“Amore, non noti nulla di diverso in me? Sei il solito distratto!”. Se la nuova Multistrada V2 avesse il dono della parola probabilmente queste sarebbero le sue prime parole nei miei confronti, come la fidanzata indispettita di non aver ricevuto nessun complimento dopo l’appuntamento dal parrucchiere. Come in quei momenti di panico lì, per notare i cambiamenti della nuova “Multi media” serve occhio vigile, ma ciò non toglie che ci siano, e che questi facciano la differenza. Pronti a scoprirli? Dai che si va!
- Ducati Multistrada V2: come cambia
- Ducati Multistrada V2: cosa resta
- Ducati Multistrada V2: come va, pregi e difetti
- Ducati Multistrada V2: prezzo e accessori
- Ducati Multistrada V2: scheda tecnica
- Abbigliamento
Ducati Multistrada V2
COME CAMBIA
Battute a parte, la nuova Ducati Multistrada V2 non è una rivoluzione rispetto alla vecchia 950, sia a livello estetico – un po’ come quando si tagliano le doppie punte – sia a livello meccanico. Ma come detto le novità ci sono e se si aguzza bene la vista le si notano anche ad occhio nudo. Tutto è concentrato nella zona del centrale della moto, dove trova posto la nuova sella. I tecnici di Borgo Panigale hanno lavorato molto per rendere la Multistrada V2 più accessibile e confortevole. Per il primo punto hanno abbassato la sella di un centimetro, ora è a 830 mm da terra, e l’hanno resa più rastremata con un arco al cavallo minore di 4 cm. Tutto ciò facilita la vita a chi non è propriamente un pivot. Per il secondo, l’hanno resa più lunga e piatta, garantendo maggior libertà di movimento rispetto al passato, dato che sulla Multistrada 950 la posizione di guida era praticamente obbligata. Contribuiscono alla riuscita anche le pedane prese in prestito dalla Multistrada V4 che sono più distanti di un centimetro dal piano di seduta rispetto a quanto avveniva sulla Multi 950 e qui gli spilungoni ringraziano.
Ducati Multistrada V2: taglio netto col passato in fatto di ergonomia
ALLEGGERIMENTO L’altro focus nello sviluppo, tipicamente Ducati, è stato l’alleggerimento. Rispetto alla precedente generazione la Multistrada V2 pesa 5 kg in meno, passando da 204 a 199 kg a secco. L’obbiettivo è stato raggiungo risparmiando peso su motore (2 kg), specchietti (700 g) flange freno e cerchi di derivazione Multistrada V4, questi (in combinazione con le flange) comportano una riduzione di 2,2 kg, importantissima dato che si tratta di masse rotanti. All’interno del motore c’è una nuova frizione a 8 dischi, un nuovo cambio e nuove bielle. Miglioramenti sì, ma anche alcune soluzioni che mettono “una pezza” a difetti del passato: sulla 950 i serbatoi dei liquidi erano fissati ai paramani, e in caso di caduta con rottura di quest’ultimi potevano rimanere… penzoloni. Ora sono fissati sul manubrio, luogo più tradizionale ma indubbiamente più sicuro.
Ducati Multistrada V2 2022
COSA RESTA
Secondo molti la Multistrada 950 era quella perfetta, grazie all’equilibrio tra prestazioni e facilità d’utilizzo. Un punto solido da cui ripartire per la Multistrada V2, ecco perché gran parte della sua meccanica non è stata stravolta. Il bicilindrico a L di 937 cc è stato aggiornato, ma la scheda tecnica dichiara sempre 113 CV a 9.000 giri e 94 Nm di coppia a 7.750 giri/min, valori che le permettono di essere al vertice della categoria. Nessuna novità eclatante nemmeno per il già valido – specialmente in versione S – comparto ciclistico. Rimane al suo posto il telaio a traliccio accoppiato a sospensioni elettroniche, con forcella USD da 48 mm e mono regolabile entrambi Sachs. Per l’impianto frenante la casa di Borgo Panigale si affida a Brembo con una coppia di pinze radiali a mordere dischi da 320 mm all’anteriore, pinza flottante a 2 pistoncini e disco da 265 mm al posteriore, ovviamente con ABS Cornering.
Ducati Multistrada V2: il display TFT da 5''
ELETTRONICA E a proposito di aiuti alla guida e tecnologia anche in questo caso nulla di nuovo da segnalare. La Multi V2 ha un’elettronica completissima: 4 riding mode, controllo di trazione regolabile sensibile all’angolo di piega, DQS, cruise control, luci full LED cornering e assistente per le partenze in salita. Tutto facilmente consultabile attraverso il display TFT da 5 pollici. I blocchetti retroilluminati sono una chicca che lascia intendere che la qualità, anche sulla nuova Multi V2 è sempre al top.
COME VA, PREGI E DIFETTI
Bastano pochi chilometri per capire che la nuova Multi V2 sia molto simile alla 950, ma delle differenze sono percepibili fin da subito, come la maggior leggerezza e la facilità con cui si riesce a toccare il terreno, specialmente se non si supera il metro e settantacinque. Il primo approccio è ancora semplice, come la 950 anche la V2 colpisce e conquista con il suo equilibrio, con una facilità di manovra fuori dal comune e un motore ricco di carattere ma sempre gestibile.
Ducati Multistrada V2 in piega
IN MEDIO STAT VIRTUS Il bicilindrico si conferma entusiasmante ai medi regimi, tra i 3.000 e i 6.000 giri/min, ma sia al di sotto che al di sopra di questo range convince ugualmente. Ai bassi è abbastanza fluido mentre agli alti l’allungo non gli manca, accompagnato anche dal sound coinvolgente… E da qualche vibrazione più fastidiosa. Decisamente riuscito è l’acceleratore elettronico, caratteristica che già avevo apprezzato in passato: il mio animo sportivo mi fa apprezzare molto il riding mode Sport che rende le sospensioni più rigide e il motore pronto allo scatto ad ogni minima variazione della manopola del gas, in Touring, invece, l’erogazione è più smussata, ma forse è quella più versatile, adatta all’utilizzo quotidiano o in coppia. Urban ed Enduro, se la userete solamente su strada, ve le dimenticherete perché sono decisamente troppo conservative. Gli aiuti elettronici preimpostati da Ducati variano nettamente nel loro intervento in base al riding mode selezionato. Il loro intervento è sempre puntuale e mai troppo invasivo, si vede che in Ducati l’elettronica viene sviluppata con massima cura.
Ducati Multistrada V2 tra le curve
CICLISTICA BENE La parola equilibrio torna di moda anche quando si tratta di descrivere il comportamento in piega della Multistrada V2 2022. L’anteriore da 19” è perfetto per questa tipologia di moto, certo non si avrà l’agilità di una 17”, ma è decisamente la soluzione che più premia l’equilibrio e la versatilità, caratteristiche fondamentali della Multi. Nella rapidità della discesa in piega si avverte il miglioramento rispetto alla 950, l’inerzia è diminuita e raggiungere il punto di corda o effettuare un cambio di direzione repentino è decisamente più facile e veloce. Tutto ciò senza compromettere la sensazione di fiducia e sicurezza. Parte del merito va anche alle Pirelli Scorpion Trail II, che offrono un grip quasi da gomma sportiva anche con l’asfalto umido e freddo tipico di questa stagione. Della 950 ricordavo ottime sospensioni e freni e sulla V2 ho trovato le stesse sensazioni, le semi attive sono una manna dal cielo con le strade dissestate del nostro paese: se c’è da filtrare filtrano, se c’è da sostenere… sostengono anche sotto le frenate davvero importanti offerte da un impianto frenante quasi da naked sportiva.
La nuova Ducati Multistrada V2
3 HABITAT Cosa fa bene la Multi V2? La risposta è praticamente tutto, l’ho provata in ogni habitat a lei congeniale – escluso l’enduro, ma con dei cerchi a raggi e gomme artigliate può destreggiarsi anche in passaggi non troppo impegnativi – e il feedback è stato sempre positivo. In città, nonostante le borse laterali si divincola abbastanza bene nel traffico, anche se rimane l’incognita calore specialmente nelle giornate estive. In autostrada si viaggia spediti con il cruise control e ben protetti dal cupolino facilmente regolabile anche in movimento, con la nuova sella e le pedane più basse, poi, il confort migliora rispetto al passato. Tra le curve è nel suo regno, un po’ come tutte le Ducati. Difetti? Qualche vibrazione di troppo e le pedane del passeggero troppo vicine a quelle del pilota, con le borse montate le punte dei piedi del passeggero saranno sempre a contatto con i vostri polpacci… a meno che dietro di voi non ci sia cenerentola con le sue scarpette in cristallo. Se fossi in Ducati il prossimo step evolutivo a livello ergonomico lo farei lì, magari prendendo ispirazione dalla soluzione sfalsata già utilizzata dal nuovo Monster.
Ducati Multistrada V2: disponibile in versione base o S
PREZZO
Si parte da 14.990 euro per la standard ma si può arrivare fino ai 18.760 euro richiesti per una S con allestimento Travel (manopole riscaldabili, cavalletto centrale, borse laterali rigide). Non è poco, ma in fondo nessuna Ducati è mai stata a buon mercato; perché con lei dovrebbe essere diverso?
SCHEDA TECNICA
MOTORE | Motore Testastretta, 2 cilindri |
CILINDRATA | 937 cc |
POTENZA | 113 CV a 9.000 giri/min |
COPPIA | 94 Nm a 6.750 giri/min |
PESO O.D.M. | 222 kg (225 kg la S) |
PREZZO | da 14.990 euro (17.590 euro la S) |
- Casco Nolan N 100-5
- Giacca Rev'It Urban Sand
- Guanti Rev'It Hydra
- Jeans Rev'It Brentwood
- Scarpe TCX Rush 2 Air
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Multistrada V2 | 113 / 83 | 15.990 € |
Multistrada V2 S | 113 / 83 | 19.090 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Ducati Multistrada V2 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Ducati Multistrada V2