Non vi resta che guardare il video per l’analisi completa della bicilindrica italiana.