Il costruttore americano non è nuovo a realizzare special elettriche dal look decisamente originale. Già vi avevamo mostrato la concept Curtiss Hades e ora è il momento di alzare l'asticella con una nuova e ancora più strabiliante realizzazione, che potrebbe spazzar via all'istante qualunque resistenza possiate ancora avere nei confronti delle moto elettriche. Guardate il video qui sotto!
CONNESSA O NON CONNESSA? Basata sull'architettura della precedente moto The One, la Curtiss Opposite of Death ''è una moto elettrica analogica, totalmente disconnessa, per fare in modo che siate voi connessi con lei'', dice JT Nesbitt, il designer: ''Non ha display che vi permettano di leggere i messaggi che vi arrivano allo smartphone, non ha riding mode né altra paccottiglia elettronica con cui farvi giocare''. Gli unici collegamenti con l'esterno sono garantiti dal Bluetooth, che viene utilizzato per la diagnosi, e dalla tecnologia Cloud per gli aggiornamenti software e il tuning a distanza.
Curtiss Opposite of Death, lato sinistro
TUTTA DA GUIDARE Al contrario, la sua architettura vede il pilota in posizione perfettamente centrale rispetto alle ruote, per un controllo ottimale. La resa della ciclistica, la naturalezza della guida sono fondamentali nella realizzazione della Curtiss Opposite of Death e secondo JT la mancanza del rumore del motore, delle sue vibrazioni, del cambio e della frizione, che si traducono in una guida di molto semplificata, sono ciò che lascia libera la mente di notare i dettagli, la raffinatezza di come questa moto futuristica ma ispirata ai classici ti accompagna per strada.
Curtiss Motorcycle: esploso dell'architettura The One
LA CICLISTICA Realizzata con una impressionante quantità di parti ricavate dal pieno, e con virtuosismi tecnici d'alta scuola, la Curtiss Opposite of Death ha la batteria nascosta nel grande bulbo alettato che occupa la parte inferiore del telaio. Il motore elettico è coassiale con il fulcro del forcellone, che molleggia tramite un'asta di rinvio (tipo push rod) regolabile sul lato sinistro e un ammortizzatore montato longitudinalmente. L'anteriore sfrutta un sistema multilink - regolabile tramite eccentrici - per far basculare una forcella rigida, con un controllo delle geometrie e delle torsioni molto più preciso delle telescopiche tradizionali.
Curtiss Opposite of Death, il push rod della sospensione posteriore
PESO, POTENZA, PREZZO Il motore eroga fino a 120 CV di potena di picco, 87 CV in continua, ma in ottica futura Curtiss ha previsto che possa raggiungere il ragguardevole tetto di 217 CV: roba da Ducati Panigale V4S! Il peso si aggira sui 193 kg per la The One da cui la nuova Opposite of Death deriva, che ha forcella e forcellone in carbonio invece che in alluminio: a secco o in ordine di marcia fa lo stesso, visto che le batterie non ingrassano con il pieno. Il prezzo è ancora da comunicare, ma la The One va sul mercato a partire da 90 mila dollari, pari a circa 76.000 euro.