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Triumph Speedmaster


Avatar Redazionale, il 18/09/02

22 anni fa -

Una sola novità allo stand Triumph. Ma c'è da capirli. Dopo il terribile incendio che la scorsa primavera ha devastato la fabbrica di Hinckley, lassù Oltremanica avevano ben altro cui pensare. Altro che nuovi modelli, è già un successo la ripresa della produzione.

Una Cafè Racer piuttosto cattiva, nel migliore stile Triumph. Ecco la Speedmaster: è realizzata sulla base della bicilindrica Bonneville America, quella che gioca a fare l'americana. Ecco la ricetta: motorone twin parallelo e sella gunfighter per strappare qualche lacrimuccia ai nostalgici, cerchi in lega per far spuntare il sorriso agli amanti dell'Hi-tech, manubrietto dritto e corto (drag bar) per spiaccicarsi sul serbatoio sul filo dei 180 orari.

Di più il twin 800 non fa andare, nemmeno se su questa Speedmaster lo hanno verniciato di nero opaco. E che importa spingere di più... chi si compra una chicca del genere preferisce sentire la coppia che tuona sotto il sedere. O andare a spasso abbagliando il pubblico con le cromature.

Il mix ci sta tutto e, anzi, viene valorizzato dall'elegante verniciatura bicolore. Per gli eccentrici a tutti i costi sono disponibili doppi fari tipo Chip´s, piccolo plex fumé, sella monoposto e marmitte a canne mozze.

Sempre allo stand Triumph è da segnalare il ritorno della Thunderbird Sport, tolta e rimessa in produzione. Stessa razza della Speedmaster, ma con un cilindro in più.


Pubblicato da Spartaco Belloni, 18/09/2002
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