La supersportiva giapponese si presenta per il 2003 più agguerrita che mai: motore rivisto e ciclistica rifatta da capo a piedi. Obbiettivo: restare la prima.
Si è fatta attendere un anno, e probabilmente ne è valsa la pena. La GSX-R 1000 si presenta per il 2003 completamente rinnovata nell´aspetto e nella tecnica. I tecnici di Hamamtsu sono riusciti a dare alla loro ipersportiva una linea più snella e filante. La GSX-R non è più la signorina grandi forme del passato ma si presenta affilata e tagliente, disegnata per fendere l´aria, con soluzioni originali, anche se forse non piaceranno a tutti, come quella del faro anteriore a pera che ricorda un po' quello della velocissima Hayabusa.
In ogni caso, quello che più conta è che la moto si è aggiornata nella tecnica. Completamente rivisto il motore quattro cilindri da un litro alimentato ad iniezione. La potenza massima non viene dichiarata (forse per pudore?) ma è quasi certo che dovrebbe essere arrivato qualche cavallino in più, anche perché, a quanto dichiarato, c'è stato un abbondante travaso di tecnologia dalla moto GP.
La ciclistica è stata rifatta da capo a piedi adottando un telaio completamente nuovo (appare molto più compatto del precedente) interamente colorato in nero. Nuove sospensioni e nuovi freni. Anche sulla GSX-R fanno infatti la loro comparsa le pinze radiali, che paiono essere il leit motiv tecnico di quest´anno. Obbiettivo leggerezza centrato. Il lavoro di affinamento ha portato il peso sotto la soglia dei 168 kg.